Never without you

Antonella_Torrance द्वारा

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Katherine, bella, forte, impavida, ma con un dolore dentro se stessa che la segue costantemente. E' la ragazz... अधिक

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Capitolo 60
Capitolo 61
Capitolo 62
Capitolo 63
capitolo 64
Epilogo
Ringraziamenti

Capitolo 9

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Antonella_Torrance द्वारा

Katherine

Stupida, stupida e ancora stupida! Cosa diamine mi è passato per la testa, accettare l'invito di uno che neanche conosco, cioè a parte sapere che si chiama Tyler non so praticamente nulla di lui. Tutto per colpa di quello stronzo;
Quando Tyler mi ha raccontato dell'assurda conversazione avuta con Kyle, non ci ho visto più, e quando mi ha chiesto se mi andava di uscire con lui ho preso la palla al balzo, ma era solo la scia del momento, ora vorrei solo chiamare e disdire.
Resto ferma un'altra mezz'ora davanti l'armadio per poi buttarmi sul letto, con uno slancio afferro il cellulare e chiamo l'unica persona che ho voglia di sentire in questo momento

"Pronto"

"sono una stupida, non avrei dovuto accettare l'invito, cioè non è da me, e poi non so che cavolo mettere, sono davanti l'armadio da non so quanto tempo a fissare capi che conosco praticamente a memoria, non sono pronta, non ci vado, ora lo chiamo e annullo tutto" finisco di dire a perdifiato

"Ok frena un'attimo, fa un respiro profondo e calmati"

"Calmarmi? Cosa? Sono calma è che non voglio uscire, ho accettato solo perché ero arrabbiata con tu sai chi"

"Ah..ah..lo sapevo! Vuoi farlo ingelosire"

Assottiglio gli occhi incredula

"Cosa? Astrid no, non lo faccio per quello, solo..si, mi ha fatta incazzare e si ho accettato solo per quello, ma non voglio farlo ingelosire, non è il mio ragazzo non...non mi interessa" vacillo sull'ultima frase

"Beh, Tyler non è male magari conoscendolo ti piacerà, e poi non è male iniziare ad uscire con qualcuno"

Come glielo spiego? Come glielo spiego che tutte quelle cose le ho sentite, che le farfalle allo stomaco, l'ansia, il costante pensiero per la stessa persona sono cose che ho provato e non ho voglia di rivivere..

E poi c'è dell'altro: c'è la rabbia costante, c'è la tensione, c'è il fuoco, c'è l'adrenalina e la passione..e queste si che non le avevo mai sentite e la cosa peggiore è sentirle per la persona sbagliata, per la persona a cui non importa altro che una notte di sesso occasionale

"Katy ci sei ancora?" La voce di Astrid mi risveglia da quella trans e con un sospiro stressato rispondo

"Dovrei disdire"

Non è Tyler il problema, ma io. Io che non sono più uscita con nessuno dopo di lui, io che penso troppo mentre lui non l'ha fatto neanche per un istante prima di andarsene..

"Senti, so che ricominciare tutto da capo, in un posto nuovo con persone nuove, non è facile, e magari può sembrarti presto uscire con qualcuno, ma ehi è solo una serata con un ragazzo carino e il massimo che può capitarti? Che ti diverta, e se così non fosse c'è sempre il piano b"

"Sarebbe?"

"Non mi sento molto bene, ti chiedo scusa, ma penso sia meglio che torni a casa"
mi risponde imitando un finto tono dispiaciuto e subito dopo scoppiamo a ridere, perché anche in una situazione del genere Astrid sa bene come sdrammatizzare e anche se siamo amiche da poco tempo, sembra già riuscire a capirmi

"Non mi sento molto bene, ti chiedo scusa, ma penso sia meglio che torni a casa" ripeto come un compito da tenere a mente

Restiamo al telefono così tanto che mi rendo conto dopo, siano quasi le sette e fra un'ora Tyler passerà a prendermi sempre che azzecchi la strada. Saluto Astrid promettendole di chiamarla a qualsiasi ora per raccontarle della serata e mi dirigo di nuovo verso l'armadio dove scelgo un jeans aderente e una maglia morbida bianca, sistemo i capelli e il trucco e mi dirigo di sotto lanciando velocemente un'occhiata alla finestra di fronte, la luce è spenta, non è a casa, però a me voleva sabotare un'appuntamento, che ipocrita.

Scendo di sotto e trovo mia zia con una pila di fogli probabilmente cose del lavoro, e non appena si rende conto della mia presenza sorride incuriosita

"Tesoro,  che carina che sei stasera! Stai uscendo?" Chiede guardando l'orologio

"Si esco un paio d'ore con un amico" rispondo evasiva..ti prego non chiederlo, ti prego non chiederlo, ti prego non...

"Oh, un appuntamento?"

Ecco

"Ma no, solo..un compagno di scuola, l'ho conosciuto da poco, e mi ha invitata ma niente di che.."

"Che carino, e viene a prenderti lui?" Che l'interrogatorio abbia inizio

"Si"

"e come si chiama?"

"Tyler"

"E quanti anni ha?"

"Ti prego non..dai non c'è bisogno, non avrei accettato se non avessi avuto la conferma che è un tipo apposto, usciamo solo per mangiate qualcosa, fare un giro e poi di ritorno a casa tra i miei adorati libri"

"D'accordo, ma non ci sarebbe niente di male se..insomma se..."

"No zia tranquilla, non c'è nessun interesse amoroso" ribadisco

"Ok, va bene.." ma non è convinta, pensa dovrei uscire di più e il fatto che non sia più uscita con un ragazzo da quasi un anno non le è sfuggito

"Allora occhi aperti, e a casa per mezzanotte"

"Va bene anche alle undici, non mi offendo" le dico divertita, lei mi da un buffetto sul naso e mi abbraccia forte ed è in questi momenti che mi sento così fortunata ad avere lei nella mia vita, lei magari non se lo immagina neppure, ma mi ha salvata in ogni modo possibile, senza di lei sarei persa, non avrei retto il dolore per la perdita dei miei genitori, per la fine della mia storia con Ben. Lei è la mia ancora

Mi dirigo fuori dalla porta nello stesso momento in cui lo vedo arrivare con la sua auto

"Ehi hai trovato l'indirizzo" esclamo raggiungendolo

"Ho degli amici che abitano in questa zona quindi non è stato difficile" mi si avvicina e apre la portiera dell'auto e mi viene subito in mente Kyle e quanto si divertirebbe nell'assistere ad una scena del genere, perché lui non è sicuramente il tipo da aprire la portire, è più tipo da sollevarti tra le sue braccia e infilarti lui stesso in auto e questa cosa mi fa anche sorridere.

Ammetto che il viaggio è piuttosto tranquillo, credevo mi sarei sentita a disagio e invece devo ammetere che la presenza di Tyler non mi fa irrigidire come credevo. Non mi fa battere il cuore o venir voglia di urlargli contro, ne di sentire le sue mani addosso..diamine ma che dico!

"Allora dove andiamo?" Chiedo per spezzare il silenzio

"Ti avverto che a me va bene anche un fast food" gli dico prima che parcheggi davanti un locale con l'insegna luminosa, somiglia quasi ad una tavola calda, ma decisamente più grande e mi sembra anche più raffinata

"Wow" esclamo scendendo dall'auto prima che lui arrivi per aprire la portiera.
Senza renderme conto Tyler mi prende per mano e mi conduce all'interno di quel locale che si rivela davvero più grande di quanto immaginassi

Davanti a noi c'è un lungo bancone da dove puoi ordinare e restare anche lì davanti per bere o mangiare, sulla sinistra ci sono poltrone al posto dei sedili con un tavolo quadrato al centro, e ogni posto ha accanto a sé una finestra da cui traspare l'esterno del locale.
Che cosa deliziosa!

"Ti piace?" mi chiede notando quanto mi stia guardando intorno

"È davvero..mi piace" mi volto verso di lui e noto mi sta guardando, volto di scatto la testa per sfuggire al suo sguardo, non so perché.

"Volevo che iniziassi a conoscere la bellezza di questa città, New York è spettacolare e poco alla volta te ne renderai conto"

"Si, lo dice anche mia zia, lei ha vissuto qui durante il collage, mentre i miei genitori amavano viaggiare e New York era la loro meta preferita"

non mi rendo nemmeno conto di quello che dico finché non pronuncio l'ultima parola e svio subito la conversazione prima che inizi a fare domande

"Allora, ci vieni spesso qui?"

"A volte, ai miei genitori piace quindi capita che passiamo qualche serata a cena qui"

"Bello" dico restando in piedi con il braccio poggiato al bancone

"Ordiniamo da bere?" Chiede titubante

"Massi" mi volto verso il cameriere

"Per me una cocacola"

"Anche per me" dice Tyler di rimando

È carino, ma non lo so, c'è qual ma..

Restiamo lì davanti al bancone ad aspettare la nostra bibita quando sento la porta del locale aprirsi e rinchiudersi subito dopo

"Quando si dice il mondo è piccolo"

Quella voce...la sua voce.

Mi volto di scatto e due occhi profondi mi stanno già guardando e oserei dire che potrei leggervi di tutto in quello sguardo, ma non è questo a farmi congelare sul posto, ma la sua compagnia.. una ragazza che mi costa ammetterlo, è di una bellezza sconvolgente. Lunghi capelli scuri e due occhi nocciola talmente brillanti e il cui trucco mette in risalto. Il fisico snello e ben proporzionato fasciato da un abito bianco così aderente che sembra una seconda pelle, gli sta addosso come si conoscessero da tempo
Socchiudo leggermente gli occhi per poi tornare in me

"Sai, a queste cazzate non ci ho mai creduto" rispondo irritata non so se dalla sua presenza o dalla sua compagnia

"Peccato, è una così bella coincidenza ritrovarci tutti nello stesso posto" dice divertito

"Coincidenza? Dici?" Ribbatto

Ed ecco che il mondo attorno a noi scompare

"Cos'è pensi ti abbia seguita? Qui qualcuno ha l'autostima alle stelle" esclama divertito

"Beh se non vi dispiace noi andremmo a sederci al nostro tavolo" esclama Tyler interrompendo il contatto tra noi

"Certo, non volevo mica interrompere il vostro appuntamento" il modo in cui lo dice è cosi pieno di ilarità da mandarmi fuori di testa

"Vorrei poter dire è stato un piacere, ma non è così, buon proseguimento di serata" esclamo irritata e mi rendo conto di star facendo il suo gioco

"Scusami" dico una volta seduti

"Di cosa? Può capitare di ritrovarsi negli stessi posti"

"Credi davvero sia qui per una totale e innocua coincidenza?" Quasi rido

"Beh per quale altro motivo dovrebbe trovarsi qui? Insomma hai detto che non c'è nulla tra voi"

"Si, infatti" rispondo volgendo lo sguardo verso destra dove lo trovo seduto insieme alla sua amica intenta a far che, baciargli collo? Vomito

"Lo conosci bene? Kyle intendo?" Volgo lo sguardo verso Tyler ignaro dello spettacolo a cui devo assistere

"Lo conoscono praticamente tutti, era uno che si metteva spesso nei guai"

"E poi cos'è successo?"

"Credo gli sia capitato qualcosa, non so però che cosa, di colpo non era più tanto scontroso con tutti, oddio è pur vero che resta un coglione, ma ammetto che da come me lo ricordo è migliorato parecchio"

Qualcosa che lo ha portato a calmarsi? Questo ragazzo è peggio del cubo di rubik

Quando finalmente ordiniamo, la serata sembra peocedere tranquilla, ma quei due occhi arroganti e sensuali non mi schiodano per un istante nonostante la sanguisuga che ha accanto, e nell'attimo in cui i miei occhi si incatenano ai suoi non riesco neanche a sentire cosa Tyler mi stia dicendo, vedo solo lui e quello sguardo accigliato e enigmatico che non sembra nemmeno prestare attenzione alla persona che ha accanto..godo di questo sinceramente

Dopo un tempo passato più a evitare le sue occhiate, Tyler se ne esce con una passeggiata post cena che lì per lì non mi sento di rifiutare, si è comportato da vero gentiluomo e l'unica cosa che invece sono stata in grado di fare è stata una costante occhiata e fuga al ragazzo davanti a me

Ci alziamo e vedo Tyler andare avanti a me per pagare il conto e a nulla servono le mie parole

"La prossima volta se vuoi pagherai tu"
Mi sussurra sorridendo certa che comunque, non me lo permetterà neanche dopo, ma è quel "la prossima volta" che mi confonde perché onestamente no so se voglio che ci sia

"Ve ne andate già?" Il fatto di ritrovarmelo dietro è tutto un gran dire

"Già e tu e..la tua amica invece? Vi fermate ancora?" Chiedo strafottente

"Perché no? Non è male come posto e neanche la compagnia" quel suo ghigno...

"Beh divertitevi allora" concludo dirigendomi all'uscita

"Sicuramente" risponde quasi infastidito e solo in quel momento la tipa si avvicina  a noi avvinghiandosi a lui come un serpente, ma quelle mani non ce la fa a tenerle a posto?

"Kyle mi annoio" gli sussura in modo languido, lui la calcola appena impegnato più a guardare verso la mia direzione in particolare verso la persona accanto a me, solo ora mi rendo conto che Tyler si avvicina poggiando il braccio attorno la mia schiena

Oddio

E lui non guarda neanche più me, ma la sua mano che avvolge in modo delicato la mia schiena mentre io non schiodo i miei da quelle della sconosciuta accanto a lui che sembra voglia mangiarselo

"Beh Kyle è stato un piacere incontrare te e..." lascio la frase in sospeso volgendo lo sguardo verso la ragazza accanto a lui

"Sidney, ma puoi chiamarmi Sid" risponde civettando

"Sid?" Ripeto trattenendo una risata

"Cosa c'è da ridere?" Chiede appena irritata

"No no niente solo...sembra quasi il diminutivo di uno di quei protagonisti di film thriller, sai quei cecchini o cani da caccia addestrati per uccidere"

"Che cazzo vorrebbe dire scusa? Stai dicendo che il mio nome è quello di un cane?" Permalosa

"No, non ho detto questo, ho detto che il tuo soprannome lo sembra" chiarisco per nulla intimorita

"Non ho capito se la stronza qui fa sul serio o mi sta prendendo in giro" tuona verso Kyle che sta cercando di trattenere una risata sin dall'inizio

Tyler si mette in mezzo per placare gli animi

"Sta scherzando" gli dice per dissipare la tensione

"Purtroppo no" ribbatte invece l'amichetto accanto che si è gustato la scena consapevole del disastro imminente

"Si sid, scusami tanto avvolte lascio uscire fuori le parole senza renderme conto e non posso far a meno di dire ciò che penso, e in questo caso il fatto che il tuo sia un soprannome alquanto bizzarro non è mica colpa mia"

"Perche non vieni qui a dirmelo" tuona avvicinandosi aggressiva

"Guarda che non mi fai mica paura" ribbatto sovrastandola prima che Tyler mi trascini fuori insieme a lui verso la sua auto, mentre Kyle cerca di frenare quella Siddar che sembra pendere dalle sue labbra..ma per favore!

"Che ti è preso?" Mi chiede Tyler una volta in macchina

"A me? Niente, insomma è stata lei ad esagerare"

"Hai detto che ha il soprannome di un cane" dice senza poter evitare di sorridere

"Ho detto che somiglia a quello di cani addestrati a far fuori e sembra quasi che gli cada a pennello" dico seccata

Mi sento così agitata che usare la scusa del mal di testa per tornare a casa, non sarà un problema.

Tyler accosta davanti casa mia

"Mi dispiace" dice una volta fermi

"Per cosa?"

"Per come si è conclusa la serata, insomma per Kyle e..Sid" dice tra virgolette e la cosa mi fa sorridere, perché Tyler è davvero un bravo ragazzo, ma ho capito già da tempo che i bravi ragazzi non fanno per me

"Avrei dovuto sapere che insieme portano solo guai"

"Lei la conosci?" Chiedo curiosa

"È quella che si definisce una delle più popolari,  è stata parecchio intima con Kyle in passato, non si vedevano insieme da un pò" sottolinea

"Ah" dico solo, non so che altro dire e in effetti non so come erano le loro vite prima del mio arrivo

"So che tra noi..si insomma " dice imbarazzato

"Scusa" dico imbarazzata, non so che altro dire perché la verità è che Tyler mi piace, ma solo come amico

"È che mi piaci, ma come amico" dico sincera

"Beh è qualcosa"

No non è vero

Entrambi restiamo in silenzio consapevoli di parole non dette, ma che aleggiano tra noi incapaci di fuoriuscire per dar conferma a ciò che entrambi già sappiamo

"Allora..buonanotte " dico scendendo dall'auto

"Notte" risponde aspettando che entri in casa prima di ripartire. 
Salgo in camera mia in punta di piedi, sono appena le undici, ma mia zia è già a letto, quindi mi avvio verso la mia stanza e una volta chiusa la porta, mi butto di peso sul materasso.

Santo cielo che serata! Ammetto che la battuta sul cane potevo anche risparmiarmela, ho quasi diciotto anni e mi comporto come una bambina, mi prenderei a schiaffi da sola

Uno strano rumore mi strappa dai miei pensieri, un rumore proveniente dall'esterno della mia finestra, quindi scatto in piedi, mi acciglio nel sentire quel rumore sempre più vicino e quando vedo una figura intrufolarsi dalla mia finestra, quasi lo colpisco con la prima cosa che mi ritrovo davanti,  un abajour di piccole dimensioni posta nel mio comodino

"Ahi ma che cavolo fai?"

"O mio Dio!" Cosa faccio io? Cosa fai tu qui a quest'ora nella mia stanza? Chiedo con l'affanno

"vuoi farmi prendere un colpo?" Dico angosciata

"Già finito l'appuntamento?" Chiede guardandosi attorno

Ansia

"Non era un appuntamento e non sono affari tuoi e poi scusami perché sei qui? Non eri con Siddar?

"Vuoi dire Sid" sottolinea divertito

"Fa lo stesso " rispondo piccata

"Allora, vuoi dirmi che cavolo ci fai qui?"

"Beh, ve ne siete andati così presto che ho supposto non avresti continuato a lungo la serata anche se in tutta sincerità non credevo di trovarti qui, ma ammetto che ci speravo"

"E dove pensavi fossi?"

"Beh, dimmelo tu"

"Fa poco lo spiritoso, credi che mi sia bevuta la storia del "quando si dice il modo è piccolo" sottolineo mimando le virgolette

"Hai premeditato di sabotarmi l'appuntamento"

"Hai detto non era un'appuntamento" dice accigliato

"Infatti, solo..lo hai fatto apposta, sapevi sarei stata a disagio così"

"Perché? ti metto a disagio? Credevo neanche mi considerassi"

"Stai giocando sporco Kyle Dixon" mi muovo sedendomi sul letto

"E a te piace giocare Kitty dì la verita"

Sorride vittorioso e non mi sento di contraddirlo, non era davvero un'appuntamento quello con Tyler anche se tutto sommato non è stato così male come credevo, non c'è stata nessuna scintilla e io vivo di scintille

"E la tua amica invece?" Chiedo mostrando disinteresse

"Vuoi dire dopo averla volontariamente provocata? Era talmente incazzata che non ha fatto che sbraitare per tutto il viaggio di ritorno, diciamo che non era molto di compagnia"

"E lo è stata in passato?"

"Chiedi senza allusione Kitty" dice sicuro e quasi indifferente

"Non mi interessa dei tuoi affari personali, solo che se hai una ragazza non dovresti flirtare con un'altra"

"Primo non ho mai detto di avere una ragazza e sicuramente non potrebbe mai essere lei, secondo con chi starei flirtando scusa?" Ma che stronzo

"Hai davvero una gran bella faccia tosta"

"Ho capito mi trovi bello non c'è bisogno di sottolinearlo, anzi sai cosa? mi piace quando lo fai quindi no, non smettere"

scuoto la testa divertita dall'assurdità della situazione e lui fa lo stesso

"Quindi ti sei divertita?"

"Abbastanza"

"Abbastanza equivale a..?

"equivale ad abbastanza, insomma Tyler è carino, è gentile.."

"Gentile?"

"Si gentile sai quelle persone che ti trattano bene in modo educato"

"E a te piace questo genere"

"Cosa dovrebbe piacermi scusa essere maltrattata?"

"Certo che no, nessuno dovrebbe farlo"

"Ecco quindi è stato genile" ripeto senza capire io stessa dove voglio arrivare

"Sembri infastidito" dico notando la sua aria corrucciata

"Da chi da te? Non mi importa con chi esci"

"Eppure ti sei permesso di fargli capire ci fosse qualcosa tra noi"

"Era solo uno scherzo non pensavo ci avrebbe creduto davvero e poi ho solo anticipato l'ovvio"

"Scatto in piedi e mi rendo conto di essergli davanti e parecchio vicina

"Che vorresti dire?"

"Quello che hai sentito"

Resto fissa nei suoi occhi e neanche i suoi si schiodano dai miei, il mio respiro è affannato e anche il suo noto è accelerato, mi bagno le labbra con la lingua e i suoi occhi saettano subito in quel gesto, i suoi occhi! Ha un modo di guardarmi che mi tiene salda al pavimento, non mi muovo, il cuore accelera, le gambe tremano e sento il viso così accaldato che temo possa accorgersene anche lui, mi infastidisce ma so che non potrei fare a meno della sua presenza e la cosa sta cominciando a spaventarmi

"Meglio se vai adesso, vorrei andare a dormire se non ti dispiace" riesco a dire con un filo di voce mentre sento il suo respiro addosso e non mi schiodo da lì

"Come di già? Il coprifuoco non è a mezzanotte per cenerentola?"

"Non mi piace cenerentola"

"Chissà perché, ma ne ero certo" ed ecco quel sorriso

Il silenzio sovrasta quel momento finché non è lui a spezzarlo

"Vieni, andiamo" mi dice dirigendosi alla finestra

"Andare dove scusa?"

"A finire in bellezza la serata"

"Non vengo da nessuna parte con te e poi è tardi domani c'è scuola e.."

"Hai finito?" Chiede già pronto ad uscire dalla finestra

"No, Kyle no, davvero non.."

"Andiamo a mangiare una cosa e ti riporto a casa"

"Ho già mangiato"

In realtà ho assaggiato appena ciò che avevamo ordinato, ma non perché non mi piacesse, ma per quella strana sensazione alla bocca dello stomaco nel vederlo con un'altra

"Ti prego, pensi non abbia visto che hai a malapena assaggiato quello che avevi sul piatto, dai vieni, ti porto in un posto aperto fino a tardi, non è lontano"

"Non mi fido di te" ribbatto andandogli in contro

"E fai bene"

risponde con un sorriso che mi spezza ed è in quel momento che resto appesa all'incertezza, quel breve attimo in cui ti fai mille domande, ma nessuna in quel momento mi impedisce di attraversare la finestra e scendere piano verso l'esterno di casa mia, con Kyle già lì ad aspettarmi.

Non dovrei... non dovrei andare mi urla la testa, il cuore invece va per i fatti suoi e io scelgo di seguirlo

Ed è dopo questa sera che so lo guarderò con occhi diversi

Spazio autrice

E ora c'è anche Sid...e nel prossimo capitolo serata con Kyle e.....💃
Al prossimo aggiornamento bookfamily 🤍





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