Blind Sight [TaeKook]✔︎

De Hananami77

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AVVISO: LA PRIMA PARTE DELLA SAGA NON E' ATTUALMENTE DISPONIBILE PERCHE' E' STATA TOLTA (non da me) PER CUI... Mais

Introduzione
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[45] *Yoonmin*
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[53] Our happy ending
~Epilogue~
*Taekook Special*

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De Hananami77

Jungkook



Gettò il capo all'indietro ad occhi chiusi e ansimò, sentendo Taehyung emettere un verso roco e familiare come raggiunsero insieme -per la terza volta- il piacere. Le mani dell'alpha erano strette sul suo sedere, mentre Jungkook sentì le braccia tremare appena dopo tutta quell'attività fisica. Ricadde su Taehyung e si poggiò sugli avambracci come le forze gli mancarono, annaspando ma ricercando le labbra dell'altro per coinvolgerlo in un bacio lento ed umido. 

Uno dei tanti che si erano scambiati quella notte. I mormorii continuarono ancora per qualche minuto, in cui le mani di Taehyung scorrevano lentamente sulla sua schiena e i pollici di Jungkook strofinavano contro le sue guance, in lente carezze che spazzavano via quell'accenno di lacrime che gli erano sfuggite durante l'ultimo amplesso.  

Uscì dal corpo dell'altro con un movimento fluido e ricadde di schiena per evitare di continuare a gravare con il suo peso sull'alpha, socchiudendo gli occhi come sentiva le membra indolenzite e i polmoni bruciargli per la mancanza d'aria.

Voltò istintivamente il capo verso Taehyung per lanciargli un'occhiata attraverso le palpebre semichiuse, ammirando la curva morbida della bocca rossa e lucida, i capelli sparsi sul cuscino e sulla fronte e le guance chiazzate di un adorabile color porpora appena accennato.

Non potè impedire alla sua mano di allungarsi nuovamente per ricercare un altro contatto, quindi gli sfiorò la guancia con il pollice e Taehyung fece quella mossa che ricordava tanto un gatto.

Strofinò il naso contro il palmo della mano e strisciò nel letto per avvicinarsi a lui. Gli lasciò un bacio sulla spalla e lo guardò con occhi brillanti e contenti, spostandogli le ciocche di capelli scuri che gli oscuravano gli occhi.

«Sei sexy post coito».

Taehyung fece un largo sorriso e Jungkook emise una risatina roca, sporgendosi per dargli un bacio sulla tempia.

«Modestamente parlando, io sono sempre sexy. Ma ammetto che post coito lo sono ancora di più; se potessi mi scoperei da solo» asserì quindi, voltandosi verso lo specchio per sistemarsi, vanesio, i capelli all'indietro con le risate divertite di Taehyung a fargli da sottofondo.

«Puoi sempre farlo, le tue dita non saranno lunghe quanto le mie, ma sono sufficienti a renderti deliziosamente bisognoso di attenzioni».

Come faceva Taehyung a dire quelle cose senza provare il minimo imbarazzo era un mistero per lui, che invece arrossì senza un perché e sbuffò.

«Purtroppo, le dita non sono l'unica cosa che hai più lunga».

Jungkook arricciò il naso e mise un broncio a quella costatazione, convincendo Taehyung ad issarsi sugli avambracci e rimanersene a pancia sotto, piegando il capo di lato con fare curioso e vagamente divertito.

«Non ricordo di essermi mai lamentato di questo»rispose ammiccando, ma Jungkook fece un mezzo sorriso e gli pizzicò il fianco.

«Ma ce l'hai comunque più lungo di me».

Tahyung alzò gli occhi al cielo scuotendo la testa, avendone già abbastanza di quelle insensatezze. «Jungkook, sono solo quattro centimetri! Pensavo di avere a che fare con un aitante alpha ventenne, non con un lupacchiotto in crisi adolescenziale» lo rimbeccò con divertimento palese nella voce roca.

Jungkook alzò un sopracciglio. «Ma se sei stato tu a volere a tutti i costi che ce lo misurassimo!».

Taehyung sminuì con un gesto della mano. 

«Quelli sono dettagli, era mera curiosità personale» obiettò.

Jungkook sbuffò e gli diede un pugno sul braccio, poi gli si avventò addosso e lo imprigionò stile koala tra le braccia, mordicchiandogli la spalla ripetutamente mentre borbottava qualcosa che somigliava ad un «E il ridacchiare successivo alla "rivelazione" come lo giustifichi?», con tanto di piccolo e tenero broncio.

Taehyung rise apertamente e gli pizzicò una guancia. «Era un ghigno soddisfatt— Ehi, non guardarmi in quel modo! I tuoi muscoli compensano i centimetri in meno».

La testa di Jungkook scattò a quell'evidenza ed un'espressione che Taehyung conosceva fin troppo bene si dipinse sul volto idiota del suo fidanzato. Infatti, Jungkook si staccò da lui e flesse il bicipite, baciandolo subito dopo e facendo guizzare il pettorale con un'espressione così da tonto che Taehyung soppresse a stento le risate. 

«Baby, sono il tuo toro da monta» e dicendo questo, gli soffiò un bacio con tanto di occhiolino.

Per Taehyung fu impossibile non scoppiare a ridere di gusto. Gli saltò addosso e gli schiacciò un cuscino sul viso, mentre Jungkook sotto di lui si dimenava e imprecava con voce soffocata prendendo a fargli il solletico sui fianchi per fargli mollare la presa. Taehyung strillò e lanciò via l'oggetto, chinandosi a dargli un bacio veloce sulle labbra mentre Jungkook gli tirava una sculacciata arpionando poi il suo sedere.

«Ehi! Cosa sei, una vedova nera? Prima sfrutti i miei preziosi servigi e poi mi uccidi?!».

Taehyung roteò gli occhi e gli colpì il petto provocando un sonoro schiocco. «Jungkook» sbuffò divertito e Jungkook gli fece una linguaccia e gli morse le dita. Come gli occhi si posarono sul polso dell'alpha sopra di lui, una lampadina gli si accese nel cervello e lasciò che Taehyung gli scendesse di dosso e si stiracchiasse, facendo una smorfia al leggero dolore ai reni.

«Tae?» chiamò Jungkook. Si mise seduto a sua volta e si spostò i capelli dalla fronte con un gesto che catturò per qualche istante l'attenzione di Taehyung.

Jungkook forse era un po' idiota, ma era il suo sexy idiota.

E guardandolo per intero, con le cosce muscolose stese tra le lenzuola disfatte, gli addominali contratti ed il petto perfettamente scolpito...sì, era decisamente e tremendamente sexy.

Jungkook guardò Taehyung alzare un sopracciglio verso di lui massaggiandosi il collo. «Sì, Kook?».

«Cosa ti ha detto Taegun? Perchè avete parlato, vero?».

Sul volto del suo alpha passarono mille emozioni fino a che il suo viso non impallidì e si strozzò con la sua stessa saliva, battendosi il petto mentre tossiva. Jungkook alzò le sopracciglia per la curiosità e la sorpresa. Guardò l'alpha tentare di riprese fiato e tornare alla sua quasi compostezza prima di ricevere un'occhiata indecifrabile da quello. 

«Sì -uhm, ci ho parlato» bofonchiò, la sua espressione era mutata ancora e sul suo viso si dipinse un cipiglio nettamente contrariato.

Ma tutte quelle reazioni strane non facevano altro che alimentare il fuoco ardente che era la curiosità di Jungkook.

Adesso più che mai, voleva sapere cosa si fossero detti. Non vedeva l'ora di poter scoprire quale fosse il metodo che gli aveva suggerito il purosangue come possibile alternativa a non potere avere figli.

Perfettamente convinto a non lasciare cadere il discorso, gli si avvicinò strisciando sulle coperte e gli si sedette affianco, guardando con curiosità crescente un corrucciato Taehyung bofonchiare parole a caso.

Il suo atteggiamento lo rendeva estremamente simile ad un gattino irritato, le sopracciglia aggrottate creavano delle arricciature proprio tra gli occhi, così come la bocca era leggermente sporgente e le dita giocherellavano con il ciondolo di quel bracciale. Era stranamente adorabile e Jungkook soppresse l'impulso di tempestarlo di baci dalla testa ai piedi per concentrarsi sul motivo per cui era così.

«Non è andata bene, forse?» tentò dopo qualche minuto,passandogli una mano sulla schiena. Taehyung deglutì nervosamente.

«Dipende».

«Dipende?» gli fece eco Jungkook, interdetto.

Taehyung strinse le labbra. 

«E' una faccenda...complicata».

Jungkook piegò la testa e gli orecchini dondolarono al gesto, tintinnando dolcemente. «Perché la cosa non mi stupisce? Cosa non è complicato quando si parla di noi?!» esclamò con sarcasmo, cercando di alleggerire la tensione del suo compagno.

Taehyung fece un mezzo sorriso e scosse la testa senza però rispondere.

«Beh, per stare con te e vivere serenamente ho dovuto prima attraversare l'inferno, credo di essere pronto ad affrontare anche quest'altra cosa, con te, ovviamente. Non può essere peggio di quanto ci è capitato, no?» fece una piccola pausa e una punta di rossore gli colorò le guance, «Non può esserlo, se è per avere una nostra famiglia» aggiunse infine, abbassando gli occhi sulle sue gambe e mordendosi il labbro inferiore.

Jungkook era adorabilmente tenero, si ritrovò ad ammettere tra se Taehyung, che ringraziava -ancora una volta- tutte le divinità esistenti per avergli donato Jungkook. 

Era una manna dal cielo, un pò come la sua luce guida in un caos incerto e scoordinato. 

Taehyung mancò un battito a quelle parole e a quella visione, quindi si sporse per coinvolgerlo in un lento ma sentito bacio, trovando il lieve imbarazzo di Jungkook così tenero da farlo sembrare un coniglietto timidone che avrebbe voluto stringere tra le braccia fino alla fine dei tempi.

Jungkook ricambiò e portò una mano dietro la sua nuca, piegando la testa per baciarlo in modo più passionale e fargli intendere che lui c'era.

Anche in quel caso, lui c'era.

E ci sarebbe stato, sempre.

«Prima di parlarne dobbiamo farci una doccia, perché non riesco a fare un discorso serio con il tuo addome ricoperto di sperma» lo spinse via Taehyung, ridacchiando e passandosi una mano tra i capelli umidi di sudore.

Jungkook rise apertamente e si issò, portandolo con sè e trascinandolo verso il bagno con velocità perché non vedeva l'ora di sapere. Non stava più nella pelle!

Aveva provato a pensare mille ed una congetture, ed aveva fatto ipotesi che erano tutte più o meno assurde ma plausibili. Tra le più accreditate, vi erano quelle di prendere omegesterone come se non ci fosse un domani, bere sangue di omega al chiaro di luna o fare qualche strano rito con sciamani decorati da collane con ossa di animali strani e copricapi con piume di pappagallo.

O magari, in una rosea quanto allettante prospettiva, ci sarebbe stato un giorno particolare in cui avrebbe dovuto dare fondo a tutto il suo testosterone alpha per poter adempiere ai suoi piaceri coniugali nel momento in cui Taehyung era fertile per qualche motivo a cui non aveva pensato.

E quindi, dopo una rilassante doccia -durata poco più del previsto a causa di improrogabili attività fisiche-, Jungkook si ritrovò seduto a gambe incrociate sul letto, un cuscino sulle cosce e un Taehyung seduto di fronte a lui più o meno nello stesso stato.

L'unica differenza stava che Taehyung aveva indossato una canotta sopra i boxer, lui, invece, solo questi ultimi ma perchè gli erano stati praticamente lanciati addosso. Aveva poi visto Taehyung frugare tra la sua roba e tornare a sedersi di fronte a lui con in mano una collana mai vista prima ma che sembrava abbastanza antica. A spiccare, un grosso ciondolo quadrato al cui centro vi era quello che Jungkook identificò come un cristallo. Il più grande e intagliato che avesse mai visto. 

La guardò intensamente, studiandola nel dettaglio ed allungando le mani fino a prenderla e rigirarsela tra le mani con fare curioso. Passò le dita sui decori in rilievo e toccò il freddo cristallo nel centro, quindi corrucciò le labbra per pensare a dove inserire quell'oggetto nelle sue teorie e nel discorso che doveva fargli Taehyung. 

Ma, ovviamente, non gli venne in mente nulla.

Dovrei lavorare un pò sulla mia fantasia.

«Carina, chi te l'ha data?» spezzò ancora una volta il silenzio utilizzando un tono casuale che Taehyung apprezzò.

Jungkook era nato per poter compensare il suo naturale mutismo e, quella sera, ne stava avendo un'ulteriore conferma. Era riluttante a parlare di ciò che Taegun gli aveva detto, sperava che l'altro se ne dimenticasse e basta, ma era stata una speranza in cui non aveva mai realmente creduto perchè Jungkook, per la curiosità, aveva una memoria di ferro.

«Me l'ha data Taegun, è grazie a quella che potremo avere dei cuccioli, qualora volessimo».

Jungkook quasi sobbalzò a quelle parole e guardò nuovamente il gioiello con occhi increduli.  Una collana che aveva un potere del genere?! 

Cosa avrebbe potuto fare di così tanto speciale da potergli dare quell'opportunità? Magari avrebbe sfornato cuccioli al posto loro? 

«Quel ciondolo è capace di farci cambiare il rango a cui apparteniamo. Poiché sia per noi che per Taegun e Jeom non c'era e non c'è alcuna possibilità di avere dei cuccioli, le divinità hanno deciso di donare ai purosangue quella». Taehyung la indicò con l'indice, l'espressione di difficile interpretazione. 

«Il cristallo posto nel centro è capace di assorbire il potere alpha e trattenerlo...» la voce di Taehyung si perse come gettò il capo all'indietro con fare esasperato. Sembrava tanto non volesse neanche continuare il discorso mentre si scompigliava i capelli passandoci le dita più e più volte. Jungkook la guardò con una consapevolezza che neanche gli avessero appena rivelato la ricetta del latte alla banana migliore del mondo, quindi battè le palpebre un paio di volte e una serie di scenari fantastici gli tempestarono la mente.

Quindi Taehyung avrebbe dovuto indossare quella collana e sarebbero stati in grado di avere dei cuccioli? 

L'idea di un Taehyung in attesa dei loro cuccioli tornò prepotentemente ad ossessionargli il cervello, ed una serie di flash dove lui gli carezzava il pancione, dove reggeva la testa di Taehyung mentre quello rivoltava anche l'anima per le nausee mattutine, e dove gli portava mille cibi alle più svariate ore del giorno e della notte, gli fecero scaldare il cuore come mai.

Per quanto strano potesse sembrare, l'idea di potersi prendere cura di un Taehyung gravido era qualcosa che gli faceva venire un batticuore difficile da controllare ed una voglia di stringerlo a sè più forte di quanto si aspettasse. Per questo, si ritrovò ad abbracciare stretto il cuscino per evitare di lanciarsi addosso ad un perplesso Taehyung che, di fronte a lui, stava dicendo qualcosa che non stava ascoltando, gesticolando e muovendo quelle mani sottili e venose con elegante grazia, arricciando la bocca o e storcendo il naso di tanto in tanto.

Ma Jungkook era perso nei meandri della sua mente, vedeva solamente Taehyung con gli occhi dorati -perchè era certo che per "abbassare il rango di appartenenza" intendesse regredire fino ad essere un omega- che lo guardava con le guance rosse e che gli chiedeva con aria innocente «Mangi prima me o la colazione, alpha?» con tanto di grembiule rosa a balze e una sua maglia a coprirgli le cosce. 

E poi lo avrebbe atteso sulla soglia della porta con un pancione gigante simile a quello di Jin, intimandogli di sbrigarsi perchè il pranzo era già pronto.

Sarebbero stati bellissimi i loro cuccioli; già se li immaginava scorrazzanti, saltare tra le coperte e urlargli il buongiorno nelle orecchie. E Jungkook li avrebbe portati a giocare in giardino e si sarebbero fatti un sacco di passeggiate con le loro manine strette nelle sue.

Gli avrebbe mostrato il lato più bello che il mondo offriva, e qualora qualcosa di brutto fosse capitato, allora li avrebbe aiutati a vedere il positivo in ciò che non sembrava ci potesse essere.

Il tutto, sempre e comunque insieme a Taehyung, senza cui niente sarebbe potuto diventare realtà.

«....omega, e questa roba è assurda» finì quindi Taehyung, passandosi una mano tra i capelli con fare irritato e sbuffando dalle narici.

Come schioccò la lingua sul palato, Jungkook uscì dalla sua trance cadendo completamente dalle nuvole. Guardò Taehyung con occhi persi, battendo confusamente le palpebre con un'espressione colpevole che fece mutare la mimica facciale dell'altro alpha. Passò da incredula, a sconvolta, a irritata fino a diventare esasperata e, per finire, incazzata.

Profondamente incazzata.

«Non dirmelo» sibilò, e Jungkook abbracciò ancora di più il cuscino e deglutì sonoramente. 

«Non hai sentito una parola?!» esclamò, con un'espressione da "ti sto per azzannare".

Jungkook scosse velocemente la testa e allargò gli occhi. «H-ho sentito tutto! Lo giuro!» esclamò, ritirandosi verso la testiera del letto. Il cuscino era schiacciato contro il suo petto e sembrava essere il suo unico scudo contro quella versione di Taehyung decisamente intimidatoria.

L'alpha dai capelli rossi alzò un sopracciglio in segno di sfida.

«Ma davvero?».

Jungkook annuì di nuovo con una velocità un pochino troppo esagerata per poter essere considerata convincente. 

«E allora, cosa ne pensi?».

Penso che sono nella merda.

Si trattenne dal gettarsi contro Taehyung implorando perdono per essersi perso nei suoi sogni ad occhi aperti e si morse la lingua, cercando di trovare una risposta neutra che potesse andare bene.

«Ehm...ok?» fu l'intelligente risposta che il suo cervello impanicato riuscì a partorire.

Taehyung lo fulminò con gli occhi e le iridi gli si colorarono per qualche istante di rosso, mostrando infastidito i denti ad un Jungkook che cercava di scusarsi con lo sguardo per aver divagato con i pensieri e non aver ascoltato praticamente neanche una parola.

«PERO'» esclamò Jungkook con tono di voce acuto, rizzando la schiena in un moto di rinnovato vigore. «Qualsiasi cosa sia, va bene. Sono disposto ad aiutarti durante tutto il tuo percorso di cambiamento» asserì seriamente, e Taehyung lo guardò come se gli avesse appena detto di avere undici dita dei piedi.

«Eh?».

Jungkook fece un profondo sospiro e assunse un'espressione coscienziosa. «Era ovvio che, tra i tanti poteri che possiedi, gestire anche questo possa venirti molto difficile. Ti prometto di supportarti in qualsiasi scelta tu faccia e di fornirti tutto il supporto necessario per rendere il tutto quanto meno traumatico possibile. Saremo insieme anche in questo caso, e ci aiuteremo l'un l'altro come abbiamo sempre fatto».

Jungkook si diede il cinque mentale per quanto intelligente fosse suonato il suo discorso. 

Taehyung però, non sembrava essere dello stesso parere. Si passò una mano sul viso e contò fino all'infinito per evitare di prendere a testate la sua metà che gli stava facendo un discorso completamente sconnesso da quello che gli aveva detto, avendo bellamente e palesemente ignorato tutto il suo discorso.

«Jungkook» lo richiamò con tono grave. L'alpha lo guardò con occhioni innocenti, così tanto che quell'altro fu costretto a prendere un respiro profondo per poter calmare il nervoso.

Adesso gli toccava fare tutto il discorso daccapo.

Forse.

«Quello che dovrà diventare omega per avere dei cuccioli sei tu».

Se a Jungkook gli avessero infilato un cubetto di ghiaccio su per il deretano, probabilmente sarebbe stato meno traumatico. 

Eh?

Jungkook si strozzò con la saliva e tossì un paio di volte, battendosi il petto con un pugno e strabuzzando gli occhi verso un inflessibile Taehyung, che lo guardava senza il minimo di pietà annaspare per riprendere fiato.

Aveva fatto un discorso di dieci minuti buoni con toni pacati e tranquilli, avendo cura di scegliere le parole migliori e curare anche il modo in cui glielo avrebbe comunicato, ma Jungkook si era perso nelle sue seghe mentali e lo aveva lasciato praticamente parlare da solo, quindi non si sentiva nemmeno un po' in colpa per avergli dato brutalmente quella notizia.

«O-omega? IO?!» squittì quello, il volto pallido.

Era uno scherzo, vero?

Sì, doveva per forza essere uno scherzetto di cattivo gusto che aveva ideato quell'idiota del suo fidanzato insieme a quell'altro genio di Taegun. Lui era un alpha, come diavolo faceva a diventare omega? Il suo corpo non era preposto per poter accogliere dei cuccioli come quello degli omega.

Diamine, non aveva neanche le ovaie e un utero, come diavolo poteva mettere al mondo dei cuccioli?

Le sue fantasie con un Taehyung incinto dei suoi cuccioli iniziarono a sfumare via come prendeva consapevolezza con ciò che aveva appena detto l'alpha. Taehyung guardò l'espressione quasi scettica di Jungkook e lo guardò in silenzio per qualche istante, avvicinandosi strusciando il sedere sulle coperte per controllare che non svenisse da un momento all'altro.

Gli era sembrato strano, infatti, che Jungkook se ne fosse rimasto zitto e buono per tutto il tempo mentre lo informava di quell'assurdità.

«Sì, proprio tu. Io non posso farlo perché sono un purosangue» spiegò Taehyung.

«Anche io sono per metà un purosangue» obiettò quindi Jungkook e Taehyung annuì.

«Lo so, ma io sono il diretto discendente di Taegun, quindi io non posso indossare quella».Indicò nuovamente quella collana che Jungkook guardò come se minacciasse di ucciderlo, quindi si mosse impercettibilmente al fine di mettere quanta più distanza possibile tra lui e quella nuova minaccia alla sua virilità.

«E cosa dovrebbe fare quella?».

Taehyung raccolse tutta la pazienza che gli era rimasta in corpo e si abbandonò all'indietro, appoggiandosi ai palmi delle mani.

«Questa collana è stata donata a Taegun e il suo compagno mentre erano ancora in vita. E' stata forgiata dalle divinità, che volevano dargli la possibilità di avere dei cuccioli. Quel cristallo che vedi al centro si chiama "goccia di luna" ed ha la capacità di assorbire e trattenere il tuo potere alpha in cambio di un potere omega. Taegun mi ha spiegato che il cambiamento sarà progressivo e perdurerà fino a che non—» Taehyung prese una boccata d'aria e combatté il piccolo imbarazzo che gli venne al solo pensiero di dover dire, ancora una volta, ciò che stava per dire.

Jungkook vide Taehyung arrossire appena e si mosse, irrequieto.

Non voleva saperlo ma voleva saperlo. Aveva senso?

«Fino a che non?» sussurrò senza voce Jungkook, bianco come le lenzuola sotto di lui.

Taehyung deglutì sonoramente e lasciò che il suo sguardo si legasse a quello timoroso di Jungkook. «Fino a che non ti farà entrare in calore e rimarrai incinto».

Ecco, gliel'aveva detto.

Jungkook sentì il battito sparire e il sangue defluire dal suo volto, il colore roseo lasciò il posto ad un pallido e smorto tono bianco, la bocca gli si prosciugò e le labbra si schiusero in un'espressione completamente attonita.

Lui doveva rimanere incinto?

Lui?!

Come la più cruda delle verità, le urla di Jin gli tornarono alla mente più vivide che mai e lo atterrirono più di quanto effettivamente avessero fatto in passato, quindi deglutì a vuoto e fece per parlare, ma la voce non gli uscì.

Dei cuccioli dovevano uscire da—

«Ma...ma come farò io a...? Io sono un alpha!» protestò ancora una volta, non volendo ancora arrendersi a quella verità.

Taehyung fece spallucce. «Taegun mi ha spiegato solamente che diventerai omega e che al resto penseranno le divinità. Sarai solo temporaneamente un omega, giusto il tempo della gravidanza. Una volta che nasceranno, i tuoi poteri ed il tuo rango alpha ti verranno restituiti ed io dovrò dare indietro la collana a Taegun. Solo questo».

Solo questo.

«Solo questo?!» ripetè Jungook sull'orlo del collasso.

Non ci poteva credere. Lui omega?

Lui?!

Taehyung fece un mezzo sorriso, capendo perfettamente la reazione della sua metà. Non si aspettava niente di diverso, anche lui avrebbe avuto quella reazione -o peggio. 

«Lo so, è una follia bella e buona e l'ho anche detto a Taegun, ma non preoccuparti. Io avrei avuto la tua stessa reazione, ti capisco. Possiamo comunque adottarli, non è un problema per me». Dicendo quello, Taehyung prese la collana e si voltò, riponendola nel comodino di fianco il suo posto. Sentiva il bisogno di prendere una boccata d'aria, l'ossigeno iniziava a mancare in quella stanza. 

Si voltò verso Jungkook con un sorriso, notando come adesso la sua metà fosse immersa in una serie di riflessioni profonde. Adesso che aveva superato lo shock, Jungkook sembrava nuovamente perso nei suoi pensieri, guardando il letto come se fosse il cosmo.

Taehyung riusciva quasi a sentire i meccanismi del suo cervello girare, riusciva a sentire quanto fosse turbata la sua metà e come si sentisse quasi a disagio al pensiero. Le pecche dell'essere metà alpha e purosangue erano anche quelle, ma poteva capirlo.

Poteva capire il suo sgomento, ed era una cosa perfettamente normale. Gli aveva appena detto che avrebbe dovuto diventare un omega, e passare quindi dall'essere un alpha tutto muscoli e potenza ad un dolcissimo quanto -sicuramente- impertinente omega. I suoi connotati fisici sarebbero cambiati drasticamente, le sue percezioni sarebbero state alterate e nessuno sano di mente lo avrebbe accettato.

Taehyung allungò una mano e intrecciò le loro dita, sapendo che, al gesto, Jungkook avrebbe alzato gli occhi su di lui. 

E così fu.

Si guardarono mutamente per qualche attimo finché Taehyung non decise di spezzare quello strano silenzio creatosi.

«Kook, stai tranquillo. Te l'ho detto perché è giusto che tu sappia che c'è questa alternativa, ma so anche che, ovviamente, è una cosa abbastanza folle e spaventosa. Ammetto che dopo aver sentito Jin urlare in quel modo ne sarei anche io parecch—».

«Va bene» soffiò dal nulla Jungkook.

Taehyung richiuse immediatamente la bocca e lo guardò senza capire. «Va bene?».

Jungkook si schiarì la voce e strinse la presa sulla sua mano. «Va bene...è-è una cosa che posso fare—uhm, più o meno» asserì quindi, annuendo con un attimo di esitazione. 

Il mondo di Taehyung smise di ruotare per qualche attimo e fu il suo turno di sorprendersi quella sera. Spalancò gli occhi come se non credesse alle sue orecchie mentre il "Va bene" di Jungkook continuava  ad echeggiare nella sua mente nemmeno avesse impostato la riproduzione automatica.

Stralunato.

Taehyung guardava Jungkook completamente e fotturamente stralunato.

«Co— Jungkook, s-stai dicendo sul serio? Ma—mi hai sentito prima?» blaterò senza neanche aspettarsi una risposta, chiaramente attonito all'annuire convinto di Jungkook. 

Ma era forse impazzito? Stava sognando tutto? 

Vide la sua metà mollare il povero cuscino e metterlo da parte, avvicinandoglisi giocherellando con le dita, intrecciandole di tanto in tanto mentre si mordeva il labbro inferiore e pensava alle cose giuste da dire.

«I-io» Jungkook prese un profondo respiro, le guance ancora tinte di quella leggera sfumatura rossa. «Ho sentito cosa mi hai detto, ed è una cosa che posso fare—n-non farmi domande a cui non saprei rispondere. Mi terrorizza l'idea di dover diventare un omega, seppur per poco tempo, m-ma non si tratta solo di me» disse con tono basso e leggero, piegando il capo di lato e mettendo un piccolo broncio.

Taehyung lo guardava senza neanche battere le palpebre. Era...sconvolto? Basito? Attonito?

Non esistevano parole sufficienti a descrivere quello che effettivamente provava in quel momento, ma sapeva perfettamente che il suo cuore aveva fatto le capriole nell'esatto momento in cui il suo cervello aveva processato quelle parole. 

E che sentire Jungkook dirgli praticamente che lo avrebbe fatto anche per lui...si sentì così emozionato che gli occhi brillarono come se l'intera via lattea si fosse trasferita nei suoi occhi eterocromatici.

Lo abbracciò di slancio  con il cuore che gli batteva così forte da esplodergli nel petto, passando il naso più e più volte sul collo di Jungkook mentre questo affondava il viso tra il suo collo e la spalla, abbracciandolo a sua volta.

«Jungkook io—Oh cavolo, i-io non so neanche cosa dire, sono...sono felice e stupito e fottutamente fortunato» sussurrò contro il suo orecchio, la voce gli tremava come forse non aveva mai fatto. Stringeva Jungkook tra le braccia come se avesse paura gli scivolasse via, una sensazione di pura contentezza ad invadergli la mente, lasciando piccoli e continui baci sulla pelle. Jungkook ispirò profondamente il suo odore, ormai diventato il profumo della sua vita, e lo spinse disteso di schiena per trovarsi abbracciato a lui ma con gli occhi indissolubilmente allacciati.

Quelli di Jungkook erano vagamente timorosi ma incredibilmente sinceri e ricchi di sentimenti che misero in subbuglio l'animo di Taehyung. Timore, dolcezza, felicità, smarrimento, gioia, titubanza e determinazione danzavano nelle iridi di Jungkook, mostrandosi senza timore alcuno.

«Non posso garantirti che indosserò quella cosa a partire da domani, ma... sono disposto a farlo, prima o poi. Ci tengo davvero a noi, e se le divinità ci hanno dato questa possibilità, allora perché non sfruttarla? Perché non provare a -beh, uhm- vedere se funziona? Sarà una volta soltanto» cercò di suonare convincente, anche se la voce gli usciva appena un sussurro e le mani gli tremavano appena.

Taehyung si sentiva completamente spiazzato, non si aspettava che Jungkook dicesse di sì così presto. 

Però non potè evitare di sentirsi dannatamente e sfacciatamente fortunato.

Lo era per davvero.

«N-non lo farei se non ti considerassi una metà meritevole di questa sorte di —sacrificio? Sforzo? N-non so come definirlo ma so che ne varrà la pena».

Taehyung gli diede un bacio sulla tempia. «Ciò che hai detto prima vale ancora, lo sai no? Dentro a questa cosa ci saremo insieme fino alla fine, proprio come è sempre successo. Prometto di aiutarti come possibile, e di sostenere qualsiasi scelta tu decida di fare. Puoi ripensarci in qualsiasi momento, non devi dirmi di sì adesso...anche perchè dopo il parto di Jin siamo tutti un pò provati...magari Jin ha una soglia del dolore piuttosto bassa» abbozzò un sorriso Taehyung, provocando un breve moto di buonumore da parte di Jungkook.

Il suo ridacchiare gli riempì il cuore e Taehyung  gli sfregò il naso contro la guancia, baciandogli l'angolo della bocca. «Non è sicuramente una cosa che faremo per adesso, comunque. Stai tranquillo, ci assicureremo di essere pronti...insieme».

Jungkook annuì e socchiuse gli occhi, salvo poi pizzicargli un fianco provocando in Taehyung un piccolo sobbalzo.

«Ciò significa che dovrò stare più sopra io, visto a cosa dovrò andare incontro».

Taehyung alzò un sopracciglio, un ghigno bastardo sul viso. «Ya! Non ricominciare».

Le loro risatine e battute sceme e poco sensate si chiusero con un bacio sulle labbra e sonno profondo. Abbracciati l'uno all'altro, una nuova consapevolezza albeggiava dentro di loro. 

Il futuro poteva essere incerto, ma qualsiasi cosa aveva in serbo, l'avrebbero affrontato sempre e comunque.

Insieme.























NDA: In Omega Jungkook we believe! E quindi alla fine avremo il nostro omega Kook che, spero, amerete tanto quanto lo amo io. Sarà un viaggio abbastanza spassoso, perchè la terza ed ultima parte di BS sta per arrivare (idealmente, BS è divisa in tre parti lol) e porterà con sè molte cose. 

Molte. 

Spero non vi stia annoiando, sto provando a rimanere all'interno di un numero decente di capitoli ma ogni volta che ci provo diciamo che mi lascio un pò prendere la mano e quindi ciccia, i capitoli aumentano magicamente. 

Scusate se ci sono errori di battitura o di punteggiatura, ma quelli mi sfuggono sempre non ha importanza quante volta io lo rilegga. 

Il prossimo capitolo sarà interamente dedicato alla Yoonmin come capitolo speciale, non vi spoilero niente ma posso solo dirvi che sarete Jungshook. Per davvero. 

Domanda: in che situazioni sareste curiosi di vedere la Namjin o la Oneok? 

Grazie per aver letto/commentato e/o votato il capitolo, alla prossima <3

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