"Min.. andiamo a casa.."
"Ai tuoi ordini quokka"
Erano rimasti abbracciati sulla coperta al parco per una mezz'ora, ed era stato stupendo, ma ora i loro corpi iniziavano a reclamare maggiori attenzioni.. attenzioni che non potevano essere soddisfatte in un luogo pubblico.
Presero l'auto e Minho raggiunse rapidamente casa loro.
"Vieni con me.."
Impose prendendo per mano il castano appena entrati dalla porta.
Lui lo seguì più che volentieri, guardando davanti a sé quel corpo divino muoversi sicuro negli abiti eleganti.
Minho entrò nel grande bagno e aprì l'acqua della vasca, ci buttò dentro una bomba profumata che iniziò subito a produrre schiuma e aroma di arancia e cannella.
Minho si allentò la cravatta, iniziò con calma a sbottonarsi la camicia e la tenne addosso aperta sul petto. Si avvicinò a Jisung che gli appoggiò le mani sui pettorali solidi e inclinò la testa iniziando a baciargli il collo.
"Mm.. quokka sei fantastico.. levati quei vestiti.. ti voglio nudo.."
Sospirò Minho.
Jisung tolse gli anfibi e si sfilò la t-shirt.
"Così va meglio Min?"
"Non ancora.."
Jisung di sorpresa prese Minho per i lembi della camicia e camminò indietro fino alla grande vasca, scavalcò il bordo e lo tirò dentro. Si stese e lo trascinò sopra di sé facendo schizzare acqua ovunque.
"Oh piccolo.. sai quanto sarà difficile toglierti di dosso quei jeans bagnati?"
"Si.. ed è meglio che tu ti sbrighi perché stanno diventando molto stretti al cavallo.."
Minho si alzò in piedi ed iniziò a slacciare e strattonare i jeans tra le risate sue e di Jisung che si aggrappava ai bordi scivolosi della vasca tentando di non farsi trascinare sott'acqua con la testa. Finalmente i pantaloni rimasero nelle mani del moro che vittorioso li gettò per terra, subito si tolse anche i suoi e la camicia, quindi si sedette dietro, con Jisung tra le gambe appoggiato sul proprio petto.
"Oh! Finalmente.."
La vasca si era quasi riempita di acqua e schiuma profumata.
Jisung, ad occhi socchiusi passava le mani sulle cosce sode di Minho e sentiva le sue dita accarezzargli il petto.
"Min.. starei così in eterno.."
Il castano buttò la testa indietro sulla spalla di Minho, esponendo così il lungo collo.
"Credo di poter fare di più.."
Il moro scese ad accarezzargli gli inguini e l'intimità eccitata. La prese ed iniziò lenti movimenti che nell'acqua erano ancora più fluidi ed erotici.
"Oh...mm.."
"Così va ancora meglio vero?"
"Oddio sì.. non fermarti.. toccami.."
Le dita di Jisung stringevano la pelle del moro che si sentiva potente nel vederlo godere così sotto il suo tocco, nel sentirlo gemere il suo nome senza ritegno.
Non poteva più aspettare.. lo fece mettere in ginocchio tra le sue gambe lasciandolo di schiena, lo tirò bene indietro facendogli scorrere le gambe sotto le sue e a lato dei suoi fianchi fino a trovarsi sopra il suo inguine.
"Sei pronto Jis?"
Jisung si aggrappò ai bordi della vasca.
"Sì.. vai.."
Minho lo accompagnò giù piano entrando in lui e fu molto più semplice per entrambi grazie all'acqua.
"..Min.. è fantastico.. ah!"
Jisung cominciò a muoversi su di lui, lo sentiva sempre più eccitato perché anche a Minho sfuggiva qualche gemito.
"Jis.. oggi vedere quel tipo con t-te.. mi ha fatto incazzare parecchio.. "
"Ah s-si? Ah.."
"Si.. eccome!.. ah Cristo Jis.. oh sì muoviti così!.."
La visione da dietro che aveva Minho in quel momento, del culo di Jisung che affondava ritmicamente sul suo cazzo era terribilmente eccitante.
"T-toccami Min.. ne ho bisogno.."
Minho tornò a masturbarlo e Jisung inarcò la schiena per il forte piacere. Quando sentì pulsare il membro dentro di sé, mentre la mano continuava a segarlo, raggiunse l'orgasmo mordendosi il labbro per trattenere un forte gemito e sentì anche Minho riversarsi dentro di lui.
"Ahhh.. Min! Cazzo! Mi fai morire.. oh s-sì!.."
"Si piccolo così.. vieni per me!"
Jisung, dopo essersi goduto fino in fondo quel piacere indescrivibile, si alzò da Minho e si stese al suo fianco guardandolo finalmente. Fu piacevole trovarlo con un'espressione estremamente appagata e serena.
"Tutto ok?"
"Quando sono con te è sempre ok"
E si baciarono dolcemente.
***
"Lix io.. non posso accettare di rimanere quì ad aspettare così, senza sapere cosa ti sta capitando! Non c'è la faccio cazzo!"
Era la sera dell'attacco e Hyunjin era molto preoccupato.
"Hyun.. è un'operazione della Polizia.. non posso.."
"Bè chiama quel poliziotto e digli di trovare una soluzione!"
Felix alzò gli occhi al cielo esasperato e Hyunjin lo abbracciò stretto d'impeto.
"E va bene.. lo chiamo. Vado di là, tu rimani quì."
Dopo dieci minuti Felix tornò in camera.
"Allora?!"
"L'hai avuta vinta.. ha detto che potrai stare con lui nella sua postazione ad ascoltare quello che succede, a patto che tu non interferisca in nessun modo.. sei contento adesso??"
Hyunjin sorrise con fare innocente.
"Sì! Moltissimo!"
Felix ridacchiò e gli parlò come si fa con un bambino.
"E.. mi prometti che starai buono e tranquillo Jinnie?"
"Prometto! Sarò bravissimo!"
"Ci conto"
E gli si avvicinò lasciandogli un bacio sui capelli per poi scompigliarli
"Prepariamoci, tra un paio d'ore dobbiamo essere da Seugmin".
Alla fine, quella settimana erano rimasti entrambi dalla madre di Felix. Hyunjin era andato un paio di volte all'università e una volta anche a pranzo con sua madre.
Le chiese se suo padre avesse smaltito la rabbia, ma la donna disse che non era ancora pronto per un incontro 'costruttivo' con lui e Felix, e questo lo rattristò, quell'uomo non riusciva ad accettarlo per quello che era.
A
lle nove, lasciata la mamma di Felix con la scusa di uscire a bere qualcosa, e assicuratisi che si chiudesse a chiave, avevano raggiunto con la metro l'indirizzo che gli aveva dato il giovane poliziotto e suonarono il campanello.
"Ciao, entrate."
Fece sbrigativo Seugmin aprendo la porta.
Era un piccolo appartamento anonimo, pieno di computer e attrezzature varie.
Seugmin indossava i suoi occhiali da secchione.
"Tu sei Hyunjin giusto? Allora.. siediti lì buono, andrà tutto bene vedrai. Ora però devo occuparmi di lui. Felix: togliti la maglietta.
" come?!"
Ciao! Sorry per il ritardo..
❤️🫰😘