7. Truth or dare

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Il film era appena finito, le pizze che avevamo deciso di ordinare, lo stesso. Zayn e Liam erano spaparazzati sul divano, alla fine avevano deciso di stare insieme in stanza (ergo, Zayn aveva fatto promettere a Liam di non comportarsi da donnina delle pulizie, per una volta tanto), mentre Niall, aveva espressamente detto di voler stare in camera da solo perché aveva la sua privacy e voleva essere libero di starsene circondato da tutto ciò che di commestibile riusciva a racimolare, senza che nessuno provasse a rubargli qualche merendina. Astuto il biondo.

Mentre, ovviamente, io avrei condiviso la camera con Harry.

"Ehi, che ne dite di un altro giro?" disse Zayn, alzandosi e tornando con altre bottiglie di birra e altri alcolici. Tutti accettammo. Una bevuta ci stava.

Qualche bibita più tardi, Niall propose il gioco dell'obbligo e della verità. A dire il vero non ne avevo poi tanta voglia, visto che ogni volta che ci giocavo, finivo per dire o fare cose fin troppo imbarazzanti che avrei davvero preferito potermi cancellare dalla memoria. Ma in fin dei conti, era proprio quello il bello del gioco, quindi dovetti accettare anche io. Sbuffai. Harry mi guardò, divertito, prima di circondarmi le spalle con un braccio ed attirarmi contro di sé, così che potessi appoggiarmi al suo petto.

Liam prese una bottiglia vuota e l'appoggiò in orizzontale sul piccolo tavolino davanti al divano, per poi farla girare. Dopo svariati giri, l'oggetto si fermò, e con la punta indicò proprio Niall.

"Allora, Nì. Obbligo o verità?" chiese Liam.

"Obbligo. Stasera sono in vena di sfide" rispose il biondo, incrociando le braccia.

"D'accordo. Vediamo... Zayn, perché non prendi quella cosa, di là in cucina?" suggerì Liam, ammiccando verso il moro.

"Cos..? Oh" Sorrise Zayn, una volta capite le intenzioni di Liam. Poi sparì in cucina. Harry intanto iniziò a giocare con i miei capelli, come a ricordarmi costantemente la sua presenza. Certo, perché secondo lui, essergli praticamente attaccato non era sufficiente. Ah.

Zayn tornò dopo neanche un minuto con in mano un vassoio pieno di muffin al cioccolato. Niall si rizzò sul divano, già pensando a quanto fosse deliziosa quella sfida. Non sapeva ancora quanto, di lì a poco, se ne sarebbe pentito.

"Oh, indovino: devo riuscire a finirli tutti in un minuto!" esclamò con occhi luccicanti. Liam ridacchiò, scuotendo la testa.

"No, mi dispiace Nialler. Ma al contrario..." disse poi, facendo l'occhiolino a Zayn che ricambiò con un sorrisetto furbo. Poi Liam si alzò e, con il vassoio in mano, si avvicinò a me e Harry.

"Gradite lo spuntino di mezzanotte?" chiese, e subito capii. Sorrisi e ne afferrai uno, mordendolo subito dopo. Harry ridacchiò e fece lo stesso. Poi Liam si allontanò e, passando davanti a Niall, al contrario di come quest'ultimo pensava, non si fermò e tornò al suo posto, porgendo poi il vassoio a Zayn, che prese subito il suo muffin, porgendolo uno anche a Liam.

L'espressione sconvolta di Niall era a dir poco fantastica.

"Ma cosa..? Ehi! E a me?" chiese poi, scandalizzato. Tutti ci mettemmo a ridere, poi Liam lo guardò e con un espressione apprensiva, gli rivelò quello che avrebbe dovuto, o meglio, non avrebbe dovuto, fare.

"In realtà no, scusa Nì, ma sei obbligato a non toccare alcun muffin fino a nuovo ordine" spiegò lentamente, come a misurare le parole, quasi fosse l'argomento più delicato del mondo. Ma per Niall lo era davvero, quindi.

Touch me || Larry StylinsonWhere stories live. Discover now