Harry leva rapidamente lo scotch dallo scatolone che gli è stato recapitato poco prima dal postino che hanno ingaggiato i suoi amici per "consegnargli" il suo regalo speciale.
Apre il grosso scatolone e ci trova un piccolo e carinissimo ibrido, un kitten, che in quel momento dormiva beatamente
Ma che ci faceva un kitten a casa sua?
È sicuro di non averne mai preso uno.
Accanto al corpicino, magro, del gattino trova un foglio, o meglio una busta.
Si china, la raccoglie e la apre:
Harry,
Questo kitten è per te.
Coccolalo.
Ti vogliamo bene.
-Niall e Liam
Diretti al punto i suoi amici, pensa Harry, mentre scuote leggermente il corpicino addormentato per cercare di svegliarlo.
Che si svegli così un kitten?
Harry non ne sa niente, o meglio, sa che sono esserini molto dolci e sensibili, che si affezzionano molto in fretta ai propri padroni, e che hanno delle morbide orecchie e una coda pelosa.
Il kitten apre leggermente gli occhi.
«Ciao piccolino -ancora Harry non sa se siano le parole giuste da dire ad un kitten, ma cerca di pronunciarle con tutto l'amore e la dolcezza che ha in corpo, anche se il tasso di dolcezza è molto alto davanti a quell'esserino così carino e indifeso- come ti chiami?»
Il kitten lo guarda e si lecca leggermente un labbro sfregandosi un occhio con la mano.
Harry ritenta con «Hey gattino, io sono Harry, tu?»
«Gnaw, io sono Louis» gli risponde il kitten, e poi continua «Sei il mio padrone? L'amico del biondo e di quell'altro con i capelli castani e la barbetta? Mi avevano detto che ti chiamavi così... Ma se non sei tu scusa... Io non...»
Harry lo interrompe impermettendogli di proseguire la frase «Ehy piccino, sono io l'Harry di cui ti hanno parlato, non ti preoccupare»
Il kitten gli sorride dolcemente, mentre la sua coda solletica la gamba di Harry.
A Harry piace questo gattino.