Capitolo 10~ Delle Sorprese Inaspettate

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Appena ci staccammo Alain, con le braccia ancora intorno al mio collo, chiese: "Davvero tieni così tanto a me? Anche se ci conosciamo da appena tre giorni".

"Tre giorni possono essere tanti" risposi inclinando il capo e facendo un sorriso lascivo "dipende come ti trovi con quella persona. Io in questi giorni ti ho conosciuto molto e ho imparato molto di te, Alain. Mi sembra quasi che ti conosco da una vita".

"E invece no" aggiunse facendo una piccola risata.

Scossi la testa, ridendo anche io. 

A un certo punto lui assottigliò gli occhi.

"Perché fai così?" gli chiesi preoccupandomi, intendendo il suo cambio d'espressione.

"Sto cercando di capire cosa intedevi dire prima con quello che hai detto. La cosa del tenere a me e tutto il resto" rispose Alain squadrandomi con voce atona.

Trasalii. Il suo sguardo mi stava mettendo in soggezione. Il suo tono di voce, quello che aveva detto mi metteva in soggezione. Come se mi stesse esaminando a fondo; ma non sapeva che mi aveva già esaminato quando era arrivato. Eh si, perché da quando lui era qui mi sentivo diverso, non più me stesso, come se la sola sua presenza facesse uscire dalle profondità di me stesso un altro io. Ero cambiato sia di carattere che più profondamente. Non riuscivo a capire se questo mi andava bene o no. Mi era indifferente. Avevo sempre avuto quella parte nascosta dentro di me, solo che non aveva mai visto la luce del sole fin quando non era arrivato Alain.

Molto probabilmente avevo corso troppo a rivelargli quelli che forse sono i miei sentimenti per lui tanto che lui si era insospettito. Mi aveva sempre visto insicuro, uno che non aveva voglia di dire quello che provava e invece l'avevo appena fatto, in un certo senso, a modo mio.

Cercai di staccarmi dall'abbraccio improvvisamente pentito e imbarazzato. È bello dire a qualcuno che gli piaci, è liberante, però se poi quello non ricambia i tuoi sentimenti diventa molto imbarazzante.

Alain però, quando sentii che mi stavo staccando, mi strinse più forte a se. "Resta qui, per favore" sussurò nel mio orecchio la voce ovattata. Mille scariche di piacere mi corsero lungo tutto il corpo. "Mi piace".

Nel mentre aveva infilato la testa in mezzo al mio collo e le sue labbra erano finite sulla mia giugulare. Fece una cosa inaspettata.

Mi lasciò un piccolo bacio in quel punto.

Sbarrai gli occhi. Che era appena successo? Stavo sognando? Se era così allora non volevo svegliarmi per nessun motivo, volevo vivere per sempre in questo sogno. Cosa dovevo fare? Boh.

"E questo cos'era?" gli chiesi guardandolo rosso come un peperone.

Lo era anche Alain. "Non so. Me la sentivo" si strinse nelle spalle. "Se vuoi la smetto".

"No" dissi accarezzandogli la guancia. "Mi piace. Tu mi piaci".

"Anche tu" sussurrò Alain. 

Senza neanche accorgercene ci avvicinammo. I nostri nasi si sfioravano. Le nostre bocche erano a pochi centimetri...

Qualcuno bussò alla porta.

Ci staccammo. L'atmosfera romantica era rovinata.

"Chi è?" chiesi alquanto irritato. Ci avevano interrotti sul più bello. Perché avevo questa sfortuna!?

"Sono il suo primo ufficiale" disse da dietro la porta. Alzai gli occhi al cielo e sbuffai, chissà perché improvvisamente mi stava sulle palle - perdonate il termine sconcio che non uso mai.

Alain fece una piccola risata, gli divertiva come mi stavo comportando. Gli sorrisi. "Arrivo subito" sussurrai.

"Io non scappo".

Uscii fuori dalla mia cabina. "Cosa vuole? Ho fretta. Stavo sbrigando una faccenda importante".

"Mi perdoni capitano" mormorò lui chinando il capo. "Ma il timoniere ha detto che si scorge in lontananza un isola e che tempo di due giorni siamo arrivati,,, si chiedeva se avrebbe dovuto attraccare lì per una pausa o continuare dritto?"

Ma chiedimelo tra due giorni! L'isola è ancora lontana! Non rompete!

"Continuiamo dritto" risposi secco. "Abbiamo fatto una pausa neanche tre giorni fa, non mi sembra il caso di farne un'altra ancora, sennò facciamo prima a stare fermi e non andare".

Quello annuì. Non disse niente. Aveva paura. Non me ne preoccupai.

"A posto?" gli chiesi. "Posso andare?"

"Si, mi scusi ancora per il disturbo".

Rientrai in cabina senza rispondergli.

Alain era ancora fermo in mezzo alla stanza come prima. Ritrovai il buon umore. "Potevi anche muoverti sai?" scherzai.

"Volevo ricreare la scena di prima" mormorò Alain sorridendo mettendo in mostra i suoi denti regolari e candidi.

Non resistetti più.

Mi fiondai sulle sue labbra e lo baciai. Lui ricambiò subito. Era stupendo. Era una guerra tra me e lui a chi baciava di più e meglio. Si approfondii. Ora era una guerra di lingue.

Possiamo dire che oggi c'erano state molte sorprese inaspettate!

Dieci minuti dopo entrambi eravamo distesi sul letto a guardare il soffitto. Le nostre mani si sfioravano.

"Ora che siamo... non so cosa in realtà..." disse Alain in imbarazzo grattandosi la testa dietro "me lo puoi rivelare il tuo nome, signor Capitano? Insomma ci siamo baciati ma non so neanche il tuo nome".

Era il momento giusto. Ora ci conoscevamo bene. Mi fidavo di lui. Mi ero innamorato di lui. Per i sette mari se ero innamorato.

"Michel. È il mio nome".


*****
Angolo Autrice

Holaaa!! Siamo arrivati non so come, al capitolo 10! Devo dire che questo è stato il più difficile da scrivere, non so perché, solo che non avevo molta ispirazione. Però penso che sia venuto bene... Voi che dite? Vi è piaciuto?

Ma quanto sono cariniiii Alain e Michel!!!?

Libro consigliato: La ragazza con la stella blu di Pam Jenoff, genere:  romanzo storico ambientato durante il periodo del nazismo. Sadie ha diciotto anni quando i nazisti rastrellano la città, Sadie e la madre sono costrette a cercare rifugio nelle fogne. Ha così inizio per loro un lungo periodo di terrore, trascorso al buio nel sottosuolo. Un giorno Sadie alza lo sguardo e, attraverso una grata, vede una ragazza, Ella Stepanek, della sua età che compra dei fiori. Ella decide di aiutare Sadie e la loro diventa presto un'amicizia profonda e intensa, ma la guerra porterà i loro destini in rotta di collisione. Lo conoscete? L'avete letto?

Alla prossima

Cami🥰❤️

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