Perle Kimoyo

Oleh CelticGoddness

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Il mio nome è Namera e conservo le memorie del Wakanda. Ci sono storie che non possono essere dimenticate per... Lebih Banyak

Prologo
Wakanda. La mia casa
Una strana convivenza. Il centenario e la ragazza
First Love. Il Lupo Bianco e la sua Luna
Il cielo del Wakanda. Di mani che si sfiorano, baci e... cosa provo per te?
La caccia. Quando spirito, cuore e corpo diventano una sola cosa.
Shi'ar. Salvando la Veggente
Il rifugio del Lupo. Di prime volte e...
Il rifugio del Lupo II. Catene d'Argento e fili rossi del Destino

Natale a New York. Di incontri, verità e... rapita!

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Oleh CelticGoddness

È la prima volta che lascio il Wakanda e... ho paura.

Forse sono una codarda, indegna del potere che mi è stato dato e che non ho voluto. Ma sono umana e la paura è un sentimento tanto potente quanto il coraggio. Poi guardo Bucky che mi infonde sicurezza con il suo sguardo, il modo di fare, la sua mano nella mia. Ma come siamo arrivati a questo? Non lo so nemmeno io ma la cosa mi piace.

La sua mano nella mia, la mano sulla mia schiena che mi accarezza per calmarmi. E adesso siamo su un jet Wakandiano diretti a New York.

**

La mia mano sulla sua, sento che è nervosa. In effetti è un viaggio verso l'ignoto, Strange vuole conoscerla, mi rende anche a me nervoso e sospettoso. Che volete, sono un vecchio borbottante in un corpo da trentenne! Laura mi guarda, prendo la mano baciandone il dorso "Andrà tutto bene Rossa e New York ti piacerà..." un lieve sorriso, ti volti sul sedile mettendoti comoda e cerchi di addormentarti. Strange, non me la conta giusta.

**

New York. Sancta Santorum.

Sta per arrivare. Per lei sarà tutto nuovo così come la Profezia che conosce solo in parte. L'aiuterò. Devo. Malcolm si far vedere quando verrà il momento. Finalmente ti rivedrò Laura.

***

Io e Laura camminiamo in una New York innevata. A volte dimentico che il Wakanda gode di un clima particolare, diverso dalle altre parti del mondo che continuano ad andare avanti. Ed è tutta addobbata per Natale. Sarà bello festeggiarlo qui. L'espressione sul tuo viso è impagabile. Si vede che non hai mai festeggiato, sembri una bambina in un negozio di giocattoli. Arriviamo davanti al portone che si apre magicamente, Wong viene ad accoglierci e lo sguardo che da a Laura mi mette sul chi va la. No, non è gelosia è altro. Come se la conoscesse, è stupore e incredulità.

"Prego, seguitemi. Strange è nel suo studio" lasciamo le giacche e lo seguiamo su per le scale. Laura è affascinata da tutto quello che ci circonda, in effetti lo sono pure io. Qui sembra un museo dello strano, della magia. Strange esce da uno specchio, la cappa attorno al suo corpo svolazza fino a farlo sedere su una poltrona "Prego, accomodatevi..." anche lui la guarda come se la conoscesse.

"Mi hanno detto che lei potrebbe aiutarmi con la mia condizione..." "Sì. Sei la Veggente, la tua fama ti precede così come la Profezia che ti riguarda..." "Io vorrei tanto non essere la veggente, vorrei essere... normale..." "Ma non puoi – Strange mi guarda come se volesse leggermi la mente – ti insegnerò e ti dirò di più sui tuoi genitori, se lo desideri..."

L'espressione di Laura cambia appena sente dei suoi genitori. "Conoscevate i miei genitori?" "Sì. Li conoscevo molto bene..." noto i tuoi occhi lucidi, cambi postura e io guardo ancora Stephen, non m convince per niente.

**

Era giunto il momento di dirle tutta la verità. Forse l'avrebbe presa male e mi avrebbe inveito contro o forse... questo non mi è dato saperlo e nemmeno l'Occhio di Agamotto ha voluto aiutarmi.

"Tua madre, Helena era una donna bellissima, è da lei che hai preso i colori. I capelli rossi, gli occhi verdi... Helena MacGregor scappò dal suo regno e si rifugiò a Kamar Taj nel periodo in cui io ero li dopo il mio incidente – do loro le spalle – ci siamo innamorati e da quella unione sei nata tu..."

Il silenzio è calato nella stanza, mi volto, lei come avevo previsto fatica a comprendere la cosa, Barnes invece vorrebbe incenerirmi.

"Fammi capire bene... perché? Perché le avete mentito? Viveva da sola in Scozia in un casetta, sua madre morta e tu te ne fregavi bellamente? Ti è venuto ora un rimorso di coscienza se così possiamo dire? Stephen, sono a tanto così dal prenderti a pugni..." ma Laura mette una mano sulla sua per calmarlo e un quel momento Malcolm viene fuori dall'altra stanza. "Prima di fare qualsiasi cosa, forse è meglio che vi racconti io il resto della storia..."

***

Tutto quello in cui credevo svanito in un nanosecondo. Chi sono davvero?

"Sono Malcolm Douglas MacGregor, il tuo padrino nonché zio, sono il fratello di tua madre che ha vegliato su di te anche nel mio sonno indotto dopo la morte della mia amata Helena. La casa in cui hai abitato in Scozia è stata costruita da me su un terreno sacro alla mia gente, in previsione della nascita della nuova Veggente, cioè tu. Sei stata al sicuro fino alla venuta del nuovo Custode – guarda Bucky – ma c'è qualcuno che ti brama più di qualsiasi altra cosa. Un nemico nel Multiverso che non si è dai mai per vinto, Xander..."

"Io, sono umana?" "Sì. Ma nelle tue vene scorre sangue Fae. Tua madre era una Fae che doveva sposare Xander, si rifiutò scappando sulla terra e incontrò Stephen..." osservo lo stregone, mio padre. "Per molto tempo abbiamo fatto credere che fossi io l'uomo di Helena, anche Xander lo sa ma adesso che sei venuta fuori dal Wakanda, tutti ti vorranno..."

Sento Bucky fremere ma lo fermo. "Tutto questo è assurdo! La mia vita è stata una bugia e adesso tutto questo? – mi alzo furente – ho bisogno di restare da sola..." scappo come ho sempre fatto ma tutto questo è troppo anche per me.

***

Incrocio le braccia sul petto mentre osservo lo Stregone e suo cognato a questo punto.

"Di cose strane ne ho viste in centosette anni, ma questa le supera tutte. Perché adesso? E non venirmi a raccontare scuse o altro perché le bugie le fiuto a un miglio di distanza..." Malcolm guarda Stephen "Perché questo è il momento umano. È stato predetto che la figlia di Helena uscisse dal Wakanda per conoscere il suo vero padre che l'aiuterà a conoscere il suo vero potenziale e che verrà in possesso del suo reale potere a breve. Questo vuol dire che tutti quelli che conoscono la storia della Veggente verranno a reclamarla. Cosa che mia sorella non voleva, non voleva darle questo fardello ma è successo..."

"Ipocriti! Le avete mentito! Spero vivamente che possa perdonarvi perché io non sono dell'umore giusto..."

***

Non ho idea di dove sia finita ma trovo un divano e mi ci butto sopra singhiozzando. Tutto questo è un brutto sogno, ora mi sveglierò in Wakanda e Bucky sarà al mio fianco e finalmente potrò dirgli cosa provo. Mia madre è svanita quando avevo sette anni, tutti mi dissero che era morta e io ho creduto a questo come alla morte di mio padre. E adesso questa valanga di informazioni che mi sommergono e io annego nella disperazione. Chi sono io davvero?

"Signorina MacGregor..." sollevo la testa. È Wong, l'aiutante di mio... padre che mi guarda preoccupato "Wong, giusto?" "Sì. So come si sente, le bugie fanno più male di qualsiasi altra cosa ma suo padre lo ha fatto per proteggerla. Per questo lei ha il cognome di sua madre ed è sempre stata sulla terra. Suo zio l'ha protetta fino all'avvento del Lupo Bianco. Gli dia una possibilità, ad entrambi. Si dia una possibilità. Strange ha perso tutto quando non ha più potuto usare le mani ma adesso è molto cambiato. Lei potrebbe davvero dare una svolta alla sua vita..."

"Ci penserò Wong..." "Se vuole seguirmi, le mostrerò la sua camera..." quando arrivo alla camera, trovo Bucky al suo interno e corro tra le sue braccia, sono troppo sconvolta e incazzata per parlare. Mi godo il suo abbraccio e lui mi culla in silenzio.

**

Notte.

Laura è sdraiata su di me, avvolti dalle coperte, aveva dormito mentre io vegliavo in silenzio accarezzandola. "James, sei sveglio?" rispondo con un mugugno "Tu cosa ne pensi?" "Che tutto questo è assurdo malen'kaya. Assurdo e strano. Ho avuto modo di parlare con loro e anche se ancora non mi fido del tutto, pendo che devi dar loro almeno una possibilità, anche se ti hanno ferito, sono stati stronzi e meschini. Lui è tuo padre e l'altro tuo zio. Penso che anche tu voglia saperne di più..."

Solleva la testa dal mio petto per guardarmi nella semi oscurità della camera "Ci proverò. Del resto vuole insegnarmi a gestire il mio potere..." "Puoi iniziare da quello anche se fa male per tutte le bige che hanno detto. Spero davvero che nessuno venga a reclamati per via del tuo essere Veggente, non mi fermerei davanti a nessuno moya Luna..." ti accoccoli nuovamente su di me addormentandoti.

Sì, tutto questo era davvero una brutta situazione!

***

Dopo colazione, Strange mi aspetta nel suo studio mentre Bucky ha delle cosa da fare, tra cui parlare con mio zio.

"Avevo promesso che ti avrei insegnato a gestire il tuo potere della Vista, a non esserne sopraffatta e a non impazzire, ed è quello che farò. Sarai tu, se vorrai, a chiedermi, a sapere. Non voglio forzarti in alcun modo perché sono stato un'egoista a non dirti la verità e ti capsico se mi odi... quindi ora iniziano le lezioni..."

Vengo trasportata nella dimensione Specchio, un ambiente in tutto e per tutto uguale al suo studio ma su un altro piano dell'esistenza e tutto è fatto di specchi. "Sono pronta..."

***

Parlo con Malcolm per capirne di più e di cosa mi dovevo aspettare dai "Nemici della Veggente". Seppi da lui che i Fae avevano varie etnie come gli esseri umani, che la madre di Laura era una principessa ribelle scappata dal suo destino e innamorata di Strange, tanto da dargli un figlio. Che Xander era pericoloso, un essere del Multiverso che anelava al potere dei Fae, soprattutto la Vista, un potere che lui non aveva. Che Laura era umana in tutto e per tutto e che il suo pieno potere doveva ancora manifestarsi.

Ok, Malcolm mi piaceva. Schietto e senza peli sulla lingua, ora capisco da chi aveva preso il carattere Laura. "Mi piaci soldato, sei un degno Custode di mia nipote..." sorrido leggermente. Con Malcolm decidiamo di fare un giro in città, il Santorum era ben protetto.

***

Avere qualcuno che mi insegna a controllare le visioni non è male. Almeno non ho più paura di quella sensazione che mi rimaneva ogni volta che ne ho una. Ho provato anche a "Comandarla" ma con scarsi risultati. Stephen, mio padre, ha detto che riuscirò a farlo quando il mio potere sarà liberato. Non capivo quel "Liberato" ma per ora mi andava bene con i pochi progressi che stavo facendo.

Hanno detto che somiglio molto a mia madre però, guardando lo Stregone, noto che ci sono alcuni atteggiamenti, espressioni del viso come le mie. Padre. Papà. Per anni l'ho creduto morto e adesso è qui, davanti a me. Mi hanno mentito per proteggermi e adesso la verità fa male.

Usciamo dalla dimensione Specchio, Wong aveva preparato un ottimo te. "James non è tornato?" "No, non ancora signorina MacGregor..." "E' con Malcom... resterete per Natale?" "Sì, penso di sì... è la prima volta che passo una festa fuori dalla Scozia o dal Wakanda. Diciamo che non ho mai girato il mondo in venti anni di vita..." "Hai tutta la vita davanti Leer per fare tutto quello che vuoi..." lo guardo stupita, non sentivo quel nomignolo da tanto tempo. "Come mi hai chiamato?" "Leer. Tua madre mi ha insegnato un po' di gaelico e Leer è Laura in gaelico"

Mi stavo commuovendo e in quel momento Bucky e mio zio rientrano. Lui allunga una mano e la prendo subito così da allontanarci. Il mio Sergente si congeda dagli altri con me al seguito.

***

Così identica a Helena ma anche così uguale a me. Non averle detto la verità è stato per il suo bene ma adesso dovremmo aspettarci qualsiasi nemico. Xander la vorrà, tutti la vorranno. Se devo morire per difenderla e fare ammenda per le mie mancanze, lo farò. "Stephen, il Custode non la lascerà mai andare. È più che pronto a sacrificarsi e...c'è molto di più tra di loro..." non mi era sfuggita l'intesa che avevano e non so se essere geloso come padre o lasciar correre. "Vedremo Malcolm. Vedremo."

***

Appena siamo lontani dalla vista di tutti, la stringo a me impadronendomi delle sue labbra. Laura avvolge le braccia dietro al mio collo con le mani tra i miei capelli, apre la bocca lasciandomi fare. La sospingo contro un muro, le nostre lingue si accarezzano e la mia mano di vibranio stringe una natica facendola gemere nella mia bocca.

Quando ci stacchiamo per riprendere fiato, noto con piacere il rossore sulle guance, le labbra tumide, io che mi lecco le mie per imprimermi bene il suo sapore. Oggi fragole.

"Mi sei mancata Rossa..." "Anche tu. Fa strano essere in casa di mio padre e pomiciare come due ragazzini..." sorrido per poi guardarla "Beh, la pubertà l'ho passata da molto tempo moya Luna. Siamo adulti e vaccinati, penso lo abbiano capito che c'è qualcosa di più tra di noi..." "Perché c'è qualcosa James?" "Sì." Sospiri. Perché ho come l'impressione che quello che vuoi dirmi ti è rimasto impigliato nelle parole? Dovrò aspettare e pazientare, anche se la pazienza non è una delle mie virtù.

"Dato che passeremo il Natale qui e che le lezioni con Strange dureranno un po', ho tutta l'intenzione di farti fare un bel giro per la città che mi ha visto nascere, che ne dici?" ti si illuminano gli occhi "Sì! È uno dei miei sogni, come la neve, le luci e tutto il resto – mi salti al collo baciandomi sulla guancia – James, grazie!" "Sempre ai tuoi ordini Rossa..."

***

James fu di parola. Il mio Sergente ombroso, arrabbiato con il mondo ma con un cuore grande e luminoso, mi fece da Cicerone nella sua città. E New York durante le feste natalizie da il meglio di se. Tutto è magico, bello e con Lui, il mio Bucky, tutto è più bello. Peccato che ancora non sia riuscita ad esprimere ciò che provo per lui. Dei, lo amo e vorrei gridarlo al mondo intero!

Andiamo a Central Park completamente innevato. Bellissimo. Avevo già visto la neve ma qui, sembra tutto diverso. Riprende a fioccare e io solevo la testa osservando il cielo bianco e i grossi fiocchi di neve che cadono attorno, su di me e sul mio viso.

Mi sento felice come non lo sono mai stata in vita mia. Quando abbasso la testa, Bucky mi sta osservando, quel mezzo sorriso che mi fa battere il cuore, mi viene vicino, le sue mani sul mio viso e gli occhi che si posano sulle mie labbra. "Ti amo ragazzina. Ti amo e la cosa mi spaventa da morire. Mi hai fatto perdere la testa, hai fatto perdere la testa a un centenario che rifiutava l'amore per paura delle conseguenze. Ah mia Luna, ti amo..."

Le labbra del mio sergente si posano sulle mie delicatamente. Un bacio freddo per la temperatura ma che si arroventa subito. Mi sfiori le guance con i pollici, so di essere rossa in viso e così prendo coraggio, ti guardo negli occhi e mi dichiaro.

"Ti amo anch'io scontroso sergente Barnes. Lupo. È la prima volta che mi innamoro di qualcuno ed è così... strano. Bello. Mi sento male quando non ci sei e quando sei con me sto bene. Hai il mio cuore soldato ma ti prego, non giocarci e non giocare con i miei sentimenti..." "Laura..." mi baci ancora.

Mai dichiarazione fu più bella di quella. Lui mi ama e io amo lui, non avevo idea di dove tutto questo ci avrebbe portato.

***

Tornammo al Santorum di Strange mano nella mano. Mi sento molto bene ora che ho tirato fuori tutto, era da tanto tempo che non mi innamoravo e soprattutto, era da tanto che non mi sentivo così bene. Ora bisogna dirlo al padre che guarda caso è lo Stregone Supremo. Ho affrontato di tutto ma mai un padre potenzialmente geloso.

Stephen prese sul serio il festeggiare tutti insieme e il grande albero decorato ne era la prova. "Spero apprezzerai tutto questo..." "Sì. Con mamma facevamo spesso l'albero..." noto che Stephen ci guarda, anzi ci studia. Beh, se non l'ha capito ha bisogno di un serio ripasso!

Ceniamo tutti insieme, Strange fa un brindisi "Agli affetti ritrovati. A chi abbiamo perduto e a chi è tornato. A mia figlia e al suo Custode, che la vita vi sorrida, sempre." Laura mi guarda, sento che è agitata, vorrebbe rispondere ed è combattuta. Lo sarei anch'io. La serata passa tranquilla, tutto andava bene. Troppo bene.

***

Chissà perché le cose brutte succedono sempre di notte. Mi sveglio di soprassalto sentendo uno strano rumore, Laura dorme beatamente ignara di quello che sta accadendo. Il mio sesto senso è in allerta e afferro la Glock che porto sempre con me. Ok, forse la Glock non basta per ciò che sto vedendo con i miei occhi.

Strange e Wong stanno combattendo contro quelli che sembrano alieni. Perché non mi meraviglio? Malcolm mi aveva insegnato come attivare una protezione sulla porta se dovevo lasciarla da sola incustodita. Malcolm si stava battendo con loro, mi unisco anch'io allo scontro. Alieni, erano questi i nemici, tra i tanti, che vogliono la Veggente.

***

Shi'ar.

Perché proprio gli Shi'ar sono venuti qui, violando la sacralità di questo luogo? Perché Lilandra ha permesso tutto questo? Lei non ha mai voluto tutto questo, non le può interessare mia figlia.

"Per ordine dell'imperatore, dateci la Veggente. Servirà l'impero Shi'ar fino a quando l'imperatore non si stancherà di lei..." Imperatore? D'Ken?

"Puoi dire al tuo imperatore che la Veggente non andrà da nessuna parte!" quello che doveva essere il capo della spedizione sorride malevolo "Più resisterete e più le conseguenze saranno catastrofiche per voi..."

Magia contro scienza aliena? Vincono gli alieni.

Ho visto Bucky battersi come un leone ma gli alieni hanno la meglio di noi.

***

Doveva esserci una protezione sulla porta della nostra camera ma non è servita annulla. Succede tutto in fretta, mi legano e mi chiudono la bocca e vengo portata nell'atrio del Santorum. Sono tutti immobilizzati contro i muri e vedo Bucky furioso perché non può fare nulla.

Mugugno il suo nome, le lacrime agli occhi perché sono impotente e non posso fare nulla. Sono umana e debole.

"Umani insignificanti che non sanno che potere hanno a loro disposizione. La Veggente ora è di proprietà dell'impero Shi'ar. Siete dei codardi o avete il coraggio di sfidarci? La Veggente resterà per sempre nostra..."

***

Svanirono in un portale dimensionale e ciò che ci teneva bloccati si dissolse e cademmo a terra. Batto i pugni sul pavimento, quello in vibranio lo spacca. "Dobbiamo fare qualcosa Stephen..." "Lo so, lo so perfettamente..."

Mi alzo da terra ringhiando, sentendo lo spirito del Lupo Bianco agitarsi dentro di me. "Io farò qualcosa. Non resterà un solo minuto con quei figli di puttana! Nessuno tocca ciò che è mio..."

Uno strano senso di possesso e gelosia si impossessa di me, territorialità. Protezione.

Lupo.

Rossa, sto venendo a salvarti.




Angolo Autrice

Buonsalve!

Iniziamo a movimentare la cosa. Non ve lo aspettavate questo plot twist vero? In un primo momento avevo pensato a Malcolm come padre ma poi ho cambiato idea e poi perché a me Strange piace moltissimo. Per chi si stesse chiedendo su età etc, ricordo che Helena è una Fae quindi non ha età, Laura invece è umana con sangue Fae ma per ora non ha alcun potere a parte il piccolo fardello di "vedere".

E ora un po' di immagini con AI, mi sto divertendo un mondo, soprattutto per come mi ha fatto Malcolm, praticamente è entrata nella mia testa.


Malcolm Douglas MacGregor

salutiamo tutti Zio Malcom (mi da vibes strane)


Helena MacGregor (ma poi sarà davvero morta?)

Strange e Helena

Besos a todos :*

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