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Dopo che quel coglione di David mi lasciò da sola a casa, andai a fare una bella doccia rinfrescante. Mi sentivo sporca, ma come al solito un bel bicchiere di vodka alla menta mi avrebbe fatto sentire molto meglio. Uscii dalla doccia, mi asciugai e indossai un pantaloncino di jeans strappato chiaro con un crop top bianco e la scritta "freedom" a caratteri cubitali , anche se erano i primi di ottobre faceva stanamente molto caldo. Misi un pò di matita, il mascara e il rossetto che dava sul viola quasi nero.

Dovevo uscire, sarei morta di noia a casa da sola, perciò presi solo le chiavi della moto, lasciai tutto a casa, tranne le chiavi di casa che le misi sotto lo zerbino di nascosto. Scesi le sale, andai a prendere la moto e uscii dal garage sfrecciando su quel gioiellino.

Era qualcosa di indescrivibile, quella sensazione, quell'emozione, solo lei poteva farmi provare una cosa del genere, accelerai.

Sembrava come se tutto fosse sparito in quel momento, ora eravamo solo io e lei... e fidatevi, ogni volta che salgo su quella moto e incomincio a correre per l'autostrada che porta alla casetta "abbandonata" che sta vicino al mare, è come se stessi facendo sesso con la bomba più sexy del mondo.

Accelerai.

Sentivo il vento sul mio viso.

Che cosa sublime.

Dopo una buona oretta arrivai sulla spiaggia, era vuota. *Si tu sei la sola cogliona che a ottobre va al mare* -.- prima o poi ti manderò a fanculo vocina di merda che ingombri la mia intelligente testa u.u *-.- ma stai zitta*.

Sorrisi, era paradisiaco quel posto, scesi dalla moto, mi tolsi le scarpe che buttai sulla sabbia e iniziai a correre verso l'oceano. Arrivata feci attenzione a non bagnarmi i jeans e rimasi a fissare l'oceano infinito. Stanca mi distesi sulla sabbia. Mi addormentai.

.....

*tic* sento una cosa sul viso *tic* eccola di nuovo, ma non mi va di aprire gli occhi *tic* *tic* allungo una mano, è acqua. Apro gli occhi e noto che sta davvero iniziando a piovere, e sta anche aumentando *tic* *tic* *tic* *tic* *tic*....

Devo correre nella casetta. Iniziai a correre, la pioggia era incessante, stava tuonando e i fulmini mi stavano terrorizzando. Ma vidi una cosa che mi fece sospirare dal sollievo: la casa " abbandonata" ..non era proprio una casa abbandonata, c'erano i mobili anche se molto antichi, un divano mezzo rotto ma non c'era ne luce, ne gas, ne acqua, una cosa di sicuro c'era, molta polvere e molte ragnatele. Di solito ci andavo sempre quando mi accadeva qualcosa di brutto o quando dovevo stare lontana da tutto e tutti. Mi sedevo sul divano, portavo un fumetto e cercavo di leggere grazie alla torcia del telefono.

Entrai di corsa in casa e chiusi immediatamente la porta, avevo il fiatone ed ero tutta bagnata. Posai la fronte contro la porta e notai una luce che rifletteva su di essa, alzai la testa e sentii anche lo scoppiettio del fuoco.

Mi girai lentamente.

Lo vidi. Era lui che mi fissava vicino al camino con il fuoco acceso che si stava riscaldando le mani.

Deglutii. - p..professore, mi s..scusi -stavo morendo di freddo e tremavo, le temperature erano calate di molto- i..io non volevo disturbare e ne tanto meno entrare così in casa vostra(?)-.

POV MATT (PROF)

Era da tanto che non venivo in questa casetta, era di mia nonna, ma dopo essermi trasferito a New York non sono più venuto. Oggi avevo il giorno libero, quindi decisi di venire a vedere come era la situazione, a dir il vero non era messa tanto male, c'era solo un pò di polvere e la serratura era rotta.

Iniziai a mettere tutto in ordine, a togliere la polvere e le varie ragnatele con i ragni che ancora penzolavano..che schifo pensai tutto il tempo.

Lavorai tutto il giorno, ma verso le sei e mezza del pomeriggio incominciò a far freddo, infatti subito dopo iniziò a piovere, cosi andai a prendere un pò di legna e accesi il fuoco.

Mentre mi stavo riscaldando le mani sento un rumore, mi giro di scatto. La fisso, è una ragazza con delle gambe stupende tutta bagnata che ha il fiatone, che faccio? sono pur sempre un uomo...*smettila di fare il perver...cazzo che gambe e che culo stupendi.. buona fortuna a tener a bada il tuo amichetto, io evaporo* -.- vaffanculo.

Guardai il mio amichetto, era un pò che non si divertiva, quindi questo sarebbe stato un grosso problema..ma per adesso stava silente.

Alzai lo sguardo e lei si girò.

Era lei...

Che palle, tra tutte quelle piccole troiette proprio la stronza mi doveva capitare a casa.

Ele: p..professore, mi s..scusi -stava tremando di freddo - i..io non volevo disturbare e ne tanto meno entrare così in casa vostra(?)-.

Sorrisi.

Mi alzai e andai di fronte a lei.

Sorrisi maliziosamente leccandomi il labbro inferiore - non si preoccupi, ora siamo solo io e te - la spinsi contro la porta, stava morendo di freddo, sicuramente non reagiva per questo, meglio così avrei colto l'occasione di scoparla e di farle capire chi comanda.

Mi avvicinai col viso al suo, ma qualcosa mi fermò.....



Ragaaaa come va? wow è da un bel pò che non aggiorno, però voi non avete raggiunto le 50 stelline :(

Coooomunque vi amo lo stesso, VE SE AMA (come dice un mio caro amico ahaha). Passiamo alle cose più importanti, non voglio rompervi con altre chiacchiere, dunque la prossima volta che aggiornerò dovete arrivare realmente alle 50 stelline ahaha, e se vi va commentate la storia, sia se vi piace sia se fa cagare al cazzo :').

Detto ciò adiossssssss <3


Sex with our teacherWhere stories live. Discover now