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Quando mi sveglio capisco di essere in camera di Philip. Voglio rimanere sotto le coperte al calduccio ma non ho mangiato niente e il mio stomaco fa strani rumori. Non credevo che avrei mai rivisto Greg. Pensavo non fosse così stupido da rimanere nei paraggi. La notizia è uscita su tutti i giornali e anche al telegiornale ne hanno parlato. Daddy ha lottato per evitare che se ne parlasse ma purtroppo i giornalisti sono stati più bravi. Ma non mi importa, tanto ormai è successo e non posso farci niente. Scosto le coperte e scendo a piedi nudi. Non so dove siano tutti ma mi basta seguire le voci
"Philip ?" lo chiamo entrando in cucina
" Ehi piccolina, finalmente ti sei svegliata" mi dice abbracciandomi
"Cosa ci fai senza scarpe? Fa freddo" mi rimprovera
"Oh le ho dimenticate, scusa" disco facendo gli occhi dolci. Poi cambio argomento per evitare che mi punisca.
"Ho molta fame" gli dic guardandolo negli occhi. So di aver colpito il suo punto debole. Sono molto magra e Philip mi vorrebbe far mangiare per due, forse anche tre, persone quindi quando di mia spontanea volontà ho fame si rallegra.
Ivy se ne stav in disparte, seduta su una sedia e non mi guarda.
Ne prendo un'altra e mi posiziono davanti a lei. Le alzo il mento con due dita e le sorrido.
"Ivy non sono arrabbiata con te. Come facevi a saperlo?" le dico prendendole le mani. Lei si butta tra le mie braccia e inizia a piangere. Sono sorpresa di questo gesto e stranamente non mi da fastidio. Io e Ivy abbiamo avuto dei trascorsi burrascosi per colpa di Philip ma posso dire di volerle bene. Siamo l'opposto ma la sua personalità così esuberante mi fa sempre ridere.
"Basta Ivy, non ne vale la pena"
"Ho capito che nessuno di voi mi vuole fare del male. Scusate se ci ho messo tanto" dico guardando la loro mamma. Gli altri sono andati via.
"Mi dispiace se ti sei affezionata a lui ma credimi è veramente una brutta persona. Prima che gli White mi adottassero mi faceva passare le pene dell'inferno. Ha pure provato a fare... Si insomma sesso con me ma gli ho dato un calcio molto forte e sono scappata. Certo poi me l'ha fatta pagare ma almeno non mi ha più toccata" Daddy stringe le mani a pugno e la mamma si avvicina e mi tocca la spalla.
"Gemma promettimi che non chiederai mai più scusa per un tuo comportamento che reputi strano. Hai dovuto subire cose davvero difficili da superare e stai facendo un ottimo lavoro" ci abbracciamo ancora un po' ma il mio stomaco si fa sentire
"Mamma è rimasto un po' di pollo con le patate?"
"Certo, Gemma ti va?" annuisco vigorosamente e ci mettiamo a ridere.
Philip mi aiuta a mangiare mentre Ivy e sua madre stanno sparecchiando
"Gemma mangia piano, ce n'è ancora se lo vuoi" raramente mangio volentieri ma questo pollo è divino. Daddy continua a fissarmi
"Che c'è?" chiedo allarmata
"Niente ma sono così fiero di te, lo sai vero? Sei la persona più forte che conosca" mi dice accarezzandomi la mano. Arrossisco un po'. Mi piace quando mi face i complimenti e quando riesco a renderlo orgoglioso sono al settimo cielo. Lui fa tanto per me. Non oso pensare che fine avrei fatto se lui non mi avesse adottato. Rabbrividisco al solo pensiero.
"Daddy possiamo tornare a casa?, sono un po' stanca"
"Certo, bevi un po' d'acqua e poi andiamo" obbedisco e poi, dopo vari saluti, ci mettiamo in macchina.
Quando torniamo a casa mi accascio sul divano
"Signorina togliti il cappotto e le scarpe e riponile" obbedisco e poi mi siedo di nuovo sul divano
"Gemma domani dobbiamo andare alla polizia" dice in modo cauto
"Non voglio dover raccontare tutto di nuovo" dico facendomi sfuggire una lacrima
"Vedrai che non sarà così. Forse dovrai solo parlare della parte in cui lui è coinvolto"
"Si ma" dico mentre la voce mi si incrina. Daddy mi prende tra le sue braccia
"Lo so principessa che è doloroso ma devi essere forte e pensare che questo servirà a farlo stare in carcere per molto tempo"
"Ma tu sarai con me vero?" chiedo incerta
"Certo principessa, sempre"
Non riesco a prendere sonno, come sempre sono agitata.

POV PHILIP
Ho permesso a Gemma di dormire con me. So che farà fatica a prendere sonno. Quando succede qualche cosa che la scuote, ha paura di fare degli incubi e non riesce a dormire bene.
"Non riesci a dormire principessa?" le chiedo accendendo la luce
"Non molto"
"Vieni qui" la prendo in braccio e lei si accoccola come un piccolo koala. È così tenera quando lo fa. È piccolina di statura e non è difficile prenderla in braccio. Le preparo un po' di latte ma è capricciosa
"Dai Gemma solo un po'. Lo sai che ti fa stare meglio". Insisto un po' e finalmente obbedisce. Mentre beve la cullo in giro per la cucina e lei, con la mano libera mi tocca i capelli. Lo fa sempre quando si rilassa e a me piace sentire la sua mano tra i capelli.
Si lamenta un po' quando provo a metterla a letto
"Ssh Ssh principessa, chiudi gli occhi forza" spengo la luce e finalmente riusciamo a dormire.
Quando entriamo nella centrale di polizia le sue mani tremano e gliele prendo per farla smettere
"Buongiorno signorina, sono il detective che segue il caso vuole seguirmi?"
"Certo" sembra più sicura di sé. Forse l'idea di mettere fine a questa storia le dà la giusta forza.
Devo aspettare su una squallida sedia mentre lei è la dentro da sola ad affrontare i suoi incubi. Vorrei poterle tenere la mano mentre ripercorre i momenti che le hanno rovinato l'infanzia e anche l'adolescenza. Mentre mando qualche mail la vedo tornare. La poliziotta che la sta accompagnando le sorride mentre lei si asciuga una lacrima e sorride. Si danno la mano e poi mi raggiunge. Le asciugo una lacrima e lei mi abbraccia
"Sono sicuro che sei stata bravissima" le do un bacio tra i capelli ed usciamo. È molto silenziosa ma non voglio forzare la mano.
"Ti va un gelato?" annuisce distrattamente mentre guarda fuori dal finestrino. L'aiuto a scendere e lei mi sorride. È bellissima quando sorride solo per me.
"Tutto bene amore mio?" azzardo con tono preoccupato
"Si daddy, sono solo un po'scossa" dice mentre lecca il gelato. Le accarezzo la guancia e non torniamo più sull'argomento. Voglio sapere cosa ha detto alla polizia ma non voglio rattristarla quindi tengo per me la mia curiosità.
"Grazie per il gelato. Non me lo fai mai mangiare però"
"Perché poi ti lamenti che ti fa male il pancino"
"Non è vero" dice mettendo un'adorabile broncio
"Ah no?" è adorabile con quel broncio. Non resisto e glielo bacio. Lei ricambia subito e sorride.
"Ecco brava, basta musi lunghi"

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