Three

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Quel gesto mi mandò in fumo il cervello,non riuscivo a capire più niente.
"Mi aspettavo di peggio" disse Selena con occhi languidi "Ce ne sono pochi in giro come me" sfiorò la mia spalla tatuata cercai di non pensare alle sue dita che tracciavano le linee del tatuaggio.
"Smettila o sono costretto a scoparti un'altra volta"sussurrai
"Beh,visto che il tempo è poco io direi di finirla qui." Mi sorpassò e prese il suo intimo e i suoi vestiti
"E mi lasci così?" domandai confuso
"Solo una scopata e via,non voglio problemi quindi sì,ti lascio così" disse mentre si infilava la maglietta
"Tanto lo so che non resisti quando mi stai vicino" mi appoggiati sul muro umido "Vuol dire che mi scoperai ogni volta che starò vicino a te" si avvicinò a me e mi diede un bacio a stampo
"Sará un piacere.." si girò e camminò verso la porta che conduceva al lungo corridoio,girò il capo un'ultima volta e io ne approfittai per farle un occhiolino con tanto di lingua,quanto mi piaceva stuzzicarla.
Chiuse la porta e io rimasi lì,come un coglione,con solo dei boxer addosso. Decisi di rivestirmi prima che qualche maniaco,di qualsiasi orientamento sessuale,potesse entrare qui dentro.
Andai verso il lavandino,colmo di:posate,bicchieri e padelle..
Imprecai come se non ci fosse stato un domani,mi aveva lasciato il lavoro sporco.
Presi il primo sapone che mi capitò tra le mani e lo usai per "lavare" il tutto.
"Oi Stá ancora qui sei?"la voce di Daniele risuonó all'interno della stanza "Sai,ho avuto un po' da fare"dissi mentre mi pavoneggiavo. Daniele alzò gli occhi al cielo "Te la sei fatta?" mi girai "Ti sembro uno che non ne approfita?" dissi con un ghigno
"Ci sta tua madre al telefono,vedi di muovere il culo" girò le chiappe e se ne andò.
Mamma.
Questa parola non mi faceva capire niente,la donna che mi ha cresciuto,che ha saputo accettarmi anche se ero diverso dagli altri bambini.
Uscì dalla cucina e corsi giù per le scale,mi recai da Alex che teneva il telefono in mano,mi guardò con occhi tristi e bui..
Presi la cornetta in mano
"Mamma.."sussurrai
"Stash"disse lei con voce tremolante
"Dimmi tutto,perché hai questa voce?" Mi preuccupai,non l'avevo mai sentita così giù
"C'è un uomo in casa,dice che vuole prendersi ciò che una volta era suo..
Tu c'entri?"scoppiò a piangere
"Mamma prova a descrivermelo.."tirai un pugno non tanto potente al muro
"Ha un cappello in testa e una cica-" la telefonata si interruppe lì,non una parola in più,non un ultimo respiro..

Miei piccoli e teneri BRADIPI ciaooo!
Da questo capitolo in poi inizieranno i problemi per Stash e per tutti coloro che gli stanno attorno.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e,se volete,lasciate un commento qui sotto per farmi sapere che cosa ne pensate🙌.Ve amo na cifra ciá
                  




-D

I'm a Creep ||Stash Fiordispino||Where stories live. Discover now