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Parigi era bellissima. Visitammo ogni posto e facemmo l'amore giorno e notte. Mi sentivo felice, piena di vita e protezione. Eravamo davanti alla torre Eiffel e la stavo guardando concentrata e affascinata. Due braccia possenti mi avvolsero. Il suo profumo mi divorò. Mi girai e lo abbracciai, quando improvvisamente si inginocchiò. Prese dalla tasca una scatolina e io mi paralizzai. O mio dio...
«Faelynn sono qui e non ci credo neanche io. Non avrei mani pensato che un giorno mi sarei inginocchiato davanti a qualcuno con una scatolina in mano...» disse ridendo poi proseguì «Mi hai riempito il cuore con il tuo amore e il ghiaccio che si era formato intorno ad esso si è completamente sciolto. So che ci conosciamo da poco... Ti amo più della mia stessa vita e vorrei che tu Faelynn diventassi mia moglie. Vuoi sposarmi?» disse aprendola porgendomi il bellissimo anello che si completava con la collana. C'era lo stesso fiore. Una lacrima mi scese sul viso e dissi buttandomi sulle sue braccia: «Si, si sì mille volte si!»
Intorno a noi si erano accomunate un sacco di persone. Applaudivano e urlavano felici. Mi misi a ridere e lo baciai con tutto l'amore che provavo.

Qualche anno dopo...

«Mamma! Ethel non mi lascia fare un giro sul altalena!» disse Oryn piangiucchiando.
Erano passati sette anni ed ero diventata mamma due volte. Rimasi incinta due anni dopo essermi sposata. Oryn, quel piccolo angioletto che assomigliava al padre e Ethel, un anno più piccola, assomigliava a me. Ada si era fidanzata un anno dopo la nascita di Ethel. Aveva trovato una persona che la completava.
«Tesoro me c'è l'altra altalena. Vedi? Ne abbiamo comprato apposta due così non litigavate.» dissi accarezzandoli la testa. «Ma io voglio l'altra.»
Sbuffai e gli dissi: «Guarda che la tua va più in alto, ma non dirlo a Ethan va bene?»
Sorrise felice e corse verso l'altalena saltellando.
«Sei un ottima mamma amore» disse Nigel prendendomi per i fianchi. «Lo so non c'è bisogno di dirlo» dissi ridendo per poi baciarlo.
«Mamma, papà fate schifo eww» dissero all'unisono i piccolini. Ridemmo e lui disse «Che ne dici di un tuffo in piscina» «Ottima idea.»

Stavo vivendo una vita che avevo sempre sognato. Una persona che mi amava, due splendidi bambini, una madre che ora c'era sempre per me e il mio girasole che mi dava sempre un po' della sua felicità.
Fine.

Il padre della mia amicaWhere stories live. Discover now