Da Sonata per chi viene al mondo di Michela Poppi
Il mio libro di interviste sta venendo su bene, sto collezionando una serie di personaggi diversissimi tra loro, tutti molto interessanti e pieni di sfaccettature. Oggi incontrerò Melissa una giovanissima mamma che ho incontrato durante una gita a Venezia. Il posto dove ci siamo date appuntamento è una caffetteria vicino alla sua casa, sono un tantino in ritardo, infatti lei è già arrivata e ha portato anche la sua bellissima bambina di tre anni dal nome Celeste, che dorme beata nel suo comodo passeggino.
«Ciao Melissa, scusa il ritardo ma mi sono persa tra le calli, grazie per aver accettato di fare da cavia per il mio libro»
«Nessun problema, ben arrivata. Grazie a te per aver deciso di darmi spazio nella tua raccolta di interviste.»
«Veniamo a noi, tu sei una diciannovenne madre single, di una bambina di 3 anni riesci comunque a vivere la tua età?»
«Sono un po' dibattuta su questa risposta, se devo essere sincera. Diciamo che, purtroppo, non mi sono assunta tutte le responsabilità che una madre avrebbe dovuto avere e ho approfittato della generosità di chi mi stava accanto per vivere costantemente a stretto contatto con mia figlia. Ho continuato la mia vita di prima, con Celeste sempre accanto, ma non sono mai entrata nel mondo degli adulti come invece avrei dovuto fare...
Però ho intenzione di cambiare! Mi troverò un lavoro e smetterò di comportarmi da adolescente, perché come dici tu sono una diciannovenne madre single di una bambina di 3 anni e devo rimboccarmi le maniche per dare un futuro come si deve a mia figlia.»
«Come è stato far coincidere la gravidanza con la scuola prima e con l'esame di stato dopo?»
«È stato veramente molto difficile. Ho pensato più volte di abbandonare, se devo essere sincera... Per fortuna i professori mi sono stati accanto, specie quella di Scienze Umane che ha fatto sì che io potessi uscire dall'aula per allattare la mia bambina.
Non eccellevo a scuola prima di rimanere incinta e la mia media è rimasta pressoché la stessa, soprattutto considerando il fatto che prima studiavo lo stretto indispensabile perché ero più interessata ad altro. Dopo la nascita di Celeste, studiavo poco perché dovevo interessarmi ad altro!
Per l'esame di Stato, non vorrei dirlo ad alta voce... però penso mi abbiano dato una piccola spinta, soprattutto con l'orale. Mi ero impegnata abbastanza, in particolar modo con la tesina incentrata sui diritti delle donne e le pari opportunità, argomento che mi stava molto a cuore in quel periodo della mia vita, però non ero stata in grado di rispondere al meglio a tutte le domande che mi avevano posto. Me ne dispiaccio, sai?
Se potessi tornare indietro probabilmente interromperei gli studi e li riprenderei in mano poi, magari iscrivendomi alle scuole serali.»
«Sei diventata mamma prestissimo, sicuramente sarai stata sommersa da consigli dati da chiunque, ti infastidiva?»
«Assolutamente no! Ne ho fatto tesoro, Ele. Sai, diventare mamma era l'ultimo dei miei pensieri a sedici anni, quindi ne sapevo poco o nulla... Sono stati tutti consigli molto utili.»
«Dalle nostre chiacchere, mi è sembrato di capire che tu ti sia quasi esclusivamente dedicata a Celeste in questi anni, quasi tu vivessi in una specie di bolla, corrisponde al vero?»
«Esattamente. Io e Celeste siamo diventate una cosa sola. Quando mi incontro con la mia migliore amica o qualche mia ex compagna delle superiori, lei è sempre con me.
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INTERVISTE, A CHI INTERESSANO?
General FictionSi, lo so, sono decine le raccolte di interviste che si trovano su Wattpad, ma non importa, ne produco una anche io. Vi prego di notare la competenza con cui sono poste le domande(?), la proprietà di linguaggio attraverso il quale si articolano (ma...