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"Marissa Shar,non ti avevamo dato alcun permesso per andare a quella stupida festa,ora ti vengo a prendere subito!" disse mio padre dall'altra parte del telefono.

"Ma papà.." non mi fece finire.

"VENGO A PRENDERTI,SEI GIA NEI CASINI SIGNORINA!" disse alzando notevolemente il tono della voce. Attaccò,e mi incamminai fuori dal locale della festa.

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"Sali!" disse mio padre acidamente. Mi misi sul sedile del passeggero,e mise in moto.

"Come hai potuto, mi hai deluso molto!" iniziò a dire,mentre guardava la strada.

"Ti rendi conto? Poteva succederti qualcosa!" disse alzando la voce.

"Volevo divertirmi." dissi in mia difesa.

"DIVERTIRTI?! POTEVI DIVERTIRTI IN ALTRI MODI,UN ALTRO GIORNO,IN ALTRI POSTI! MA CRISTO,MARISSA,MI FIDAVO TANTISSIMO DI TE!" disse urlando ,guardandomi dritta in faccia,trascurando la strada.

"Scusa." dissi semplicemente,lui non staccò lo sguardo neanche un secondo da me.

Sentì un rumore assordante,mi girai in avanti,e vidi un camion venirci addosso.

Buio totale.

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Mi svegliai in un letto bianco,un ospedale?

"Marissa,ti sei svegliata!" mia madre mi venne incontro,iniziando a piangere.

"Che è successo?" chiesi con paura della risposta.

"Papà era venuto a prenderti alla festa arrabbiato,ricordi? Mentre tornavate a casa..un camion vi ha presi in pieno. Tu sei stata in coma più di due mesi,fino ad ora..e lui beh,non ce l'ha fatta." disse fermandosi piangendo a volte.

"Papà.." dissi iniziando a piangere come se non ci fosse un domani.  E' stata tutta colpa mia,se non fossi andata alla festa non sarebbe successo nulla,non faccio nulla di giusto; Sono un errore,e gli errori bisogna cancellarli.

-Amnesia.-Where stories live. Discover now