Capitolo 1

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Giulia

Ero dentro, ancora non ci potevo credere. Le lezioni erano pesanti ma ballare era la cosa che più volevo fare nella mia vita. Non mi sarei fermata davanti a nulla. "Hei Giugiulola com'è?" mi chiede Evandro non appena entra in casetta. "Eh Evaristo ho sonno" dico lasciandomi cadere sul divano accanto a lui. "Bubi se dormissi la notte" mi prende in giro mentre io gli faccio una linguaccia. Qualcuno si muove dietro di me ma non ci faccio caso. "Come se mi piacesse non dormire" borbotto a bassa voce alzandomi e prendendo il borsone. Non voglio che tutti sappiamo che non riesco a riposarmi. "Dai Giu, lavati che mangiamo" mi richiama Leonardo che si dirige ai fornelli. "Va bene" mi limito a dire facendogli un sorriso. La doccia mi rigenera completamente e, una volta essermi asciugata i capelli, saltello intorno a Leo. "Giu sembri una cavalletta" mi prende in giro Martina vedendomi. "Mi devo stancare" rispondo ridendo. La maggior parte dei miei compagni mi ignora, ormai si sono abituati a questo mio modo di fare, però sento che qualcuno mi osserva e la cosa mi mette particolarmente a disagio. Scelgo di far finta di nulla e apparecchio la tavola aiutata da Giulio che, onestamente, non mi fa né caldo né freddo ma so che Aka ed Evandro ci hanno legato molto. Finito di preparare mi siedo e osservo i miei compagni. Sento le risate di Rosa e Riccardo dalla stanza accanto e vedo Martina sorridere mentre Aka la guarda incantato poco più in là. Sam ride con Evandro e Leo chiacchera con Kika in cucina. Siamo così tanti e siamo tutti qui con un solo obbiettivo, è qualcosa che mi scalda immensamente il cuore. "Tutto ok Giulia?" mi spavento alla domanda, perché ero talmente persa nei mei pensieri che non mi sono resa conto che qualcuno si è avvicinato a me. "Non volevo spaventarti" ride Sangiovanni vedendomi portare una mano al petto. Rido anche io, come faccio spesso. "Eri tra le nuvole?" domanda ancora mentre io mi siedo meglio. "Stavo pensando" dico guardandolo. Io e lui all'inizio non abbiamo parlato molto, non riesco a essere con lui come sono con tutti gli altri. Mi sento sempre in imbarazzo e troppo piccola quando è invece lui ad essere più piccolo. Ora però le cose sono migliorate, ridiamo spesso e mi piace avere a che fare con il suo caratteraccio. "A che pensavi?" mi chiede, stranamente interessato. "Al fatto che siamo tanti e che volendo siamo tutti sostituibili" rispondi sinceramente. "Pensi di essere sostituibile?" domanda. "Sono certa di essere sostituibile" lui sembra sorpreso dalle mie parole. Non sa come mi sono sentita per tutti questi anni e di conseguenza non può comprendere il mio punto di vista. Apre bocca per rispondermi ma qualcuno lo precede. "Giu poi possiamo parlare?" "Certo Esa" gli sorrido. Ecco con lui ho legato un sacco, è una persona buona e non mi ha dato l'impressione di nascondersi dietro ad una facciata come invece hanno fatto altri. "è pronto" urla Leo. Sangiovanni si siede vicino a me e mi guarda ancora sorpreso. "Io poca" dico vedendo che Rosa sta impiattando. Non posso permettermi di mangiare troppo, visto e considerato che ho una coreografia sensuale che mi sta mandando in crisi. "Non hai fame?" "Non molta" rivelo al vicino mentre Sam ed Evandro si siedono davanti a me. "Giu ho visto la coreografia che ti ha assegnato Veronica. Come ti senti?" domanda preoccupato per me. "ho tanta voglia di mettermi in giovo ma mi sento a disagio quindi non parliamone per favore" dico cambiando drasticamente umore. Non voglio parlarne, non voglio rivelare che mi sento ancora più bambina. "è così difficile?" "Evaristo non fare domande" dico con voce strozzata. Non voglio parlarne, non davanti a Sangiovanni. Il discorso cade e io ritrovo il mio solito umore anche se so che tutti e i due cantanti si tanno chiedendo cosa diavolo possa mandarmi così in crisi. "Sangio, come va con la canzone che mi dicevi?" cambia quindi argomento il ballerino. "Ho un po' di problemi, non mi piace come suona con la base e tutto il resto" "Ma perché non ti piace ciò che scrivi o perché pensi che la base sia più adatta ad altro?" mi interesso sinceramente. "Credo la seconda sai. La base mi dà allegria mentre il testo non è così spensierato. Magari la tengo lì e vediamo" "Però prova a scrivere qualcosa, non so come funziona per voi cantanti ma quando devo ballare qualcosa di allegro rievoco cose belle e quando devo ballare altro uguale. Certo è più difficile se il tuo stato d'animo è un altro però non penso sia impossibile" spiego gesticolando un po'. È colpa del vicentino accanto a me, l'ansia mi fa gesticolare un sacco. "Giulia ma sei sicura di stare bene?" chiede Evandro vedendola per la prima volta così. "Si sì, come ti ho detto prima ho solo un po' sonno" mi difendo velocemente. "Scusate" dico scappando dal tavolo e andando in camera.

Mi sto innamorando a guardarla -SangiuliaOnde as histórias ganham vida. Descobre agora