Roma si allontana dai miei occhi,
Fumo sfilato dal vento d'aprile
I capperi, sbocciati,
Si spargono sulla bara
Dove giace il mio cuore.
O cuore, dimmi come mai
Ti sei gettato nell'oceano
Nero,
Vuoto ma che finge pienezza di luci?
Dove pensi di sentire la musica
Delle onde, i flauti di aedi
Che, tempo fa, allietarono l'infanzia?
Non ho più consigli d'amore
Nè desiderio di giacere con una donna
Nè lettere di anime
Che sognano matrimoni.
Ferro d'oro imprigiona le parole
Che avrei voluto incidere su carta.
Padre e tiranno
Benefattore e carnefice....
Cosa ho fatto? Non è colpa mia
È stata una poesia o un errore
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Tomi
الشعرUn esilio che non sarebbe mai dovuto avvenire... Da un'unica poesia su Ovidio e il suo confino a Tomi, quest'opera è passata ad essere una raccolta di poesie ambientata nell'antica Roma e le sue sfacettature; i suoi amori; le sue regole e la sua cul...