Sarazanmai |ITA|

Bacio: scena 4

"Purtroppo il piatto dei desideri di oggi è di nuovo d'argento, ribbit."
Enta accettò il piatto, un sudore freddo gli imperlava la pelle.
"Ehi, Enta," disse Kazuki, "a proposito di quel bacio.."
"Eh?! U-uh, a proposito...!"
Mentre Enta si affrettava disperatamente a formulare una risposta coerente, Toi rimase sullo sfondo, con l'aria di voler essere ovunque tranne che qui. Visto il prezzo che Enta ha pagato per la loro vittoria, non ha nemmeno pensato di rubargli la targa. Kazuki, invece, sembrava del tutto indifferente.
"Non mi dà molto fastidio. Immagino che tu abbia perso una scommessa con qualcuno della squadra, giusto? Ecco perché hai fatto tutte quelle cose?
Non ha niente a che fare con me dato che comunque non sono più nella squadra".
Quelle parole hanno fatto scattare qualcosa in Enta. "Ha assolutamente qualcosa a che fare con te!" Una volta che le parole erano state pronunciate, non potevano essere ritirate. Enta sentì lo stomaco annodarsi. "Sei tutto ciò a cui penso. So che il motivo per cui hai lasciato la squadra di calcio e hai smesso di sorridere non è qualcosa che posso risolvere. Ma noi due che giocavamo a calcio insieme significavamo tutto per mos. Ecco perché ho pensato che fosse il mio turno finalmente... Aw, spara!" Se avesse detto altro, sarebbe scoppiato a piangere. Enta ha deciso di smettere di resistere e farla finita. Mise il braccialetto dell'amicizia sopra il piatto d'argento e lo porse vigliacco all'altro ragazzo: "Ti amo! Sii il mio partner - fai parte del Golden Duo con me per tutta la vita!" Chinò la testa, ma poteva ancora sentire Kazuki deglutire.
Finalmente sarà tutto finito. Posso eliminare i miei sentimenti e sbarazzarmene una volta per tutte...!
Kazuki allungò la mano e gli prese delicatamente il piatto. "Capisco come ti senti ora."
Enta sollevò il mento, scioccato nel vedere Kazuki sorridere come faceva solo nei sogni di Enta.
"Saremo il duo d'oro finché morte non ci separi."
"K-Kazuki..."
Kazuki avanzò lentamente verso Enta, il nuovo braccialetto dell'amicizia ora legato intorno al suo piede. Enta rispecchiò il suo movimento e si avvicinò anch'egli di un passo. Tutto intorno a loro sembrò svanire, come se un riflettore fosse caduto solo su loro due. Kazuki allungò una mano e posò una mano sulla spalla di Enta, stringendola forte. Enta chiuse dolcemente gli occhi, sollevandosi sulle punte dei piedi per avvicinarsi. Le loro labbra si avvicinarono sempre più - "Bacio, bacio, ribbit~! O"
I suoi occhi si spalancarono alla vista del volto di Keppi. Era così vicino che stava inghiottendo la sua vista.
"Mmmwaah! Ti ho rubato il bacio, ribbit!"
"Agh! Gychhh!" Enta corse via da Keppi arrossendo e iniziò a svuotare il contenuto del suo stomaco a terra. Toi, che ha guardato tutto dall'inizio alla fine, aveva un'espressione sul viso che sembrava quasi dire, vedi? Te l'avevo detto che i baci sono il diavolo.
"Enta? Cosa c'è che non va?" Il vero Kazuki era preoccupato di scrivere un messaggio ad Haruka e si perse completamente tutto.
"Eh?! Uh, ehm, non è niente!" Lo sapevo, pensò Enta. Sapevo che era solo un'altra delle mie illusioni!"
"Anche i tuoi vestiti sono tutti strappati," notò Kazuki. "È successo qualcosa?"
"Eh? Oh, questo? Ho solo fatto una brutta caduta, tutto qui!"
"Sei davvero un goffo, vero, Enta?"
"Sì, certo che lo sono! Aha, ah ah ah!" esclamò con una secca risata.
L'indifferenza di Kazuki lo salvò e lo riportò alla realtà innumerevoli volte prima. Questa volta non ha fatto eccezione ed Enta ha deciso di accettare e approfittare dell'oblio del suo amico per far cadere la questione.
Toi fissò il viso di Enta e notò qualcosa. Dal nulla, un topo apparve sopra il piatto d'argento che Enta teneva in mano.
"Mia, mia, mia!" Masticava il braccialetto dell'amicizia e correva via a una velocità accecante, schizzando in uno dei condotti di drenaggio che fiancheggiavano le strade. Con qualche secondo di ritardo, Enta gridò pateticamente nel condotto all'inseguimento del ladruncolo. "Aspetta! Aaah!!"