IV. Il caffè dell'Angelo

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Richard fece un cenno all'oste, che stava servendo dei boccali di birra a un tavolo; l'uomo, un veneziano basso e mingherlino dallo sguardo penetrante, li raggiunse subito.

«Avete una camera libera?» domandò l'inglese.

L'uomo lo guardò con aria interrogativa, poi si accorse della presenza di Eloisa e la scrutò con fare inquisitorio.

«È per questa lady, si è smarrita e non ha dove dormire» si affrettò ad aggiungere Richard.

«Va bene, ma solo per stanotte» concesse infine l'oste.


*


La stanza che le era stata assegnata era piccola e disadorna. Le pareti, completamente spoglie, erano di legno e conferivano a quell'ambiente un'aria rustica ma accogliente. Una finestrella- l'unica apertura presente- consentiva di godere di una bella vista sul rio de le Becarie.

Eloisa si svestì e, coperta da una semplice canottiera, si adagiò sul letto morbido. Cercò di riordinare le idee: era stata catapultata nel passato, quasi senza rendersene conto, era stata derubata e aveva assistito a una misteriosa conversazione... Sembrava assurdo, e invece era tutto reale. Uno strano senso di inquietudine si impadronì di lei: aveva sempre amato il passato, ma nonostante tutte le sue letture, non aveva idea di come comportarsi senza dare nell'occhio. Preoccupata e ancora incredula per l'accaduto, appoggiò la testa sul cuscino. Di colpo le fatiche e le emozioni di quella giornata le piombarono addosso. Chiuse gli occhi, cercando di non pensare a niente. Con un po' di fortuna, l'indomani tutto sarebbe finito e lei sarebbe ritornata alla normalità della sua esistenza.

Quando si svegliò, era già pomeriggio inoltrato. Si guardò intorno, lasciando vagare gli occhi sulle pareti della stanza in cui si trovava. Per un attimo, nella confusione del dormiveglia, pensò di trovarsi a casa sua, a Torino; ma le bastò uno sguardo all'abito di Carnevale adagiato su una sedia per realizzare che non era così. Di colpo ricordò ogni cosa: la serata trascorsa in compagnia di Adele e dei suoi amici, il salto indietro nel tempo, l'incontro con Richard Blair ... Non era stato un sogno, ma era accaduto realmente e lei era ancora bloccata nel Settecento. A quel pensiero Eloisa rabbrividì. Aveva spesso fantasticato sul passato e talvolta aveva anche desiderato di vivere in un'altra epoca; eppure, in quel momento, voleva solo tornare a casa.

Se era destino che finissi nel Settecento, doveva proprio accadere così?, pensò, sconsolata.

Con un sospiro si apprestò a indossare l'abito di Carnevale. Sistemò i capelli biondi alla bell'e meglio e li acconciò come aveva fatto il giorno prima, rimirandosi in un piccolo specchio ovale. Fu proprio in quel momento che si ricordò d'aver perso qualcosa d'importante: il medaglione. A quel pensiero, si rattristò un istante. I suoi genitori gliel'avevano regalato qualche settimana prima, nel decimo anniversario della scomparsa di sua nonna, a cui quell'oggetto apparteneva; Eloisa non sapeva perché gliel'avessero tenuto nascosto per così tanto tempo, ma appena l'aveva visto, se ne era innamorata e aveva preso a indossarlo tutti i giorni.

Forse il medaglione ha a che fare con quanto è successo, pensò, folgorata da un'idea improvvisa. Ricordava chiaramente che quando si era persa il ciondolo si era illuminato d'una strana luce argentea. Ma se era stato quell'oggetto a catapultarla nel passato, come avrebbe fatto a tornare indietro ora che le era stato sottratto?

Un grande senso di sconforto si impadronì di lei, il cuore prese a martellarle nel petto per l'angoscia. Doveva ritrovare il medaglione, doveva scoprire chi gliel'aveva rubato, ad ogni costo... Ma come poteva fare? Non conosceva le insidie di quell'epoca, non sapeva nemmeno come orientarsi a Venezia. Lacrime di disperazione le salirono agli occhi, ma Eloisa le ricacciò indietro, cercando di farsi coraggio. Forse avrebbe potuto chiedere qualche informazione a Richard Blair: di certo lui avrebbe saputo da dove cominciare le ricerche. Assorta nei suoi pensieri, la ragazza si rimirò un'ultima volta allo specchio e si rassettò l'abito; poi scese al piano inferiore della locanda.

Tra le pieghe del tempo (Anteprima)Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu