3~ Una lettera e il Quidditch

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James

Stavo rincorrendo Harry, che mi aveva appena rubato l'ultimo biscotto. Proprio un malandrino! Ma alla fin fine non me la ero presa tanto, era pur sempre un bambino di quattro anni, e i biscotti si potevano rifare. Non che non gliene avessi dato. Aveva mangiato la metà dei biscotti totali! Alla fine si stancò e si fermò.
"Sei proprio un malandrino" gli dissi.
"Mhm.. buono questo bisciotto. MA NON PENSO TU MI RIESCA A PRENDERE!" e ricominciò a correre.
Decisi di aspettarlo là dove ero, avevo già esaurito le mie energie. James Potter che esaurisce le energie? Ebbene sì, ma solo per un minuto, poi ricominciai a rincorrere Harry di nuovo e finalmente lo presi. Era arrabbiato, ma non ci feci caso.
"Campione, ti va di imparare a giocare a Quidditch?"
"Ovvio"
"LILY, TUO FIGLIO VUOLE IMPARARE A GIOCARE A QUIDDITCH!" urlai a mia moglie. Probabilmente avrebbe fatto una scenata, secondo lei Harry era troppo piccolo per salire su una scopa, ma tutti noi sappiamo che non si è mai troppo giovani per imparare a giocare a Quidditch.

Lily

"LILY, TUO FIGLIO VUOLE IMPARARE A GIOCARE A QUIDDITCH!" mi urlò mio marito.
Cosa pensava che facessi? Che glielo lasciassi fare?
"HARRY È TROPPO PICCOLO. E ORA SMETTILA, O SEQUESTRO ANCHE LA TUA DI SCOPA!".
Ma per favore, un bambino di quattro anni che gioca a Quidditch? Io avrò anche le vertigini, ma Harry è sicuramente troppo piccolo per imparare ora.
E la discussione finì lì.
Scesi a prepararmi qualcosa da mangiare, mentre leggevo le lettere appena arrivate.
Una era da parte di Remus, nella quale ci informava che sarebbe andato in Francia per un mese con la sua fidanzata. Buon per lui.
L'altra era da parte di Silente.

"Buongiorno signori Potter.
Vi chiedo di venire al più presto nel mio ufficio, perché ho urgenza di discutere con voi. Stiate tranquilli, non è niente di troppo grave.
Se volete, mi piacciono molto i sorbetti al limone."

Ok.. Era raro che Silente ci chiamasse per un colloquio privato, è tutta quella segretezza mi insospettiva. Diceva "non troppo grave", ma allora era comunque grave.

"Amore! Silente ha mandato una lettera dove ci ha chiesto di andare al più presto da lui." dissi a mio marito.
"Va bene, Lils. Portiamo Harry da Sirius e Marlene e poi andiamo." mi rispose mio marito.
E io annuii.

Lasciammo Harry da mio fratello, lì c'era anche Oliver, quindi Harry non si sarebbe annoiato.
Io e Lily prendemmo la metropolvere.
"Ufficio di Silente!" dicemmo in coro.
La metropolvere ci portò, appunto, nel suo ufficio.
"Buongiorno Lily e James! Come scritto nella lettera, vi vorrei parlare di una minaccia nel mondo magico." ci disse con molta calma Silente.
"Ci dica Signore"
"Dovreste sapere che che c'è un mago che sta combinando dei guai nel mondo babbano, specialmente alle famiglie che hanno maghi Nati Babbani. Questo mago ha i capelli rossi e gli occhi verdi." concluse Silente.

James

Eravamo appena tornati a casa, quello che ci aveva detto Silente ci aveva scombussolato, già il fatto che ci fosse un mago che stesse seminando terrore nel mondo babbano non era una bella cosa, ma pensare che aveva le stesse caratteristiche fisiche della mia Lily mi faceva rabbrividire. Non era detto che fosse un suo parente, d'altronde tante persone hanno gli occhi verdi e i capelli rossi, giusto?
Avvisammo Sirius e Marlene che eravamo tornati, ma gli chiedemmo anche se si potessero tenere Harry per quella notte, volevamo un po' di tempo per noi. Penso sia comprensibile. Passammo la serata a parlare delle nostre esperienze a Hogwarts, fino a quando non ci addormentammo esausti nel nostro letto.
La mattina dopo mi svegliai di buon mattino. Strano. Comunque, la mia Lily si svegliò verso le dieci, mentre stavo rincorrendo il boccino sulla mia scopa in giardino. Dopo che si fu preparata andammo a prendere Harry.

"Ciao Marlene! Possiamo entrare?" le chiesi.
"Sì certo, entrate pure. Sirius è di là a giocare con i bambini."
"Ovviamente!" borbottò divertita Lils.
Arrivammo alla stanza in cui c'erano Sirius e i bambini.
"Ciao Harry, ciao Oliver. Buongiorno Felpato." gli dissi.
"Ciao papà" mi rispose mio figlio. Era così carino. Era proprio tutto suo padre.
"Harry hai dimentisciato il tuo peluche vui" urlò Oliver.
"Grascie Olly!" e riprese il suo peluche a forma di cervo.
"Fermatevi a pranzo ragazzi" ci disse Sirius.
"Sei sicuro che non disturbiamo Sir?" chiese Lily.
"Certo che non disturbate Lils. Sei tutti i benvenuti" rispose
"Allora ok"
"MATILDA! Ci sono anche i Potter a pranzo."
"Ai suoi ordini padrone" rispose l'elfa domestica.
"Allora venite di là ragazzi" ci disse Marlene.
Ci dirigemmo verso il salotto e portammo con noi i bambini. Oliver era di una spanna più alto di Harry, ma un po' più goffo. Erano diventati migliori amici, lui e Harry, secondo me saranno dei perfetti eredi dei malandrini. E per il momento si stavano dimostrando tali.
"Allora! Di cosa vi voleva parlare Silente?" chiese Marlene.
Ci assicurammo che Harry e Oliver non ci potessero sentire, poi gli raccontammo tutto.
"Sinceramente non me l'aspettavo. Questo mago potrebbe essere un tuo parente Lily, per quanto ne sai?"
"Potrebbe. Effettivamente io ho uno zio che è scomparso di sua volonta circa dieci anni fa. È un parente abbastanza lontano, ma è uguale alla descrizione di Silente. E sì, per gli attacchi si trasfigurava, ma Silente è riuscito a scoprire il suo vero aspetto." rispose Lily.
"Secondo voi si metterà ad attaccare anche nel mondo magico?" chiese Sir.
"Probabilmente" dissero in coro Lils e Marls.

Passammo la giornata, là a casa di Sirius e Marlene. Giocai con mio figlio e FINALMENTE gli insegnai a giocare a Quidditch. Io e Sir cogliemmo la palla al balzo e lo insegnammo anche ad Oliver. Era più titubante di Harry, ma alla fine anche lui si divertì un mondo. Harry mostrò un'abilità migliore nel ruolo di cercatore, Oliver nel ruolo di portiere. Mio figlio era proprio un prodigio nel Quidditch, aveva preso tutto dal suo magnifico padre.
Lily non riusciva a stare su una scopa, a Marlene invece piaceva giocare a Quidditch, ma non è mai stata nella squadra di Grifondoro o in qualche squadra in generale. Nonostante ciò era comunque brava nel ruolo di cacciatrice.
Facemmo una partita semplificata, che si concluse con una piccola lite, ma alla fin fine ci divertimmo un mondo. Chi non ama il Quidditch?! A parte Lily intendo, ma lei non conta. C'è troppa abilità e amore nel suo partner che lei non ne ha (riferito al Quidditch).

Verso sera tornammo a casa, abbastanza distrutti, ma soddisfatti. Harry cadde nella braccia di Morfeo appena toccò il cuscino, così come noi, ma noi andammo a dormire un po' più tardi di lui.

Angolo autrice

Ciao e grazie mille a chi legge questa storia. Lasciate commenti/stelline se vi piace! Buona giornata

~Ally

Una Famiglia Non Del Tutto NormaleWhere stories live. Discover now