Lei non era pazza, allora perché era lì? Cosa aveva fatto per esser entrata lì? Ancora non lo capiva, forse era incosciente quando fece 'quella cosa' che nessuno voleva raccontare, anzi, per ora non volevano raccontare.
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Tratto dalla storia:
Guardò lo scheletro vestito con una camicia di forza, era diverso dagli altri pazienti, non sapeva il perché, dopotutto aveva la stessa patologia che avevano anche gli altri, ossia la pazzia, forse per il suo essere cosciente la maggior parte delle volte o per la sua stramba ossessione per i cerotti, ne indosa sempre uno diverso al giorno, una volta avevi sentito, per sbaglio, dalla Dr. Frisk, che essi rappresentavano il suo stato d'animo, che è sempre allegro e spensierato, perciò sono tutti colorati, ma, quel giorno, mentre lo guardava, notò uno sguardo spento nei suoi occhi...
Non sapete quanto odiava quella ragazza, fin dal primo momento che l'aveva vista, solo perché non riusciva a contaggiarla.
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Tratto dalla Storia:
-"Perché non ci riesci?"
Disse con un sorriso sulle labbra mentre guardava lo scheletro che stava camminando avanti e indietro per la stanza, quasi credeva che potesse creare un buco su di essa, stava sussurrando cose che non capiva mentre sui suoi occhiali da sole comparivano parole, inutile dirlo che non riusciva a leggerle talmente della velocità con cui comparivano e scomparivano, dopo un pò si girò verso di lei, stava facendo dondolare le gambe sul tavolo mentre lo guardava divertita con il capo chino su un lato, poteva avere la tuta che aveva creato Ink per il 'non-contagio' da parte sua, ma era impossibile, come poteva conoscere, una del suo AU quel protettore, almeno che...