" Annabeth io..."

" Annabeth un cazzo! Tu lo sapevi e non mi hai detto niente ?"

"Io..."

" TU LO SAPEVI E NON MI HAI DETTO NIENTE ?" penso che quelle parole le abbiamo sentite anche i miei vecchi vicini a San Francisco. Le lacrime iniziarono a scendere per quanto duramente provavo a trattenerle.

" Tutte quelle stronzate sul "sei innamorata" erano tutta una messa in scena ? Magari eravate anche d'accordo" mi scappò una risatina amara in mezzo alle lacrime.

" Annabeth io non volevo farti soffrire"

" Beh, missione fallita Piper" abbassai il tono della voce e mi incamminai verso il bagno, mi girai a guardare Piper, anche lei con gli occhi lucidi " Senti Piper, fa come se non ci fossimo mai incontrate"

In una mattina avevo perso un'amica ed il ragazzo che amavo.

Dovrebbe essere considerato un record.

Risi acidamente alla verità. Di nuovo ero riuscita ad allontanarmi da tutti, da tutto. Stavo camminando per i corridoi  a testa bassa quando sentii una persona sbattere contro la mia spalla, alzai lo sguardo.

"Ehi ma guarda dove vai " davanti a me c'era Trevor, uno dei ragazzi della compagnia di Percy e Jason che mi aveva fatto vedere ieri in foto.

Era un bel ragazzo, alto, con le braccia muscolose che si intravvedevano sotto la maglia, occhi scuri e capelli altrettanto tagliati a spazzola. La pelle era leggermente mulatta segno della sua provenienza dal Sud America. Ricordavo di aver sentito che venisse dall'Uruguay, ma data la mia situazione l'ultima cosa a cui pensavo erano i ragazzi.

Quando vide le lacrime sul mio viso si calmò un attimo avvicinandosi  "Io non ti conosco ma una bella ragazza come te non dovrebbe essere in questo stato"

"Diciamo che non è una delle mie migliori giornate"

"Ti va di parlarne?" per quanto apprezzassi la gentilezza di Trevor in quel momento avevo bisogno di stare sola, lontano da tutti e da tutto soprattutto da Percy.

Percy

solo il suo nome bastava a farmi provare dolore, può l'amore essere così doloroso, può una semplice persona rovinarti tutto ciò per cui hai lottato?

Evidentemente Percy ci riusciva.

"Grazie ma ho bisogno di stare sola per adesso" dissi abbassando lo sguardo "Okay" rispose "Ma se ti serve qualcosa non esitare a chiedere"

"Ma tu non mi conosci neppure" feci un leggero sorriso " A volte non serve conoscere una persona per capire che ha bisogno di qualcuno con cui parlare" con quella frase mi voltai asciugandomi le lacrime con il dorso della mano.

"Annabeth" sbottai dandogli le spalle "Il mio nome, è Annabeth" e mi incamminai nella folla di studenti.

POV PIPER

Avevo rovinato tutto con Annabeth. Sapevo che dovevo dirle la verità ma sinceramente non sapevo cosa sarebbe successo se l'avessi fatto.

Avrebbe sofferto comunque anche se non per colpa mia. Eppure nel suo sguardo avevo visto tutta la fiducia che aveva riposto in me, andare a farsi fottere.

Non potevo sopportare il fatto che la nostra amicizia appena iniziata fosse già finita, anche se la conoscevo da pochi giorni era diventata una delle persone a cui tenevo maggiormente. Era una persona vera, sincera che non aveva paura a dirti in faccia tutta la verità. E questo era ciò che io non avevo avuto il coraggio di fare.

Una lacrima scese sulla mia guancia seguita da un'altra e un'altra ancora.

Avevo perso Annabeth, avevo perso la migliore amica che avessi mai avuto senza neanche aver avuto tempo per farglielo capire.

POV PERCY

Non riuscivo a superare di averla persa, non potevo. Io l'amavo, Dio se l'amavo, ma lei non avrebbe mai provato nulla per me e dopo sta mattina ne avevo la certezza.

Decisi che Annabeth sarebbe stata solo un altro triste capitolo della mia vita. Dovevo dimenticarla, per evitare di farla soffrire ancora.

Era meglio, per entrambi.

Eppure sapevo che sarebbe stato difficile dimenticarla.

Dimenticare il suo sorriso,

il modo in cui si attorcigliava i capelli quando era nervosa,

i suoi occhi grigi che ti guardavano come a cercare di capire cosa stavi pensando.

Io l'amavo, amavo tutto di lei ma dovevo dimenticarla e così avrebbe fatto lei. Mi diressi verso Rachel  che era seduta su una panchina dove io e lei eravamo soliti a uscire.

"Percy, chi era quella ragazza di stamattina?" iniziai a sudare freddo, mi avvicinai poggiando le mie labbra sulle sue, come se questo potesse cancellare ciò che aveva detto. Mai diedi un bacio finto come quello ma non potevo farci niente, quella era la mia vita.

La persona che amavo veramente se n'era andata e sta volta non sapevo se sarebbe mai ritornata.

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