10. una semplice missione

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POV EMMA

« In sintesi?» Chiedo annoiata da tutto quel tempo di spiegazione «uff, base hydra attiva: ci attaccano quindi rispondiamo. Hai capito?» sono ancora più confusa da quella semplificazione troppo filtrata di Tony quindi scuoto la testa «l'hydra ha rubato un congegno importante allo Shield: entriamo, lo riprendiamo, usciamo. Si parte tra poco» spiega Steve che è molto più bravo a parole del miliardario. Tutti si alzano per prepararsi. «Capitan ghiacciolo, chiama la rossa: deve partecipare anche lei» aggiunge Iron-Man svogliato.

Torno in camera per prepararmi ma qualcuno mi afferra il braccio per bloccarmi, impedendomi di entrare «non devi venire per forza» sussurra Bucky «perché?»« Non voglio che tu ti faccia male.» Confessa «non succederà, tranquillo» lo rassicuro con un bacio veloce. Chiudo la porta e, una volta pronta, raggiungo il quinjet

Tony mi porge una auricolare «da questo comunicheremo» annuisco per fargli capire che ho capito e lo sistemano il mio orecchio. Facciamo una prima prova e funziona perfettamente. «Tu e Nat vi butterete giù dall'aereo e io e Wilson via afferreremo al volo; Grant guiderà il veivolo e ci indicherà la strada controllando dal computer» spiega Capitan America. Il mio amico è stato incluso per il solo e semplice fatto che è raccomandato da mio padre e quindi da Nick. Tutto segue il piano e, in men che non si dica, siamo dentro l'edificio che c'è stato segnalato. Sto seguendo le indicazioni di Ward. Io e gli altri ci siamo separati per coprire più area. Ognuno ha un compito diverso: Steve distrae i nemici; Nat recupera dei file; Iron-Man si occupa dei sistemi di allarmi; Bucky va in avanscoperta e io devo prendere il marchingegno. Sam ci coprirà alla nostra uscita. Sono ormai a pochi metri dalla stanza in cui devo entrare, il tragitto che mi ha portato qui era senza intralci quindi tutto procede liscio come l'olio «Emma, c'è un problema. Prendi l'oggetto ed esci, veloce...tutti gli altri copritela» ci ordina Grant. Comincio a correre ed entro nella stanza. «Perché?» Chiedo nellauricolare preoccupata, tra un respiro e un altro. «Ragazzi vi hanno scoperti, Bucky è disconnesso, andate da lui. Stark scorta Emma fuori, subito!» Chiedo spiegazioni ma non le ricevo, la mia ansia sale alle stelle. Tony mi raggiunge e, dopo avermi afferrata, vola fuori dalla struttura. «James, dobbiamo aiutarlo!» Mi ribello «ci stanno pensando loro a questo. La tua missione è più importante» «getto questo affare se non torni indietro» lo minaccio senza benefici perchè ci precede la voce allauricolare «ok, problema risolto. Tornate qua. Un minuto e si riparte» ci comunica lagente. Sospiro dalla tranquillità e arriviamo all'aereo prima del previsto.

Appena vedo il mio ragazzo mi fiondo verso di lui. Lui è rigido...sembra cambiato «tutto bene?» Gli chiedo sottovoce all'orecchio «sì, ho solo preso un po' di botte» «c'è dell'altro, dimmi tutto» lo sprono «ho rivisto le persone che mi hanno torturato» il mio cuore salta un battito a quelle parole. Sussurro mi dispiace, addolorata dalla situazione che ha passato, prima di baciarlo per tranquillizzarlo. Il portone si chiude e ripartiamo nel cielo. «Cosa è successo?» Rompo il silenzio che mi accorgo aleggia nell'aria «vecchi nemici» chiude l'argomento Steve malinconico.

Appena atterriamo Sam mi prende da parte «Emma, dobbiamo parlare» tutti hanno bisogno di me? È già il secondo o il terzo...Ho perso il conto. Lo seguo «sai se World è...è...» «è cosa?» «È omosessuale?» oh my Thor «perché?» domando con un tono tra il divertito e il curioso avendo capito la situazione. Lo sento deglutire a fatica «sei interessato?» L'agente Ward che piace a qualcuno, scoop, è famoso per le sue stragi di cuori «può essere» dov'è finita la sua sfrontatezza? «Sì» rispondo «sì cosa?» «È gay» un sorriso compare sulle sue labbra «ma tu?» Continuo «io cosa?» Ma oggi ha intenzione di capire o è completamente cotto? Penso più la seconda opzione. «Di che orientamento sei tu?» « Non lo so...tu mi piacevi e questa è la prima volta che sono attratto da un uomo» «capisco, anche tu gli interessi» finisco prima di andarmene senza aspettare ribatti.

«Cosa voleva?» Mi interroga Bucky «intrighi amorosi» mi perdo sognante tra varie immagini che solcano la mia mente, mentre spalanca gli occhi e sbianca «cosa intendi?» balbetta «gli piace Grant e voleva sapere se e disponibile» ridacchio, intuendo il suo fraintendimento «mi hai fatto preoccupare» «non dovresti perchè io amo te» lo rassicuro prima di baciarlo e avvinghiarmi a lui « Em?» Mi stacco di colpo «ehm ...ciao Word» tossisco imbarazzata dato che rappresenta una figura paterna per me «posso parlarti?» «Anche tu? ascolta vai da Sam, ti doveva dire qualcosa» lo dileguo infastidita dallinterruzione «Falcon?» Chiede speranzoso illuminandosi «esatto, corri!» Appena sparisce sento il mio ragazzo ridere «ma tutti da te oggi?» ironizza «ho pensato la stessa cosa!» Ci prendiamo in mano per la mano e ci avviamo nei corridoi.

POV WARD

Questo ragazzo mi farà impazzire penso tra me e me, mentre seguo la via che mi hai indicato Em «mi cercavi?» Sorprendo Sam, che non si aspettava la mia presenza. «No...» «Em...» «Siete molto legati?» Cerca di conoscermi meglio cercando di rompere il ghiaccio «la considero quasi come una figlia, l'ho vista crescere» spiego «E adesso che facciamo?» «boh, sai giocare a poker?» Annuisce con uno sguardo divertito e di sfida. Credo di aver trovato l'avversario adatto.

POV EMMA

Dopo una doccia veloce indosso un pigiama comodo. Abbiamo fatto una cena rapida. Mi dirigo nella camera del mio ragazzo che, dopo che ho bussato, apre la porta con solo un asciugamano avvolto intorno alla vita «accogli così le persone che ti cercano?» Domando leggermente irritata, immaginandomi scenari con Sharon. «solo quelle speciali» mi fa locchiolino «sto scherzando, nessuno bussa mai» specifica notando il mio sguardo torvo «cosa ci fai qui?» Cambia discorso «dormiamo insieme?» propongo. Senza ricevere una risposta vengo tirata dentro e la porta si richiude dietro di noi «non devi neanche chiedere» torna in bagno e dopo poco ricompare con solo un paio di pantaloni. Vedendo la mia faccia confusa mi spiega «non dormo mai vestito, è un miracolo che io mi sia messo il pezzo sotto» ridacchia. Ci mettiamo sotto le coperte e mi accoccolo al suo fianco, il suo braccio mi circonda la vita e ci addormentiamo insieme.

Nel bel mezzo della notte, dopo un incubo, mi sveglio. Mi rigiro per trovare conforto nel mio compagno che però non c'è. Vado in bagno per controllare la sua presenza ma anche lì non è presente «Jarvis, dov'e James Barnes?» Chiedo prontamente all'assistente presa dal panico, dopo aver controllato anche nel corridoio. «Non è nella struttura: è uscito due ore fa, presumo sia stato per una corsa dato il suo abbigliamento sportivo» analizza l'intelligenza artificiale. Sconvolta non riesco a reagire e mi accascio sul materasso. Mi pongo come obiettivo di aspettarlo ma non riesco nel mio intento perché, dopo pochi minuti, le palpebre si fanno pesanti e non riesco più a tenerle aperte.

spazio autrice

sto decisamente andando troppo veloce, ma cosa volete che faccia? Quando finisco questa storia la rileggerò con calma e la sistemerò.

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Ti Perdono JamesOù les histoires vivent. Découvrez maintenant