𝙰𝚗𝚜𝚒𝚊 𝚂𝚘𝚌𝚒𝚊𝚕𝚎

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2004;Stanford

Era l'ora di educazione fisica, i ragazzi del secondo anno stavano giocando a pallavolo.

Bill non aveva fatto ancora nessun azione, il ragazzo era in tensione, aveva paura che la palla gli arrivasse tra le mani.

L'azione successiva fu quella decisiva, la palla stava arrivando nella stessa direzione di Bill, lui era paralizzato, non riusciva a muoversi.

Il pallone gli arrivò in faccia per poi cadere sul suo campo, facendo perdere la sua squadra.

Tutti si misero a ridere, tranne John (suo compagno di squadra).

John: Bill porca troia ma che cazzo fai sei ritardato?, è possibile che nella tua fottutissima vita non riesca mai a fare una cosa giusta?.

Dovresti cessare di esistere, sei inutile.

Bill rimase paralizzato da quelle parole, le sue orecchie iniziarono a fischiare, e nel mentre riusciva a sentire le risate dei compagni di sottofondo.

L'ansia cresceva, il suo cuore batteva fortissimo, proprio come se avesse corso una maratona.

Le ore di scuola erano finite e il ragazzo tornò a casa.

Non disse una parola fino alla fine della giornata.

Bill, era distrutto, si teneva tutto dentro.

𝙰𝚗𝚜𝚒𝚊 𝚂𝚘𝚌𝚒𝚊𝚕𝚎Where stories live. Discover now