MIND OF GLASS: OPERATION Y

Capitolo 21: Adunata

«Ti capisco, bisogna solo farci l'abitudine. Con Claire accanto sarà una passeggiata.» lo confortò Dave, dirigendosi al divano.

«Benvenuto, Dada!»

La voce di Claire lo rinsavì di botto. Quel tono entusiasta gli fece spostare lo sguardo sulla soglia delle scale dove la donna – dai capelli rossicci, corti, ma raccolti in uno chignon alto – lo accolse con un sorriso caloroso e vivace. Era più piccola di Gregory di tre anni, quindi di sei per Dave, e i suoi occhioni azzurri risaltarono in quel panorama bianco come una goccia di rugiada in mezzo alle fiamme dei suoi capelli.

«Ehilà, Clarita!»

Non resistette alla compostezza, si buttò fra le sue braccia come se non si vedessero da anni; erano diventati grandi amici con la moglie di Gregory, anche perché era stato proprio lui a capire che tra i due si era instaurata una chimica che avrebbero dovuto portare a termine con una relazione. Con escamotage, piani improvvisati e imbarazzanti, e scuse dell'ultimo minuto, era riuscito ad avvicinarli. Poi anche il restante Team Bravo aveva fatto del suo meglio per spronarli al matrimonio. Dopo una relazione di sette anni cosa stavano aspettando ancora? Non aveva mai visto una coppia tanto affiatata quanto complice; era come se i due non si stufassero mai di stare insieme. Come se ogni volta che si vedessero fosse sempre la prima volta, il loro primo incontro; erano adorabili, perfetti. Dave li ammirava parecchio, con onestà e senza alcun tipo di invidia maligna. Era troppo contento che Gregory fosse felice. Entrambi stravolti dal lavoro, avevano poco tempo per godersi, per poter passare del tempo insieme serenamente, eppure utilizzavano quei piccoli sprazzi come se fossero un tesoro prezioso da custodire nel cuore. Tornavano la sera sfiniti, lui dalla CIA o dalla base del Navy SEAL dopo gli allenamenti, lei dalla clinica, nella quale era a capo del reparto di pneumologia. Aveva studiato molto per arrivare dove era adesso, e il suo ruolo era tanto richiesto all'ospedale da non poter mancare nemmeno un giorno. Era già raro l'averla trovata in casa quella domenica e non a lavoro con qualche emergenza imprevista. Quando era in pausa, ma Gregory era in missione fuori dagli Stati Uniti, bhe...mostrava davvero tanta pazienza nell'attenderlo con ansia; la paura che non aprisse la porta per entrare stanco, ma sorridente, era sempre presente. Tuttavia Claire era una donna forte e non si sarebbe mai fatta scoraggiare dai pensieri negativi; lo amava alla follia da fidarsi ciecamente di ogni sua parola, di ogni sua rassicurazione quando in territorio nemico la chiamava e le assicurava che tutto stava andando per il meglio e che non vedeva l'ora di riabbracciarla.
Il nome Dada era un nomignolo che gli aveva dato sin da quando si conoscevano. Perché? Perché quando Dave era solito inventarsi scuse per lasciare la coppietta da soli, balbettava come un bambino.

«Ti trovo in forma. Come stai?» domandò Dave, prendendole le mani con dolcezza.

«Più che bene. Stanca, non lo nego. Ma pensare di essere finalmente in uno spazio tutto nostro, con la privacy e i mobili che ho sempre sognato, mi rincuora e mi rimette in forze.» esultò Claire, rimboccandosi le maniche corte della t-shirt bianca a strisce azzurre.

«Certo. Abbiamo girato tutta Washington per trovare quello che lei desiderava, ed io ho montato tutto con chiodi e cacciavite.» Gregory si sedette sul divano, aprendo il piccolo regalo dell'amico.

La moglie gli fece la linguaccia, divertita, mentre lui sorrise. «Ti tocca, Greg. Almeno se un giorno il lampadario o la mensola ti cadranno addosso, Claire saprà a chi dare la colpa.» si mise accanto a lui, tastando la morbidezza del divano in pelle. «È un pensierino, nulla di che. Meno male che ho scelto qualcosa di neutrale: avevo paura di stonare con l'intero arredamento, ma mi sbagliavo.»

Non appena Gregory scartò via la carta e aprì la scatolina per mostrare una scultura di una coppia, mezzo busto in bianco, di un uomo e di una donna senza volto che si abbracciavano, la moglie gliela tolse dalle mani dall'allegria.