Destiny: the story of my life

Autorstwa londonandparis

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Destiny: the story of my life
Capitolo 1
Capitolo 2
avviso
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
capitolo 17
Capitolo 18
capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Avviso importante
The Damned Angel
Sorpresaaaaa XD

Capitolo 16

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Autorstwa londonandparis

Domani è la vigilia di Natale e stiamo ancora decorando casa. Abituarsi di nuovo a questa vita è stato un colpo per entrambi. Ieri Harry è tornato a casa alle 11 di sera, il tempo di salutare me e i bambini e si è addormentato come una pera.

-più a destra- dico mangiando un biscotto. Darcy muove le gambine mentre è nel marsupio sulla mia pancia.

- no più a sinistra.- sta mettendo il puntale sull'albero. Louis dorme nel box.

- no a destra. A destra- dico ridendo. Harry sbuffa e alza gli occhi al cielo.

- Ti decidi?- dice sbuffando.

- ok, va bene così- finalmete abbiamo finito con gli addobbi.

- All I want for Christmas is youu- canticchio ridendo e avvicinandomi al mio uomo. Ricordo quando addobbammo casa l'anno scorso. La stessa musica, l'atmosfera,  la felicità...ma con qualche differenza. Una casa più grande per una famiglia più grande, la nostra, mia e di mio marito . Harry.

Harry posa un bacio sulla mia bambina. E mi guarda sorridente. Amo quando lo fa, mi piace tantissimo. Sembra un bambino cresciuto. Amo il fatto che dopo quel sorriso lui si avvicina a me e mi bacia.

- I biscotti- urlo e mi allontano ridacchiando. Vado in cucina e sforno i biscotti. Sono venuti bene, chissà se sono buoni.

- Mmm biscotti- si avvicina e prende un biscotto.

- Aaaaaaaaaah- urla come Tarzan.

-Ma dico, che hai nella testa? Ti pare che puoi mangiare i biscotti appena sfornati? Certo che sei scemo forte- ridacchio.

- non è colpa mia se scottano. È colpa tua che li hai tenuti troppo nel forno- si difende. Sembra serio nonostante la cazzata che ha detto.

- Ma sei proprio idiota. Idiota per davvero. Ho sposato un cretino. Ma perché tutti a me.- ridacchio. Non ce la faccio a rimanere seria per le cazzate che stiamo dicendo.

-cosa vuoi allora? Il divorzio? Va bene divorziamo e i figli te li prendi tu. Non voglio niente che sia tuo.- lo guardo allibita. Stavamo giocando, giusto? Lui mi osserva. Ancora un pó troppo serio per i miei gusti. Poi il cipiglio dalla sua fronte va via e si avvicina a me. Ha capito di essere andato oltre.

- Hey, no scusami. Ho esagerato. Non volevo dire niente di quello che ho detto. Amo te e la nostra famiglia, morirei per quelle cose dette prima...- si avvicina per darmi un bacio sulla guancia. E in fondo lo credo. Lui odia i divorzi e so che ama questa famiglia e me, ha solo detto stupidaggini. Forse è nervoso o ha bisogno di dormire. Il campanello suona e mi precipito alla porta per evitarlo. A dire la verità sono rimasta comunque un pó male per quello che detto. Sono state parole forti le sue.

- Mary- dico guardandola. Ha un'aspetto migliore dall'ultima volta.

-Non mi interessa cosa stavate facendo tu e Harry. Ora tu vieni con  me che dobbiamo andare a comprare il regalo a quel cretino di Liam- io mi giro indietro per vederlo. Ha un espressione preoccupata e sembra abbattuto. Comincio a pensare che mi nasconde qualcosa. Non per via della discussione, perché sono sicura che lo ha detto senza pensare, ma per via di qualche altra cosa che non mi vuole dire.

- Se vuoi andare, puoi. Mi prendo io cura dei nostri bambini- sottolinea. Io acconsento e Mary sorride apertamente. Prendo velocemente il cappotto e vado via.

-Aspetta- grida Harry prima che chiudo la porta. Mi porge il suo capello di lana, la sciarpa e i guanti.

- Fa freddo. E non voglio che prenda la ricaduta- mi bacia la fronte e gli sorrido.

- Ci vediamo dopo- lo bacio sulle labbra per fargli capire che va tutto bene e vado via.

-Come va con Liam?- chiedo una volta in macchina.

- Come va? Sta a casa di sua madre. Ancora. È solo venuto a dormire stanotte a casa nostra.- io sospiro.

- Non che detesti la mia futura suocera, per carità,  ma ha condiviso già venti anni della sua vita. Ora basta, tocca a me- dice mentre guarda dritto.

- ma è sua madre comunque- spiego e guardo il cielo.  Sembra che stia per nevicare. E penso ad Harry. rivedo la scena in cucina. Si, era nervoso. E mi sovvien la situazione dell'anno scorso. Era continuamente nervoso e impaziente. Allora mi nascondeva Taylor...Ora chi?

- mi stai ascoltando? - la voce di mia cugina mi riporta in terra.

-si hai ragione- dico la prima cosa che mi viene in mente.

- ti ho chiesto cosa devo regalargli. A che stai pensando?- parcheggia l'auto ed entriamo nel centro commerciale.

- Secondo me dovresti regalargli un qualcosa di tuo. L'anno scorso cosa gli hai fatto?-

-un orologio-

-no, quest'anno il regalo deve essere qualcosa di personale. Che solo lui può avere. Deve sentirti, capisci?-

-Dovrei comprarmi un completino intimo sexy e passare una notte di fuoco con lui?- mi chiede e io scoppio a ridere.

- No. Non dicevo questo.- continuo a ridere con le lacrime agli occhi.

- solo che deve essere un qualcosa di vostro, capisci? Mettila sui ricordi. Quelli fanno sempre un buon effetto. Quelli buoni, ovviamente.-

- E cosa potrei fargli?- gironzoliamo a vuoto per il centro commerciale. Ma un qualcosa attira la mia attenzione.

- Avete una parete bianca?- le chiedo.

-si- risponde.

- Bhè potresti scrivere le vostre frasi, la vostra canzone e attaccare delle vostre foto.- non so se è una buona idea.

- Buona idea, mi piace. Niente di materiale e noioso. Solo noi. Noi. E ancora noi. brava cugina.- mi prende sotto braccio.

- deve esserci qualcuno che stampa foto- mi trascina per tutto il centro e finalmente lo troviamo. Stampa un centinaio di foto, compriamo dei pennarelli rossi e neri indelebili, una colla resistente e andiamo via.

- Mi aiuteresti a fare tutto?- mi fa il muso.

- Ho lasciato Harry da solo a casa...- mi secca dover rimanere da solo lui con i bambini. Non che non mi fidi, ma preferisco averli sotto d'occhio anche io. Avrebbe comunque bisogno di una mano, essendone due.

- No,  per domani intendevo- accetto la proposta e ritorno a casa.

- Sono tornataaa- urlo entrando in casa. Chiudo la porta e non sento un minimo rumore. Dove sono andati? Mi avvicino alla porta della cucina ed è chiusa. Mio Dio,  mi sembra di vivere un flashback.  La apro lentamente e vedo Harry indaffarato ai fornelli. I bambini nei loro box a dormire.

- Harry -il suo nome esce in un sussurro.

- hey, sei tornata. Non ti ho sentito- mi sorride e avanzando verso di me mi bacia.

- Sto cucinando la cena. Ho già dato dar mangiare i bambini ed quasi pronto- sembra impegnativo ciò che ha preparato.

- Tutto bene con gli acquisti?- e come un flash, mi viene in mente che non ho comprato nessun regalo di Natale per lui. Cavolo, domani è la vigilia. Come farò?  Non so nemmeno cosa comprargli.

- ehmmm si. Bene. Domani andrò da Mary per aiutarla.- lo avverto e prendo una carota dal ripiano.

- si ma non dimenticare che domani sera c'è il grande cenone dalla mamma- si certo,  me ne ero dimenticata.

- Harry - affermo e so che sto per rovinare tutto per ciò per questo che sto per chiedergli.  Lui alza la testa e mi guarda.

- cosa stai preparando? - cambio argomento. Non posso dirgli " hey, cosa mi stai nascondendo?". Si magari dopo,  ma non ora.

-oh praticamente è un ripieno di...- lo guardo attentamente mentre spiega ma non lo ascolto. È come se rivivessi tutte le scene dell'anno scorso. È da un pó che lo vedevo strano, da quando siamo arrivati qui, per l'esattezza, ma pensavo che fisse normale perché aveva del lavoro arretrato...ma ora non so. Cosa mi nascondi ancora, Harry?

- e infine il tuo dolce preferito- mi sorride.

-mmmm. Ho fame- ridacchio.

- ci manca poco- mi fa l'occhiolino.

- Una cena stupenda- gli accarezzo il petto mentre siamo sdraiati sul letto matrimoniale.

- sono uno chef- si vanta.

- per quel poco che hai fatto? - lo derido.

- pochi erano i tuoi biscotti. Potevi farne di più- scherza e io mi ricordo della discussione.

- Harry - sto per chiederglielo. Ma come posso dirglielo?

- mi nascondi qualcosa- affermo dura.

- No, ti giuro che non ho nascosto i biscotti- pensa che io scherzi. E va bene, facciamolo credere che sia così.

- perché te li sei mangiati tutti, ecco perché. - ridiamo.

- Lú - mormora.

- che c'è? - e il cuore prende a battere più forte.

- Che avete comprato a Liam? Prima mi ha chiamato, e non sembrava stare bene, a dirla tutta.-

-te lo spiego domani. Perché cosa ti ha detto?-

- ha detto che domani deve venire a parlarci.-

-cosa?- ma che sta succedendo?  Inzio a pensare che non voglia più sposarsi con mia cugina. O mio Dio, sicuramente morirà e non posso farlo accadere.

- ha detto che domani viene...-

-si ho capito. Non capisco il perché- rispondo seriamente.

- e se non volesse più sposarsi con mia cugina? - domando.

- No, impossibile. La ama troppo per non farlo.-

-ultimamente la sta ignorando e rifiutando ogni volta che lei vuole fare qualcosa con lui- spiego e sembra tutto incastrarsi alla perfezione.

- No, impossibile. Deve esserci qualche altra cosa. Conosco Liam e non farebbe mai una cosa del genere con la propria donna.- spiega.

- non lo so, mi sembra strano...- ammetto.

- ora dormi che domani ci aspetta una lunga giornata- mi bacia la tempia e aggiusta le coperte su di noi.

- Buonanotte- sussurro.

- Sogni d'oro, amore- mormora.

- Harry - lo richiamo per svegliarlo. Il suo telefono inizia a squillare e istintivamente rispondo.

"Styles sono ore che ti stiamo aspettando. Vogliamo la nostra grana o puoi dire addio alla tua bella famiglia" rimango di stucco alle parole di quell'uomo. Che significa? Era questo che stava nascondendo? Riattacco immediatamente.

- Harry - lo agito affinché si svegli ma non da segni.

- Harry - grido. Lo giro e vedo che ha il viso bianco e il corpo molliccio. Alzo una mano dal suo stomaco. È piena di sangue. Inizio ad urlare il suo nome e il suo corpo si allontana.

- Lú - mi ritrovo seduta nel mio letto. La luce della lampada illumina per poco la stanza.

- hey. Era solo un incubo. sta calma- mi accarezza le spalle.

- Vieni qui- mi fa stendere su di lui.

- Harry- lo chiamo.

- non devi dare dei soldi a qualcuno, vero?-  gli domando.

- No, era solo un incubo. Non devo dare niente a nessuno, non preoccuparti. - mi bacia la testa. Allora che cosa mi sta nascondendo?

- vuoi che ti vada a prendere un bicchiere d'acqua? -

-No, rimani qui con me. Ti prego.- gli stringo il torace respirando il suo profumo per calmarmi.

*scusate l'eclatante ritardo ma vi giuro che non ho avuto molto tempo da dedicare a questi due. comunque spero che vi piaccia e di avervi incuriosite. cosa nasconderanno Harry e Liam? sarà lo stesso motivo? Bhe non posso diverlo...lo dovrete scoprire voi...

ok adesso devo proprio andare. spero di aggiornare presto.

ciaoooo :)

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