«Allora, Miralem, Ale, Fede, Paul, Alvaro e Lemina giocheranno contro Paulo, Zaza, Cuadraro, Leo, Gonzalo e Claudio.»

La partita procede bene, ed io e Paul ci tratteniamo dal ridere nel notare la faccia di Paulo non appena Fede gli fa un tunnel andando a segnare.
Mi mordicchio il labbro non appena Paulo si volta verso di me e do una pacca sul culo a Fede appena ci raggiunge.

«Ale!» Paul mi passa la palla e schivo Claudio che cerca di sottrarmela ma ecco che in un secondo mi ritrovo a terra mugolando dal dolore.

«Cazzo!» Sento Paulo urlare e mi reggo la caviglia.

«Ale perdonami, non l'ho fatto apposta.» Quest'ultimo si inginocchia vicino a me mentre provo a mettermi seduta.

«Tranquillo.» Mi massaggio la caviglia mentre veniamo raggiunti dagli altri.

«Riesci a muoverla?» Cuadrado mi solleva la gamba provando a muovermi leggermente la caviglia, ma appena ci provo mugolo dal dolore.

«Dovevi stare più attento!» Mi volto verso Fede mentre si avvicina a Paulo.

«Tu non metterti in mezzo, non l'ho fatto apposta!» Paulo si alza avvicinandosi a sua volta.

«Smettetela!» Quasi urlo mentre Miralem e Paul mi aiutano ad alzarmi.

«Può capitare, non fatene una tragedia.» I due mi guardano deglutendo.

«Sto bene.» Noto Paulo avvicinarsi e posso notare bene Federico che lo fulmina con lo sguardo.

«Io.. Mi dispiace, non volevo farti male.» Abbassa lo sguardo e con la mano lo colpisco piano sulla spalla.

«Paulo, non preoccuparti.» Accenno un sorriso non appena i nostri occhi si incrociano e aiutata da Miralem e Paul vado a sedermi sulla panchina.

«Sicura di star bene? Vuoi un massaggio?»
Siamo tornati da solo un'ora e Federico non fa altro che chiedermi come mi sentivo, se mi serviva qualcosa o se poteva fare qualcosa.
Apprezzo la sua preoccupazione ma non era nulla di grave alla fine.

«Tranquillo, sto bene. Un po' di ghiaccio e domani sarà come nuova.» Gli sorrido e ottengo un bacio tra i capelli.

«Ti accompagno di sopra?» E in un attimo la scena di me e Paulo quando non potevo muovere il ginocchio si fa strada tra i miei pensieri. Scuoto velocemente la testa schiarendomi la voce.

«Ehm tranquillo, ci riesco da sola. Va pure a casa.»

«D'accordo, allora ci vediamo quando torno?» Annuisco abbracciandolo.
Fede doveva partire per qualche giorno per sbrigare delle pratiche, non ho capito bene di cosa si trattasse, so solo che erano importanti.

«Fa buon viaggio e fa attenzione.»

«Cerca di fare attenzione anche tu, okay?» Annuisco e sorrido quando mi bacia.

Guardo le scale per poi spostare lo sguardo sulla caviglia, forse una mano mi serviva.
Mi alzo lentamente e saltello su una gamba raggiungendo infine le scale, quasi urlo quando provi ad appoggiare l'altro piede a terra.

«Sono una sfigata.» Sbuffai trascinandomi nuovamente sul divano.
Per mia fortuna ho sempre una coperta nei paraggi. Sistemo un cuscino del divano dietro la testa e mi compro con la coperta provando a dormire.

«Mi spieghi perché stai dormendo sul divano?» Vengo scossa più volte finché non apro gli occhi.
Quasi mi viene un colpo nel notare Paul fissarmi.

«Ma sei pazzo?! Stavi per farmi venire un infarto.» Porto una mano sul cuore e mi metto seduta.

«Mi spieghi perché ti sei addormentata sul divano?» Lo vedo prendere posto di fianco a me.

Tú me completas | Paulo DybalaNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ