56•||Listen To Me

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<In che senso?> chiede Jasmine non capendo.
<Non ci sono tanti sensi in realtà, vuoi abitare qui a casa con me, con papà e Alexa?>
<Per sempre?>
<Si> continua Jack molto agitato.
<Non vedrò più la mamma>
<Certo che potrai vederla, un fine settimana al mese e d'estate o durante le feste potrai andare da lei anche una settimana o poco più, o anche meno, quando vuoi tu> dice Carl.
<Quando voglio> ripete jasmine come un disco rotto.
<Ei ci sei?> la riscuoto, magari non sta capendo oppure non so.
<Si si ci sono> dice girandosi verso di me e sorridendomi.
<Cosa ne pensi> gli chiede il fratello.
<Si>
<Si cosa?>
<Si voglio stare qui con voi, ne sarei estremamente felice>
<Davvero?> chiede Alexa che fino a quel momento non aveva detto niente.
<Si, sarà sicuramente difficile, ma mi piace questo posto è poi c'è anche Sara>
<Oh beh grazie> dice jack facendo il finto offeso.
<Si si e poi ci sei tu> dice jasmine ridendo poi salta addosso al fratello e lo abbraccia forte, sono felice per Jack, è ciò che voleva, sui sorella finalmente con lui.
Dopo qualche minuto ci risediamo tutti a tavola.

**

C'è un aria pensante e molto imbarazzata, ormai è tardi e Jasmine si è addormentata sul divano, Nicole non ha detto niente a parte il "Ciao" quando è arrivata e non si capisce ancora che cosa ci faccia qui e questo mi fa arrabbiare, cioè è venuta qui e mi ha rovinato la serata e l'unica cosa che riesce a dire è "Ciao", una cosa fuori dal normale.
<Penso che io debba andare> dice ad un certo punto, mi sono venuti i brividi soltanto a sentire la sua voce, non perché è sgradevole, ma perché è così maledettamente simile alla mia e anche solo pensarlo mi fa arrabbiare.
<Va bene, ti accompagno alla porta> risponde Oliver, anche da lui non sto capendo più niente, sono pienamente consapevole che non la odia, forse non l'ha mai odiata, ma cavolo ha abbandonato anche lui eppure fa come se niente fosse accaduto, come se fosse normale che la propria madre si rifaccia viva dopo 15 anni.
Si alzano insieme e scompaiono dietro la porta del salone e io faccio un respiro profondo ma non faccio in tempo a girarmi verso Jack che ricompare mio fratello.
<Sara> dice avvicinandosi a me.
<Dimmi> rispondo senza guardarlo in faccia.
<Vieni di la> dice, io faccio un risolino molto antipatico e poi rispondo:
<Scordatelo>
<Per favore, è importante, vuole parlarti un secondo>
<Con me-> rispondo alzando troppo la voce, infatti Alexa e Carl mi guardano in contemporanea in modo un po' preoccupato, mi riprendo e poi continuo:
<Con me lei non ha niente a che fare, non gli voglio parlare>
<Sara, per favore> dice pregandomi, mi giro verso mio fratello dopo tanto tempo nel l'arco di questa serata, lo guardò e faccio un sorriso molto finto.
<Va bene, scusatemi un attimo> dico guardando Alexa, Carl e Jack, lora mi fanno cenno sotto intendendo un "vai pure", io mi alzo e vado.
Pensavo che almeno Oliver sarebbe venuto con me, invece, immagino per educazione, si risiede a tavola e sono costretta ad andare verso il mostro da sola.

<Sono qui, cosa vuoi> dico una volta arrivata fuori dalla porta davanti a Nicole, so di non essere proprio gentile con lei ma sono troppo arrabbiata per chiedere scusa per il mio comportamento.
<Sara, devi ascoltarmi>
<Non che io abbia tanta scelta>
<Per favore ascoltami senza polemizzare>
<Senza polemizzare dici? Tu ti presenti alla porta di casa mia nel giorno in cui più speravo che le cose andassero bene e non a pezzi, e invece no, mi ritrovo mia madre, se così dovrei chiamarti, davanti al portone di casa mia e non solo mangi al tavolo con i genitori del mio ragazzo ma non dici neanche mezza parola. Per poi non ricordare che ci hai abbandonati 15 anni fa, quando io ero solo una neonata e Oliver un bambino, quindi non dirmi di non polemizzare, non dirlo> dico tutto senza prendere fiato neanche per un secondo, mi tenevo dentro questo da quando è arrivata e pensavo di esplodere se non lo avessi detto.
Dopo avergli sputato tutto ciò che pensavo su quella situazione lei prende e si siede sui gradini davanti alla porta di casa.
<Lo so, lo so perfettamente, sono un maledetto casino però devi ascoltare che cosa è successo quella notte e perché ho fatto quello che ho fatto, sono qui per darti spiegazioni come è giusto che sia>
<Parla allora> dico, ormai non c'è la faccio più, sono sull'orlo di scoppiare a piangere per tutto il nervosismo ma non devo, non posso.
<Siediti qui>
<No sto bene in piedi> non siamo ancora a quel punto.
<È il momento che io ti spieghi tutto> prende un grande respiro e poi comincia a parlare.
<Devi capire questo, avevo 15 anni quando fu rimasta incinta di tuo fratello e i miei genitori, cioè i tuoi nonni, mi cacciarono di casa appena lo scoprirono, andai ad abitare a casa di vostro padre e neanche lui aveva molti soldi, abitava a casa con il padre che spesso e volentieri era ubriaco e alzava le mani perfino su di me, appena miei al mondo tuo fratello mi resi conto di non essere affatto pronta ad avere un figlio ma volevo provarci, per Oliver e sopratutto per vostro padre. Dopo poco più di due anni rimasi di nuovo incinta, di te. Ero felice, molto, ma Damian, vostro padre no, negli ultimi anni comincio ad essere come suo padre, appena ti misi al mondo scappai e feci perdere le mie tracce, dopo qualche mese capì che non potevo tenere due bambini senza avere un lavoro e una casa e allora decisi di lasciarvi in una casa famiglia, pensavo che sarebbe stata la cosa più giusta> mi spiega senza dare segni di tristezza, solo tanta angoscia, in quel momento mi siedo, se fossi stata ancora in piedi probabilmente sarei caduta.
<Perché una volta che ti sei messa bene non ti sei fatta viva?>
<Perché non è mai successo, ho continuato a scappare finché> poi si blocca, non continua, è come se stesse cercando di non pensarci.
<Finché cosa?> la incito a continuare.
<Finché io non scoprì che era morto, mi spiace dirtelo così>
<Non ti devi dispiacere, come è successo>
<Incidente in auto, a quanto pare era ubriaco e tamponò un auto, lui morì mentre l'altro uomo al volante si salvò. Appena io lo venni a sapere decisi che era passato troppo tempo e dovevo cominciare a pensare a me, cominciai a fare dei lavori e pian piano, con l'aiuto di un'amica sono riuscita a farmi una casa e un auto abbastanza modesti, poi vi cercai, trovai il numero di Oliver e ci misi mesi per decidere se chiamare o meno, alla fine lo feci e appena Oliver rispose al telefoni scoppiai a piangere e dissi soltanto 'sono la mamma', rimanemmo in silenzio per almeno 2 minuti finché non decidemmo di parlare, parlammo tanto e spiegai a lui ciò che ti sto spiegando io adesso> dice, fa una breve pausa, sembra triste ma continua lo stesso:
<Mi disse che ti avrebbe parlato e che mi avrebbe richiamata ma da quel giorno non mi richiamò più> finì.
Allora quando dico qualcosa mi ascolta veramente mio fratello.
<Non pensavo fossi veramente tu>
<Lo so, era strano>
<Lo è anche ora, io ero arrabbiata, anzi penso di esserlo ancora sinceramente, eluì me lo disse, che lo aveva chiamato una donna dicendo di essere nostra madre, io scappai, non lo sopportavo, e quando tornai a casa lui mi disse che non ti avrebbe incontrato finché io non fossi stata pronta e che non ti avrebbe contattato, non ne parlammo più>
<Capisco la tua frustrazione>
<No, non dire di capirmi, sei stata tu ad abbandonarci, capisco le buone intenzioni ma non passerà tutto dall'oggi al domani> dissi in modo molto sgradevole.
<Ne sono consapevole>
<Bene> dissi alla fine.

C'è un silenzio abbastanza imbarazzante in questo momento, lei se ne accorge e allora lo spezza.
<Penso sia ora che io me ne vada>
<E che io rientri in casa> dico, ci alziamo in piedi e ci mettiamo una davanti all'altra.
<Ci vediamo Sara>
<Ci vediamo Nicole> poi si gira e se ne va.
Forse il mostro non è un mostro.
Sono comunque arrabbiata ma forse meno di prima, capisco perché ha fatto ciò che ha fatto ma è comunque una ferita.
Comincio ad avere freddo quindi entro in casa e mi siedo al mio posto, sorrido a Oliver che, tra una parola e l'altra con Carl e Alexa, mi guarda preoccupato e poi mi appoggio a Jack che mette il braccio sullo schienale della mia sedia e mi rilasso.
Non è stata la giornata perfetta che mi immaginavo ma neanche una delle peggiori.

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Vi chiedo perfavore di dirmi con un commento se vi piace la storia, mi aiuterebbe molto a migliorarla☺️
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