Territorial Pissings

Začít od začátku
                                    

Credo di essere la persona che più riesce a capire Miguel.

Ha voluto imparare il karatè per difendersi dai bulli come Kyler.
In un certo senso la nostra storia può essere definita la stessa, seppur in contesti molto diversi tra loro.

Sebbene lo comprenda e lo appoggi, non desidero unirmi al Cobra Kai.

Ora che posso finalmente rilassarmi e non preoccuparmi della mia protezione dalle ostilità, credo che mi godrò questi momenti finché potrò.
Magari in seguito... chissà.
Per ora sto bene dove sto.

Rimugino sulla sua richiesta, rifletto e penso come se fossi avvolta nelle lenzuola in piena notte e non riuscissi a dormire.
Si sa che quando non si è capaci di appisolarsi le cose più insolite ci vengono in mente, magari ricordi o pensieri che non sfioravano la nostra mente da anni.

Solo in seguito al mio monologo interiore mi ricordo di trovarmi di fronte ad una persona in attesa di risposte.

Non sentendo verso alcuno provenire dalla mia bocca, almeno così presumo, Miguel prende parola.

"È un'idea stupida, lascia stare. Per quello ridevo" scuote la testa sforzando un sorriso.

"Non è un'idea stupida. Mi piacerebbe"

"Ma gradirei di più avere del tempo per ambientarmi. Magari più in là" aggiungo frettolosamente.

"Ok, ok" ripete lui dolcemente.

"Ora però usciamo, Kyler sarà andato via"

Dopo aver acconsentito, Miguel si lascia trascinare fuori dallo stretto vicolo che ci teneva intrappolati.
Che ci opprimeva in una conversazione imbarazzante e passiva.
Usciamo mano nella mano, attaccati a causa della precedente coercizione di parlare praticamente cuciti l'uno accanto all'altra.
Tenendoci per mano almeno evitiamo di capitombolare e piombare sull'asfalto draconiano.

Appena volto la testa il mio sguardo incontra quello di un ragazzo.

Un ragazzo abietto e ignobile, spregevole e stupido.
Il più stupido.
Dietro di lui sono presenti i suoi amici cerebrolesi.
Ovviamente... quei rinoceronti lo seguono come se fosse mamma anatra.

"Ma guardate chi c'è" esclama Kyler nel momento in cui si accorge della nostra presenza.
Fa battere la lingua sull'interno della guancia destra mentre sfrega le mani.

Tratteggiare le sua caratteristiche mi risulta al quanto complicato.
Quello che a prima vista mi era sembrato un giovane sicuro di sé e divertente, è in realtà un ragazzo ipocrita e odioso.
È inoltre superficiale e estremamente egocentrico.
Guardandolo, parlandogli o semplicemente pensando a lui l'unica cosa che mi viene in mente è una domanda: "perché?".
Non ha alcun motivo per sentirsi talmente superiore.
Non è bello, è una persona sgradevole e per niente interessante, è privo di muscoli (dato che questo è la sola unità di misura della bellezza per molte mie coetanee) e non ha nessun pregio.

Ma proprio nessuno.

La cosa che mi tormenta è il desiderio di perseguire il mio obiettivo e finalmente comprendere perché, per quale arcano e ignoto motivo, creda di essere talmente figo da potersi permettere un comportamento tanto ignobile.

"Andiamo Miguel" sussurro stringendogli la mano attorno al polso.

"No aspettate, perché non parliamo un po'? Civilmente, intendo. Siamo grandi amici noi" ci richiama Kyler sorridente. Più che altro richiama la mia persona, la quale si era già voltata in cerca di una scappatoia, di una via d'uscita.

Miguel era invece rimasto immobile.

Alzo gli occhi al cielo, sento la rabbia crescere dentro di me.

𝘍𝘳𝘪𝘊𝘯𝘥𝘎 𝘢𝘳𝘊 𝘵𝘩𝘊 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘭𝘺 𝘺𝘰𝘶 𝘀𝘩𝘰𝘰𝘎𝘊//𝐶𝑂𝐵𝑅𝐎 𝐟𝐎𝐌Kde ÅŸijí příběhy. Začni objevovat