Mutismo

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La pioggia è aumentata, sono ancora qui rannicchiata su me stessa in mezzo ai pneumatici della monoposto di Charles.
Non riesco a muovermi, è come se stessi aspettando che l'acqua sciolga definitivamente le mie ossa e io muoia liquida qui sul pavimento della Pit lane.
Il mio cellulare continua a vibrare, ma credo di aver perso la voce, non riesco a parlare, tanto meno a respirare. Non distinguo più neanche la scritta sul telo che ho davanti e che sto fissando da ore.
Per favore Dio, fammi morire qui, penso.
Il cellulare vibra di nuovo, guardo l'ultimo messaggio ricevuto di Max, ignorando le notifiche dei messaggi di Charles.

Ale dove sei? Ti prego rispondi

Lo visualizzo così Max capisce che sono viva al momento, ma riesco a fare solo quello. Lo rimetto in tasca e resto immobile ancora sotto la pioggia, aspettando di morire liquefatta.

Max, box Red Bull

"ha visualizzato il messaggio"
"Christina ti prego rifletti, dove può essere?" chiede Pierre
"Non lo so Pierre, non riesco a pensare"
Christina è preoccupatissima come noi due, non so più chi chiamare e dove cercarla.
Pierre è tornato da poco dopo aver accompagnato un distrutto Charles in hotel.
Non lo avevo mai visto in quelle condizioni, avevo sentito stringermi il cuore per lui, i segni della sofferenza ben visibili nei suoi occhi rossi come fuoco dopo evidentemente aver pianto.
Se Charles è in queste condizioni non oso pensare a come possa stare Ale.
Pierre mi aveva detto che Andrea era al corrente di tutto e che avrebbe portato Charles in aeroporto e lo avrebbe accompagnato a Monaco. Non era in condizione di prendere nessuna decisione.
Guardo fuori dal box, la pioggia non smette, aumenta ancora, ho paura.
Vedo arrivare gli altri ma senza Ale, non l'hanno trovata.
Daniel, Lewis, Lando e Carlos sono andati a cercarla ma senza risultati.
Christian mi chiama ogni 5 minuti, anche lui non sa più dove cercarla.
"Max faccio un altro tentativo" mi dice Pierre mentre io sto ancora provando a chiamarla
Sono zuppo fradicio come tutti gli altri ma non mi importa, a turno abbiamo battuto tutto il circuito.
Gli faccio un cenno di assenso con la testa mentre Poso il telefono e mi siedo sulla sedia che ho di fronte con le mani sul viso.
Ma dove cazzo sei finita Ale?

Pierre pov
Che giornata di merda! Penso mentre cammino di nuovo sotto la pioggia incessante. Ormai non c'è più nessuno in giro, solo noi a cercare Ale. Charles è stato messo su un volo per Monaco con Andrea, ho cercato di tranquillizzarlo e dopo avergli promesso che avremmo pensato noi a Ale, l'ho salutato abbracciandolo forte e sono uscito in cerca della mia migliore amica, apparentemente scomparsa.
I soliti rumori di una Pit lane in fermento non ci sono, è Quasi tetra ora, solo il rumore della pioggia battente.
Mi arriva un messaggio da Charles

Pierre dimmi che l'hai trovata ti prego.

È a pezzi, posso dirgli che non l'abbiamo trovata ancora? Decido di mentire

Si Charles, è con Christian ora, sta tranquillo adesso, si sistemerà tutto.

Ti prego dille che la amo, che la amerò sempre e che troverò una soluzione. Non visualizza i miei messaggi.
È tutta la mia vita Pierre.

Stai tranquillo ora, andrà tutto bene.

Non ne sono così sicuro ma dovevo mentire, non mi piace farlo ma stavolta non avevo scelta.
Rimetto il cellulare in tasca e continuo a camminare in silenzio cercando di vedere tra quell'alone di polvere e nebbiolina che si forma nella pioggia.
Sono arrivato davanti al box di Charles. La serranda è stata abbassata come gli altri, non può essere qui dentro.
Mi avvicino un po' di più mettendomi un attimo al riparo e asciugandomi la faccia, ma sono completamente zuppo e il risultato non cambia.
È tutto silenzioso, maledettamente silenzioso.
Mi sembra di sentire un singhiozzo. Quasi non respiro per cercare di sentire meglio.
Ne sento un altro, si qualcuno sta piangendo disperatamente.
Seguo il rumore disperato nello stretto passaggio di fianco al box ma vedo solo le ruote della monoposto di Charles coperte.

Aspetta! È la sua scarpa! La riconosco, le abbiamo uguali!
Le Jordan turchesi e bianche che abbiamo comprato insieme pochi giorni fa a Parigi! Corro verso il fondo e la vedo, seduta per terra rannicchiata su se stessa con la testa tra le gambe nascosta tra due carrelli di ruote, completamente bagnata.
Sposto veloce un carrello facendo spazio per poterla prendere.
Alza la testa e mi guarda, ci fissiamo per un secondo, mi si spezza il cuore a vederla così. Piange ancora più forte.
Mi abbasso e facendo forza sui miei muscoli la prendo in braccio come si fa con una bambina.
Mi mette le braccia intorno al collo, non parla, non mi dice nulla ma affonda il viso nella mia spalla continuando a piangere.
"shhh piccola, ti ho trovato finalmente. Andrà tutto bene" le dico mentre mi stringe ancora di più.
Sempre sotto l'acqua mi dirigo verso il box Red Bull con Ale in braccio.
La pioggia sta rallentando ora.

Siamo arrivati, gli altri che guardavano fuori mi vedono e si accorgono che ho Ale in braccio.
Entro nel box e mi siedo su una sedia che Max mi ha messo davanti, ho i muscoli delle gambe a pezzi . La tengo stretta ancora.
Christina le mette sopra una giacca asciutta di qualcuno.
Tutti la guardiamo, lei alza il viso e ci guarda di nuovo senza dire niente.
Poi chiude gli occhi e credo crolli stremata.

"Max chiama Christian e digli che Pierre l'ha trovata così si tranquillizza" sta dicendo Lewis
Vedo Max annuire e chiamarlo.
Intanto Christina le sta togliendo i capelli fradici dal viso legandoglieli piano con il suo elastico.
Lando e Carlos hanno portato una macchina davanti al box e Daniel che l'ha presa dalle mie braccia la sta mettendo in macchina per andare in hotel.
Li vediamo partire intanto, mentre noi quattro li raggiungiamo a piedi, ancora in silenzio ma sollevati di averla trovata. Ora si dovrà riprendere e sta a noi aiutarla.
Per me sarà ancora più complicato, devo pensare anche a Charles, anche lui non sta bene e in più ha l'altra da gestire, quella stronza che con quattro parole ha distrutto due persone.

Camera di Max

"Max non credo sia una buona idea portarla con te a Monaco ora. Forse è il caso che la porti da sua madre" mi sta dicendo Christian
"Christian a Roma sarebbe sola, a Monaco ci sono io, Daniel, Lewis e poi verranno anche Pierre e Christina. Non sarà sola e ora ha bisogno di compagnia" gli spiego e lui capisce annuendo.
Christina ha fatto cambiare Ale e l'ha aiutata ad asciugarsi, pierre era andato in camera sua a prendere le sue valigie, non ce l'abbiamo portata, era la camera che divideva con Charles.
Ora è nel mio letto, è sveglia ma non parla.
Lando, Carlos e Lewis sono partiti.
Da quando l'abbiamo portata in camera mia, non ha detto una parola.
Christian si avvicina a Ale e la accarezza
"tesoro ascolta"
Ale si gira e lo guarda abbozzando un sorriso
"si sistemerà tutto, credimi ora fa male ma Charles non aveva alternative e lo sai anche tu"
Annuisce
"Max vuole portarti con lui a Monaco, vuoi andare?"
Di nuovo annuisce
"ok tesoro, allora chiamo la mamma e glielo dico. Max e gli altri si prenderanno cura di te ma se vuoi tornare a casa basta che mi chiami. Passerà tesoro, tra qualche giorno starai meglio"
Si alza seduta, da un bacio a suo padre e si sdraia di nuovo, ancora in silenzio.

Christian è partito.
Daniel, Pierre e Christina sono andati nelle loro camere, stanotte restiamo qui, domani partiremo tutti per Monaco.
Ho ordinato la pizza e l'ho portata a Ale.
L'ha guardata ma non l'ha neanche assaggiata.
Il suo cellulare che ora è in carica non smette di vibrare.
Mentre è in bagno do un'occhiata veloce.
112 notifiche di messaggi whatsapp da Charles che non ha visualizzato.
Torna dal bagno e si rimette a letto ancora in un silenzio che sta diventando assordante.
Prendo il portatile e apro Netflix.
Mi metto a letto con lei con il PC sulle gambe.
Faccio partire la nostra serie preferita, la casa di carta.
Apro il braccio destro in un silenzioso invito, lei si avvicina a me e mi si coccola addosso, chiudo il braccio abbracciandola, mentre la puntata della serie inizia.
Sta guardando, non so se ascolta o è immersa ancora nei suoi pensieri ma è un piccolo segno di ripresa della normalità.

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