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Adam

Mi trovavo nella mia postazione, come sempre. Una stanza circondata da vetri, dove era possibile vedere che cosa succede la fuori, ma chi si trova fuori non riusciva a guardare nulla.
Stavo nel reparto VIP, con i miei fratelli quando vidi una ragazza entrare dalla porta del mio locale. Catturò subito la mia attenzione e mi mandò fuori il cervello, peggio della canna che avevo in mano.

Sembrava arrabbiata, con passi svelti andò dritta da un mio cliente e gli tirò un pugno in faccia.
I miei fratelli si alzarono in piedi, mentre io restai seduto a guardare lo spettacolo.

<<Fratello, dobbiamo intervenire?>> chiese Isaac, il più piccolo.
Feci segno con la mano, appoggiata alla poltrona, di sedersi. E così fecero.
Continuai ad osservare quella scena.

Dopo quel pugno in pieno viso, gli diede anche una ginocchiata nei coglioni, talmente forte, che l'uomo cadde a terra.

<< Brutto bastardo!>> disse urlando. <<Ti avevo avvertito che se avessi fatto del male a Nensy te la saresti vista con me! Sei un lurido coglione!>> disse la ragazza con gli occhi di smeraldo, dopodiché si scaraventò su di lui colpendolo talmente forte che sentivo il dolore da qui.

<<Fratello, così rischia di ammazzarlo>> disse Brian, il mio braccio destro, nonché il mio successore.

Mi alzai e aprii la porta. Tutti si girarono verso di me a guardare. Tranne lei, che era concentrata a massacrare quel poraccio.

Andai più vicino ma lei pare non accorgersi ancora della mia presenza.
Si alzò, si sistemò i capelli e poi abbassò il vestito che si era leggermente alzato. Diamine se era sexy.
<<Bene, ho finito!>> disse girandosi per andare via.

Feci segno con il capo alle guardie del corpo. Si avvicinarono e la presero per i polsi.

Li guardò con nessuna espressione sul volto. Inclinò la testa a sinistra per esaminarli meglio. Stava studiando i loro movimenti.

Improvvisamente cadde in braccia a uno dei miei bodyguard e quando loro erano concentrati a capire cosa stesse succedendo, lei si alzo di scatto e tirò una gomitata in faccia a Bob, colui che la teneva in braccio, e una ginocchiata in mezzo alle gambe a Rush, l'altro idiota che cercava di capire se fosse svenuta o meno.

Impressionante.

<<Non osate toccarmi ancora una volta o giuro che vi ammazzo! Avete capito?!>> urlò arrabbiata contorno quei due che si erano appena fatti mettere al tappeto da una sola donna.

<<Chi diavolo è il capo qui?>> disse

<<Sono io.>> dissi con voce ferma.

Si giro e fece la stessa cosa che aveva fatto pochi secondo fa: inclinò la testa leggermente a sinistra e mi esaminò.
Dopo pochissimi secondi mi guardò negli occhi.

Cazzo, quello sguardo mi bruciava l'anima.

<<Allora ci pensi tu a mettere in riga questi bodyguard, se si possono definire tali, o faccio io?>>

Le persone intorno a noi si stupirono del tono che aveva usato nel parlarmi.
Chi entrava nel mio posto, se ne stava zitto e si divertiva affinché nessuno facesse troppo cazzate. Ma lei nom ne sapeva nulla e si vedeva.

<<Entri qui... >> dissi facendo alcuni passi verso di lei <<picchi un mio cliente>> continuai a fare altri passi <<nel mio locale>> aggiunsi dopo essere a mezzo metro di distanza da lei <<e mi rivolgi la parola come se fossi un tuo amico?>>dissi infine.

<<Quindi?>> disse senza battere ciglio.

<<Quindi chi cazzo ti credi di essere?!>> dissi serrandola mascella.

<<Di certo non uno come te...>> disse facendomi un finto sorriso. <<Senti, me ne vado, ho da fare.>> aggiunse sbuffando.

Appena si girò la presi per un polso, cercò di tirarmi un calcio nei coglioni, ma riuscii a fermarla con una presa al ginocchio.

<<Ora tu vieni come me>> dissi a qualche millimetro dal suo viso.

FUCK ME | fuck youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora