Non posso nemmeno credere al fatto che sto presentando il mio best seller in questa calda città e che davvero ci sono persone che apprezzano ciò che scrivo.

Arrivare dove sono arrivata adesso non è stata una passeggiata, ma ogni rifiuto, ogni sacrificio e ogni lacrima sono stati importanti: ne è valsa la pena.

È la prima volta che scrivo qualcosa che riguarda direttamente me. Non è esattamente la mia storia ma prende molto spunto da chi sono e quello che mi è successo.

Alla fine dei firmacopie, Mariah, la mia manager nonché amica stretta da quando sono andata al corso di scrittura creativa, viene congratulandosi.

«Ottimo lavoro, hai parlato benissimo. Erano tutti entusiasti».

Faccio spallucce. «Beh, lo spero».

«Sei stata geniale! Andrei a festeggiare questa sera con te ma prima devo darti una notizia che non ti piacerà per niente».

Faccio un respiro. Gli annunci delle brutte notizie sono quasi peggio delle notizie stesse.

«Una certa Mcray Danielle ha plagiato il tuo libro. L’ho preso non appena ho visto le varie recensioni che gli utenti segnalavano sul tuo e-book».

Fantastico. Mi mostra il libro e già la copertina ricorda quella del mio.
Lo prendo io e decido di dedicarmici per controllare se sia simile al mio oppure proprio uguale.

Arrivata in hotel, mi cambio e la prima cosa che faccio è controllare il libro. Arrivata a pagina 35 mi rendo conto che sì, questo può essere considerato plagio. Stessa trama, stesse ambientazioni, addirittura alcuni nomi e alcuni discorsi diretti sono identici.

Ho una rabbia addosso... e pensare che ero felice fino a due ore fa. Mando un messaggio a Mariah e le spiego tutto. Con la sua solita calma, mi assicura che oggi stesso cercherà di contattare qualche studio legale per risolvere il mio caso.

Non ho veramente parole.

Mi alzo per fare una doccia calda e rilassarmi e leggo qualcosa prima di addormentarmi con il libro in mano.
Il mattino seguente faccio colazione a un bar a due isolati di distanza dall’albergo. Ricevo un messaggio di Mariah e uno di Bella. Apro prima quello di Bella:

Hey, bellezza quando torni?

Da coinquiline in una stanza della comunità a coinquiline vere e proprie. Ha avuto la testardaggine di voler cambiare rotta pure lei e dire che si è trovata male è mentire. Non posso credere che si sia data a medicina, nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di scommetterci sopra e invece eccola lì, quasi dottoressa.

Mai. Adoro Los Angeles Sorrido.
Apro il messaggio di Mariah che mi manda in allegato un indirizzo.
Eccoti qui. L’unico studio legale aperto di domenica, mia cara.
Se non fosse per lei non concludei nemmeno mezza cosa. Ti adoro, le scrivo.

Finisco il mio cappuccino e mi avvio subito alla ricerca di un taxi. Affollati come sempre ma ce la faccio.

Raggiungo il posto, situato in centro città, e scendo. Sono carica stamattina e spero possano risolvere la questione al più presto.

Busso alla porta e aspetto una decina di minuti ma non arriva nessuno. Pensavo di avere un appuntamento.

Dalla frustrazione do un calcio col piede alla porta e questa viene subito aperta. 
«Stia calma», mi viene risposto con tono secco; vorrei rispondergli a tono, ma mi blocco quando vedo la sua faccia.
Mi sembra un sogno ma è tutto reale. Dylan è di fronte a me. Lo stesso faccino pulito di sempre, ma con gli occhiali, una nuoca acconciatura e un elegante completo nero.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Jun 05, 2019 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Make it worth it (DISPONIBILE IN LIBRERIA) Where stories live. Discover now