Epilogo

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425.

Alice contava i giorni da quando Michael era uscito dalla clinica, quel giorno, il 425 era il suo giorno.

Tutte le sue speranze, di una vita con Michael erano sparite 120 giorni prima, quando lui aveva smesso di lanciare sassolini contro la sua finestra.

Per la ragazza ormai erano solo numeri. Suo fratello, l'unica persona che gli era rimasta, le diceva che si vedeva periodicamente con Michael, Luke e Ashton, avevano messo su una band. Suo fratello le raccontava di come fosse bello avere degli amici sani.
E lei moriva un pò, ad ogni racconto, di come le loro vite stavano andando avanti ,mentre la sua era bloccata, in una stanza.

Quel giorno si fece carina, indossò la sua maglietta preferita, si levò tutti i braccialetti, mise un jeans strappato e si truccò.

Quando aprirono la porta della sua stanza si guardò intorno, aveva vissuto gli ultimi 6 anni della sua vita in quella stanza, piena di ricordi.

Quando uscì dalla stanza sorrise, era libera.

Attraversò il corridoio e quando due infermiere le aprirono il portone principale chiuse gli occhi.

Tremila pensieri le attraversarono la mente, erano lei, il suo borsone e la vita.

Aprì gli occhi.

E vide la cosa più bella che potesse vedere.

-esci da quel fottuto posto o non posso abbracciarti- esclamò il ragazzo.

Michael era cambiato, i suoi capelli erano uno schifo, il suo sorriso era contagioso e si era fatto crescere la barba.

Era un uomo.

Il suo uomo.

Alice corse tra le braccia del ragazzo,e quei 120 giorni passati ad aspettarlo le sembrarono non essere mai esistiti.
Tutte le sue paure ,le sue insicurezze erano svanite in un abbraccio.

I ragazzi si stingevano forti, non volevano che quel momento magico finisse.

-ti amo- disse Alice

-vieni a vivere con me- rispose Michael.

Fu la dimostrazione d'amore più vera che quel ragazzo avesse potuto farle.

-si,andiamo- disse lei, prima di sorridergli.

Michael prese il borsone della sua ragazza e se lo mise in spalla, poi la prese per mano.

-sai, potrei fare il musicista-disse scherzando il ragazzo

-voglio essere la tua prima fan- esclamò lei, più seria di quello che voleva essere

-sul serio.Stiamo diventando famosi-fece una pausa -abbiamo inciso un album, per questo non sono venuto alla finestra. Spero potrai perdonarmi- disse sempre guardando fisso davanti a lui

Alice lo fermò erano in un parco alberato -solo se mi canti qualcosa- sorrise e disse con voce suadente

-certo- disse lui, poi si schiarí la voce -So we're taking the long way home.
Take me back to the middle of nowhere.
Back to the place only you and I share.
Remember all the memories?- canticchiò sottovoce-non è una mia parte,la canta Luke,ma l'ho scritta per te,per noi- a quel punto non c'era molto da dire.
C'era solo un'avventura da iniziare.
E quei ragazzi l'avrebbero fatto insieme.



FINE.





EHY.
È finita.
Per me questa storia è davvero importante, perché io dico, anche quando pensate che non ci sia nulla da fare, che la vostra esistenza sia inutile, sbagliate.
Ognuno di noi è su questo pianeta per fare qualcosa.
Per lasciare una traccia.

In questo caso Alice aveva lo scopo di guarire Michael amandolo.

Michael invece è il perdonare, perdona Calum, perché l'amore per Alice è superiore.

Ashton mette il bene di Alice davanti al suo e la lascia a Michael.

Calum è il cambiamento, la fedeltà verso la sorella.

Luke è la depressione e la sofferenza nascosta da un sorriso.

Ho cercato di dare loro delle personalità e un senso, spero l'abbiate colto.

Poi non so.

Mi dispiace lasciarli, mi ero affezionata a loro.

Spero continuerete a seguire le mie storie, lasciate il libro in biblioteca.
Vi voglio bene e grazie.
LEGGETE SOUTHSIDE, SE NON VOLETE LIBERARVI DI ME.


Ho deciso di pubblicare questo, l'ultimo giorno dell'anno perché è una cosa a cui tengo troppo. Spero abbiate capito il messaggio.

Grazie per il supporto.

Psychiatry // Michael Cliffordحيث تعيش القصص. اكتشف الآن