My love 10

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ALEX

Il dolore era insopportabile, lancinante,percorreva ogni parte del mio corpo nudo. Ero collassato parecchie volte, non ricordavo più che ore fossero, perché fossi finito qui o come ci fossi arrivato <Povero cacciatore, sai che ripensandoci sei veramente carino? La prima volta che ti ho visto a quel concerto mi eri sembrato così squallido e senza personalità però a quanto pare mi sbagliavo> il sorriso malizioso che mi mostrò questa ragazza era velenoso, intossicante. Si avvicinò e passò una mano sull’interno coscia, gemetti. <La mia padrona apprezzerà queste tue doti, credi in me> non riuscivo a muovermi, l’unica cosa a cui riuscivo a pensare era Grace e il suo bacio. Preferivo collassare che rimanere inerme agli abusi di queste creature senza pietà, la violenza a cui mi sottoponevano era come l’inferno, fredda e ibernante. Speravo che qualcuno mi trovasse ma sapevo che le mie speranze di vita erano basse, ero al corrente (o piuttosto supponevo) di chi fossero questi mostri. Fate. La sola pronuncia di quelle maledette sillabe mi mandava in delirio totale. Non sapevo più che fare per soffrire di meno.

<Svegliate quel l’umano e portatemelo qui > questa era la mia fine.

GRACE/GWEN

Stavo impazzendo. Più di due settimane senza avere nessun tipo di notizia, non avevamo idea di dove cercare, il cellulare di Alex era stato disattivato, non c’era più. <Non ce la faccio più> mi lasciai cadere al suolo con me c’erano  Sam, Wolf e Chris. Jake faceva da ricercatore, naturalmente non era ancora convinto sul nostro conto o sulla mia supposta somiglianza con Gwen. Non avevo la minima intenzione di dirgli nulla, l’unico che in questo momento aveva bisogno di sapere era Alex. 14 giorni senza sapere se fosse vivo o morto, senza avere un’idea di dove potesse trovarsi o come stesse in quel preciso istante. Sentivo un peso portarmi giù di un dirupo. L’avevo perso nel passato e dopo averlo ritrovato lo avevo fatto perdere di nuovo; ero una sciocca. Il mio amore era inutile, non mi avrebbe condotto come d’incanto da lui. Mi portai le mani alla fronte: <Non ho idea di cosa fare al momento>, Sam mi fissò poi si voltò verso Chris. La mia storia con lui era terminata, non avevo intenzione di spiegargli le mie ragioni tanto meno chiedergli scusa.  Sentimmo il suono di un cellulare, immediatamente alzai gli occhi, <Jake>.

My loveWhere stories live. Discover now