<<Quando sarà libera la stanza?>> chiedo alla ragazza che mi sta accompagnando a vedere l'appartamento.
<<È già libera.>> ribatte poco dopo, puntando le sue iridi verdi su di me.
<<Perfetto>> sorrido alla ragazza dai capelli rosa, che mi scruta con attenzione.
Mi sta studiando, lo vedo.
Io anche ti sto analizzando mia cara!
<<Chi vive in questa casa?>> chiedo , curiosa di conoscere le persone che vivono nell'appartamento.
Saranno matti? Oppure sono persone normali?
Spero che siano almeno simpatici.
<<Allora ci sono altre tre persone, due ragazzi e un'altra ragazza>>
Ah non siamo tutte donne...
Magnifico!
<<Per te è un problema?>> si ferma davanti ad una porta, inarca un sopracciglio ed incrocia le braccia al petto, mettendo in mostra il suo seno sicuramente rifatto.
Aspetta una mia risposta.
Anche se non sono completamente d'accordo, della presenza di uomini, devo accettare.
E la quinta casa che vedo, non posso perdere altro tempo.
Mi serve un tetto!
<< No, assolutamente.>> ribatto convinta, rivolgendole un sorriso rassicurante.
Speriamo che mi creda!
<<Bene. Prego entra pure>> apre la porta, spostandosi di poco per farmi entrare.
Osservo la casa, e tiro un sospiro di sollievo quando noto che è in perfette condizioni.
La voglio!
Deve essere mia, a tutti i costi.
<<Ti piace?>> annuisco distrattamente, battendo le palpebre più di una volta incredula a quello che i miei occhi stanno vedendo.
Ho visto case così tanto brutte e mal ridotte, che questa sembra una visione.
<< Ti presento gli altri coinquilini. Come ti ho già spiegato al telefono, non sarò solo io a decidere>> la sua voce squillante, mi risveglia dai miei pensieri.
Certo che questa Filiberta ha un modo tutto suo per distruggere i sogni delle persone.
<< Va bene. Sono già a casa?>> cerco di non mostrare l'ansia che mi attanaglia, cercando di mostrarmi tranquilla e sicura di me.
Ci deve cascare!
Sono brava a recitare no?
<<Si...un attimo che li vado a chiamare.>> dice lasciandomi completamente sola.
Caccio un sospiro di sollievo non appena mi ritrovo sola in soggiorno.
Il rumore della maniglia, mi fa sussultare, facendomi voltare verso la porta d'ingresso.
Un ragazzo alto dai capelli corvini, mi osserva con attenzione con le sue iridi blu.
Sorrido nervosamente, provando a nascondere il mio evidente imbarazzo.
Ma perché mi fissa?
Non gli piaccio me lo sento.
<<Piacere Sara>> allungo la mano, con l'intento di stringerla.
Punta le sue iridi blu nella mia mano sospesa in aria, senza però stringerla.
Ok...il mio coinquilino sembra uno stronzo.
<<Ok>> si limita a dire, dirigendosi nella sua presunta stanza, senza degnarmi di uno sguardo.
Che maleducato!
Ma chi gli ha insegnato l'educazione?
<<Sarebbe educato dirmi almeno il tuo nome.>> sbotto offesa dal suo atteggiamento.
<<Ah si?>> mi risponde con tono arrogante, facendomi arrabbiare ancora di più.
Sbuffo spazientita, gonfiando le guance in questo momento ho voglia di riempirgli la faccia di schiaffi.
Ovviamente non posso!
È il mio amato coinquilino, quindi dovrò entrare nelle sue grazie.
A qualsiasi costo!
<<Andrea>> si limita a dire entrando dentro la sua stanza, almeno credo.
Ok Sara sei fottuta.
Anche questa casa dovrò scartare.
Dimenticavo...la casa ha scartato me.
🌺🌺🌺
<<Siamo arrivati?>> chiede Francesco, facendomi alzare gli occhi al cielo per l'ennesima volta.
Capisco la sua impazienza di vedere la nuova casa ma è necessario torturare le mie povere orecchie con le stesse domande?
<<Manca poco. Dobbiamo solo prendere l'ascensore>> addolcisco il tono, cercando di mantenere la calma anche se temo la reazione dei miei coinquilini.
Filiberta ha cercato di tranquillizzarmi, assicurandomi che la presenza di Francesco, non creerà problemi in casa.
Io sono comunque in ansia, Francesco non ha proprio un bel carattere, sa essere scontroso e dispettoso con chi non gli va a genio.
<<Ok>>
Menomale, si è calmato.
Pericolo scampato!
Giungiamo davanti alla porta di ingresso, con la mano tremolante suono il campanello.
Adesso sono sul punto di svenire.
Per favore Francesco comportati bene.
Ci serve questa casa, almeno per il momento.
La porta si apre, è Ashley ad accoglierci, ha un pantaloncino di jeans a vita alta e un top bianco che lascia scoperto il suo ombelicoe mette in evidenza il fisico da modella che si ritrova.
Forse dopo dovrei parlarle.
Chiederle di coprisi un po' di più.
Sono certa che non si offenderà almeno spero.
<<Benvenuta Sara>> mi abbraccia, schioccandomi due baci sulla guancia.
<<Ehm grazie.>> mi rivolge un sorriso, puntando subito dopo il suo sguardo su Francesco che stranamente stringe la mia mano.
Ha paura?
<<Ashley, lui è Francesco mio figlio.>> la mia coinquilina si avvicina al piccolo, che in tutta risposta si nasconde dietro di me.
Confermo la mia teoria, ha decisamente paura.
<<È timido?>> mi chiede, continuando a guardarlo con un cipiglio.
<<Di solito non lo è.>> rispondo convinta e sollevata al contempo.
<<Sarà sicuramente l'ambiente che l'avrà disorientato>> afferma, portando una ciocca dorata dietro l'orecchio.
<<Probabile. Allora posso andare a sistemare le mie cose?>> domando entusiasta, trascinando le valigie all'interno dell'appartamento.
<<Certo cara>>
🌺🌺🌺
Mi butto a peso morto sul divano del soggiorno, non appena Francesco si addormenta.
Sono sfinita.
Non immaginavo che pulire e sistemare una stanza fosse così faticoso.
Non oso immaginare come sarà quando dovrò farlo con una casa intera.
Accendo il televisore con l'intento di guardare un film per rilassarmi un po'.
Sicuramente crollerò.
Inizio a guardare un film di Checco Zalone "sole a catinelle" ho sempre amato questo film, mi fa sempre morire da ridere.
La sua semplicità, lo rende perfetto. Il modo in cui l'autore affronta la tematica è ammirevole.
Tuttavia la mia attenzione per il film si dissolve in un secondo quando uno dei miei coinquilini prende posto sul divano accanto a me.
Andrea il ragazzo stronzo!
Carina e coccolosa come un pinguino.
<<Ciao>> lo saluto, cercando di sembrare simpatica, anche se è piuttosto difficile dopo il suo comportamento.
Come previsto, il ragazzo non mi degna nemmeno di un saluto, anzi continua a guardare il film, come se in questa stanza non ci fosse nessuno.
Maleducato!
Lo odio.
Abbiamo iniziato malissimo la convivenza.
<<Potresti comportarti diversamente?>> chiedo senza nascondere l'irritazione che nutro nei suoi confronti.
<<E tu potresti stare zitta. Vorrei vedere il film in santa pace>> sbotta, facendomi perdere del tutto la pazienza.
Ma come si permette!
Non può dirmi cosa devo fare.
Lui non è assolutamente nessuno.
La sua bellezza non deve essere una scusa per trattare le persone in questo modo.
Non volevo dire bellezza... carattere!
<<Sei sempre così maleducato?>> chiedo, alzandomi dal divano.
Mi è già passata la voglia di guardare il film, preferisco andare a letto.
<<E tu non riesci proprio a rimanere in silenzio? Perché non vai a dormire?>> boccheggio più di una volta incredula a ciò che le mie povere orecchie hanno appena sentito.
<<Sei uno stronzo!>> sbotto, piuttosto arrabbiata.
Faccio ciò che mi ha detto, vado dritta in camera lasciandomi alle spalle il mio odioso coinquilino che a quanto pare mi odia.
Io odio lui, è reciproca la cosa!