Torno a casa ascoltando musica anche se alla fine non ne capisco neanche una parola.
E' già tanto che non sono scoppiata a piangere per strada infatti non vedo l'ora di arrivare a casa per buttarmi sul letto a deprimermi.
Ed è questo quello che faccio appena varco la soglia di casa.
«hey amore, sono uscita prima da lavoro per stare un po' con te» mi dice mamma spuntando dalla cucina. No ma io dico...proprio oggi? Io voglio stare sola.
«oh okay...solo che io non ho tanta fame» dico torturandomi l'interno della guancia mordicchiandolo.
«sicura di stare bene tesoro? sei un po' pallida» chiede avvicinandosi per poi premermi le labbra sulla fronte.
«non hai la febbre ma una dormita non ti farebbe male» mi dice accarezzandomi la guancia.
«devo studiare, domani ho il compito di matematica» dico e lei sospira per poi annuire.
Salgo velocemente le scale per poi dirigermi in bagno, mi levo quel poco di mascara rimasto per poi sciacquarmi il viso. Successivamente vado in camera e indosso una tuta comoda e una super felpona.
Alle 2:45 sono già immersa tra numeri, lettere e simboli e alle 8 chiudo tutti i libri.
Ceno e alle 9:30 sono sotto le coperte con il computer sulle gambe e le cuffiette nelle orecchie.
*
Ho passato quasi tutta la notte in bianco infatti oggi ho messo abbondantemente il correttore sotto gli occhi e sono scesa di casa a suon di formule di matematica.
«buongiorno amore» mi dice Char spuntando alla mia destra con un bombolone in bocca.
«buongiorno funzione di un graf- cioè volevo dire buongiorno tesoro» dico scuotendo la testa come se potessi guadagnare un po' di sonno perduto.
«troppa matematica, io l'ho sempre detto che studiare troppo fa male» dice la mia migliora amica e io faccio spallucce.
«dov'è Ilary?» mi chiede guardandosi intorno.
«non lo so, non l'ho proprio sentita» dico e lei annuisce.
«entriamo dai e che il compito di matematica inizi» dice Char con voce teatrale e io ridacchio.
«ehi brutte troie aspettatemi» ci troviamo una Ilary con l'affanno appoggiata alle nostre spalle.
«calmati dolcezza, non ce ne andiamo» ridacchia Char e io la seguo mentre Ilary ci regala un bellissimo dito medio.
Il compito per fortuna è abbastanza facile e riesco a fare tutto anche se non sono sicura di averlo fatto bene.
*
«tra poco inizia l'assemblea quindi dovete recarvi nel teatro» ci informa la professoressa di Inglese.
Oggi io e James, nelle ore di lezione in comune, non ci siamo neanche guardati ed è meglio così; mi ha veramente fatto sentire una puttana.
Quando esco dalla classe di Inglese trovo Mickey appoggiato ad un armadietto con il cellulare tra le mani.
«ma buongiorno!» esclamo e lui subito alza lo sguardo verso di me e mi abbraccia di slancio.
«buongiorno dolcezza» mi dice all'orecchio.
«andiamo in teatro?» chiede aggiustandosi lo zaino in spalla.
«vado a chiamare un secondo Charlotte e Ilary e poi andiamo» gli dico e lui annuisce così mi dirigo di nuovo nella classe di Inglese.
Entro nella speranza di trovare quelle due sceme che adoro ma purtroppo ci trovo un ragazzo che conosco fin troppo bene intento a fumare.
La mia mente mi dice di uscire immediatamente da queste quattro mura ma appena i suoi occhi incontrano i miei il cuore inchioda i miei piedi al pavimento.
«se stai aspettando che io ti chieda scusa o robe del genere puoi anche andartene» dice buttando fuori il fumo dalle labbra.
Come cazzo si permette di parlarmi così?
«io non mi aspetto niente del genere da una persona come te e poi decido io quando andarmene» dico acida incrociando le braccia al petto.
«non vorrai mica far aspettare il principino qui fuori» dice tra il derisorio e l'infastidito.
«che ne sai che Mickey è qui fuori? Ci hai anche spiati? Complimenti» gli regalo un'occhiataccia che spero possa far trasparire tutto l'odio che sto provando per James in questo periodo.
«io non vi ho spiato, non me ne fotte un cazzo di te e di quel essere vivente» dice quasi con voce disgustata.
«bene» affermo socchiudendo gli occhi in due fessure. Anche lui ripete un 'bene' con il mio stesso tono.
Prima di girare, con l'intento di uscire da quella classe, noto James fissare il mio corpo come se fosse un quadro.
Ho qualcosa fuori posto?
Lo sento venirmi incontro per poi afferrarmi l'avambraccio facendomi girare verso di lui.
«vai da lui adesso?» chiede alternando lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.
Io mi scrollo la sua presa di dosso e mi allontano di qualche passo da lui.
«non sono cazzi tuoi» dico cercando nuovamente di uscire dalla stanza.
Sento due mani sui fianchi e in pochi secondi mi ritrovo con le spalle al muro e il respiro mozzato per la troppa vicinanza di James.
«lasciami stare stronzo!» esclamo cominciando a dimenarmi ma le sue braccia mi bloccano ancora di più contro la superficie della parete.
Mi sento completamente circondata dalle sue braccia calde che mi infondono una sensazione di protezione ma al tempo stesso di pericolo.
«non mi devi toccare coglione e comunque si, sto andando dall'essere vivente contento?» chiedo con acidità.
Porta le dita ai lati dei miei seni per poi poggiarle nella zona dell'incavo di essi.
Cosa cazzo sta facendo?
«ti ho esplicitamente ordinato di lasciarmi stare sennò giuro che mi metto ad urlare e-» non sono parole ad interrompere la mia sfuriata ma le sue labbra che si posano con violenza sulle mie.
Porta le mani ai miei fianchi sollevandomi da terra per poi farmi circondare il suo bacino con le gambe.
Amie questo coglione ti ha fatto passare una nottata insonne a piangere come una fottutissima depressa e adesso te lo baci?
Cosa sto facendo?
Una cazzata...
Porto le mani al petto di James allontanandolo da me per poi sciogliere la presa attorno al suo bacino.
Sollevo la mano per dargli uno schiaffo ma lui me la afferra portandomela dietro la schiena assieme all'altra.
È troppo forte.
Mi schiaccia di nuovo contro il muro così da non farmi muovere le braccia e con il pollice mi accarezza il labbro inferiore.
«tu non puoi azzittirmi con un bacio! Hai capito?» chiedo scostando il viso dal suo tocco.
Le sue labbra finiscono a pochi millimetri dalle mie.
«non puoi andare da lui così» soffia sulla mia bocca tirando su la zip della felpa dalla quale si vedeva leggermente il seno.
«sei tu il ragazzo che dice che sono una puttana vero? Si! e quindi posso andare come voglio da Mickey» esclamo prendendolo in contropiede così ne approfitto per liberare le mie braccia.
«posso andarci anche così da Mickey non credi?» chiedo con sguardo di sfida abbassandomi di nuovo la zip.
«o così» affermo aprendo la felpa.
«anzi così è ancora meglio» dico per poi levarla completamente scoprendo così tutto il collo, segnato da un paio di suoi succhiotti, e la parte iniziale del seno.
«cazzo! Copriti subito!» quasi urla. Menomale che dall'esterno della classe non si può sentire cosa si dice all'interno.
«e perché dovrei?» chiedo fulminandolo con uno sguardo d'odio.
Le sue mani finiscono di nuovo sul mio corpo. La sinistra va sul mio fianco mentre la destra dietro la mia nuca così da far avvicinare il mio viso al suo.
«perché fino a prova contraria questa è ancora tutta roba mia» dice a denti stretti e io sento mille farfalle iniziare a svolazzare nel mio stomaco.
Aw che carino!...dagli un calcio nelle palle, mandalo a fanculo e corri da Mickey- mi suggerisce il mio subconscio.
«io non sono più roba tua ormai...ed è stata una tua scelta, sei tu che ti sei comportato da stronzo senza alcun motivo» dico ingoiando il groppo che mi si è formato alla gola.
«senza alcun motivo?! Tu ti fidi più di uno sconosciuto che di me! Ti ostini a voler stare vicino ad un ragazzo che vuole solo portarti a letto e mi vieni a dire che mi sono incazzato senza alcun motivo??» quasi ride scuotendo la testa.
«tu mi hai dato della puttana e abbiamo litigato solo per dei tuoi filmini mentali impossibili!» ribatto e lui sospira.
«basta cazzo...non voglio più litigare» dice fissando tutto tranne che me.
«io adesso devo andare» cerco di svignarmela sennò il tutto finirà con me che gli salto addosso e gli dico che lo amo più della mia stessa vita.
«ti ho detto che non puoi uscire così!» quasi mi rimprovera e io gli faccio il medio così lui velocemente mi blocca tra un banco e il suo corpo.
Si leva il giubbotto di pelle per poi farmelo indossare e io subito mi sento protetta e a casa.
«così va meglio» mi dice e io senza neanche degnarlo di un ultimo sguardo esco dalla classe.
Cos'è successo in circa 5 minuti?
Il nostro James è geloso...😌
Scusate per l'enorme ritardo nell'aggiornare😓💘 sono un disastro😋
Vi è piaciuto il capitolo?
In questo periodo The Walking Dead è tipo diventata la mia droga😍
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Love you Babes💦💙
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