𝐷𝐼𝑆𝑇𝐴𝑁𝑇 || R•K

[009]

NO CLOSE

I got my red dress
...on tonight

Kaila

<<Il rinculo di una GLOCK 17. Voglio dire...>> Guardo Rafe severa mentre mi spiega non so nemmeno io cosa <<La carichi, prendi la mira. È come...>> imita il suono di uno sparo e fa un passo indietro colpendo un uomo seduto.
<<Dannazione!>> il biondo continua a ridere ignorando il signore.
<<Mi scusi.>>
<<Si?>> Rafe si gira verso di lui, ubriaco.
<<Ti dispiace?>> chiede l'uomo.
<<Come?>>
<<Ti dispiace?>>
<<Si, mi dispiace, Bob.>> si scusa, prendendolo per il culo. <<Fatti uno shot con me, fighettina.>> Rafe afferra il suo bicchierino e rovescia tutto il liquido che contendeva sul tavolo dove sedeva l'uomo.
<<Ehi! Ma che cazzo fai?!>> lo spinge.
Mi alzo di scatto e afferro mio marito.
<<Mi scusi, è un po' fuori di se.>> lo allontano da lui. <<Ma che ti prende, coglione.>>.
<<Rafe! Rafe!>> Kelce fa la sua entrata e lo prende per le braccia <<Ehi! Amico!>>.
<<Cosa?>>
<<Giuro su Dio che 20 minuti fa, ho visto John b e tua sorella.>> lo guardo subito, allarmata. Cosa?
<<Voglio rilassarmi e mi dici queste stronzate?>>
<<Amico, te lo giuro.>>
<<Kelce, ehi!>> lo chiamo <<Lascialo stare! Noi andiamo!>>

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Mi infilo il secondo orecchino e lo chiudo.
<<Mi sta bene questo vestito?>> chiedo a Katie.
Alza lo sguardo dal telefono e guarda il mio riflesso dallo specchio. <<Sei divina>> ammette.
Accenno un sorriso. <<Dove potrebbe portarmi uno come Rafe?>>
<<Se non lo sai tu, pensa me.>>
<<Hai ragione.>>
Mi piego e prendo due paia di scarpe e gliele mostro.
<<Sandali o tacchi?>>
<<Tacchi. Si abbinano di più al vestitino.>> consiglia.
Vado verso di lei e mi siedo sul letto, poi mi metto le scarpe. <<Sono ufficialmente pronta.>>
<<Sei perfetta.>>
<<Grazie.>> le lascio un bacio sulla guancia e mi alzo. Devo andare.
<<Ci vediamo domani.>> mi saluta ed esco dalla porta.

Rafe

La guardo venire verso di me con un vestito rosso che le arriva alle caviglie. Vestito che non credo durerà molto.
Si ferma davanti a me e fa una piroetta su se stessa. <<Come sono?>> 
Perfetta, hai il sorriso più bello del mondo, amo le tue curve, come i tuoi capelli morbidi scivolano sulle tue spalle scoperte e mi trattengo dal affondarci le dita dentro, penso. <<Stai molto bene.>> dico.
<<Molto bene?>> si avvicina e mi lascia un leggero bacio sulla guancia <<Devi esercitarti con i complimenti.>> sale nel posto del passeggero.
Non ne faccio una giusta.
Mi siedo al volante e accendo il motore.
<<Dove mi porti?>> Kaila mi fa la tipica domanda.
<<Lo vedrai.>>
Esco dal vialetto di casa e parto dritto a destinazione.

;

<<Salve.>> un cameriere si avvicina a me e Kaila.
<<Salve.>> mia moglie ricambia il saluto.
<<A che tavolo avete prenotato?>> chiede.
<<Cameron, due persone.>>
<<Prego.>> il cameriere ci guida fino al nostro tavolo.
Scosto la sedia per fare sedere Kaila, poi mi siedo difronte a lei.
<<Wow.>> si lascia sfuggire mentre si guarda intorno. <<Ti piace?>> le chiedo. <<Molto.>>
Kaila inizia a leggere il menù. La guardo mentre fissa il libretto indecisa. Si concentra su un punto poi cambia subito sfogliando le pagine. <<Sei mai stato qui?>> mi chiede.
<<Un paio di volte.>>
<<Ok, allora ordina tu per entrambi. Non conosco un nome di quello che c'è scritto qui.>>
Scoppio a ridere attirando l'attenzione di alcune persone intorno a noi. <<Rafe!>> ridacchia pure lei.
<<Tranquilla, ci penso io.>>
E così faccio. Quando il cameriere arriva ordino un piatto di tartare per lei e uno per me.

<<Mmh...>> geme per il piacere.
<<Ti piace?>>
<<Molto.>> ho notato.
<<Perché mi fissi? È un momento di intimità.>> ridacchio, solo Kaila poteva dire una cosa del genere.
<<Ok, la smetto.>> torno a mangiare.
Prendiamo anche il dolce e quando finisce si alza dal tavolo con la scusa che deve andare in bagno. Io ne approfitto per andare a pagare.
Quando torna, va verso il tavolo per prendere la borsa, poi torna da me.
<<Hai preso tutto?>> le chiedo per sicurezza.
<<Si, possiamo andare.>>
Le afferro la mano e camminiamo verso l'auto.
La vedo che si guarda intorno, alterna lo sguardo dalle stelle al mare, e un'idea malsana mi viene in mente.
<<Togliti i tacchi e il vestito, ci facciamo un bagno.>> la informo andando verso la spiaggia a pochi metri da noi. Lei sta ferma.
<<Cosa? Tu ami il mare.>>
<<Rafe, non posso...>> mormora <<ora...>>
<<'Non puoi ora'? Che vuol dire?>> la guardo confuso.
<<Non porto il reggiseno.>> confessa <<Il vestito ha la schiena nuda, non lo permette.>>.
E cazzo, sono bastate quattro parole per farmi eccitare.
<<Rafe?>> mi richiama.
<<Sali in auto.>>
Lei rimane in silenzio e fa per andare nel posto del passeggero. La blocco subito. <<Sui sedili posteriori.>>
I suoi occhi si illuminano e accenna un sorriso malizioso quando capisce. Seguo i suoi passi, poi la seguo. Ora siamo entrambi dentro il pick-up.
Le afferro subito il collo e la bacio con veemenza.
È bastato riunire le nostre labbra per tornare a respirare. Non posso aspettare a tornare a casa, è troppo tempo.

Kaila

Rafe interrompe il bacio facendo rimbombare nella macchina uno schiocco che conferma che le nostre labbra si sono staccate.
<<Kai...>> mi chiama ansimante.
<<Cosa c'è, Cameron?>> fisso i suoi occhi.
Rafe si avventa sulle mia labbra. Le mie mani scivolano dalle sue spalle scendendo fino ai fianchi e si infilano sotto la maglietta, dove iniziano a vagare per tutto il suo petto. Mi afferra il collo con una mano e con l'altra cerca di abbassare la cerniera del vestito. Gli sfilo la polo bianca e la lancio a terra.
Lentamente mi abbassa le spalline del vestito per poi far cadere l'intero indumento. <<Quindi era vero?>> mi sfiora un seno col pollice.
Si stacca dalle mie labbra e scende suo mio collo, lasciando un scia di baci su esso.
<<Rafe...>> gemo. Cerco le sue labbra. Le trovo subito e lui ne approfitta per approfondire il bacio e fare incontrare le nostre lingue.
La sua mano scende sul mio ventre. E proprio quando la sua mano si sta per infilare sotto il mio intimo, si sente una vibrazione. Non è il mio. È quello di Rafe.