Baci nell'ombra (Disponibile...

By saradardikh

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Capitolo 13
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Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 14
Capitolo 15
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Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
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Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28.
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
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Capitolo 33
Capitolo 35
Capitolo 36
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Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Momento euforia!
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
La storia continua...?
Sequel si o no?
Capitolo 48
Uscita sequel!
Cartaceo!
Jesh are back
Baci nell'ombra
Meet Sara
Baci scoperti is OUT!
#MeetSara

Capitolo 34

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By saradardikh

  Capitolo trentaquattro

Jennifer's Pov

Messaggio da: Michael.
"Ho saputo quello che è accaduto. Tutto apposto?"

Faccio una smorfia leggendo il suo messaggio,pensando alla velocità con qui la notizia si è propagata.Avevo da poco fatto rientro a casa e Michael già sapeva cos'era successo.

Messaggio a: Michael.
"Vedo che le notizie si propagano in fretta"

Non faccio in tempo a risalire le scale che ricevo subito un'altro messaggio.

Messaggio da: Michael.
"Se fossi stato li solo un minuto di più sarei stato dalla tua parte lo sai vero?"

Istintivamente mi metto a sorridere al suo messaggio. Michael cerca sempre di farmi capire che lui è presente,nonostante non sappia nulla di me e io di lui,mi è stato di fondamentale aiuto e non smetterò mai di esserli grata per questo.

Messaggio a: Michael.
"Ne sono sicura,ma non preoccuparti me la sono cavata"

Messaggio da: Michael.
"Si ho saputo. Le hai lanciato un drink addosso,ho riso delle ore ahaha"

Messaggio a: Michael.
"Deve ringraziare che non le ho lanciato un tavolo"

Messaggio da: Michael.

"Ti va se ci vediamo domani per un caffe?"

Rimango un po' interdetta alla sua richiesta,ma poi mi ricordo che stiamo parlando solo di Michael,quindi accetto,sapendo che non ha doppi fini.

Messaggio a: Michael.
"Si con piacere. Ora vado a letto,sono stanchissima,buonanotte Michael"

Messaggio da: Michael.
"Bene. Allora domani ti scrivo per metterci d'accordo. Spero non lancerai niente addosso a nessuno,buonanotte bellissima"

Rido di nuovo al suo messaggio mentre sento le mie guance arrossire leggermente per la sua buonanotte. Sarà piacevole stare con Michael,lo so.
Mezzanotte.Finalmente a letto dopo questa orrenda serata! Di solito prima di dormire faccio un resoconto di quello che mi è successo durante la giornata,ma questa notte no,questa notte voglio solo dormire. Chissà se mio padre è già venuto a conoscenza di quello che è successo e chissà cosa è successo dopo oppure...no,no e no! Stanotte no,voglio solo dormire.
Continuo a rigirarmi nel letto,alla ricerca di un po' di tranquillità. Guardo l'orologio che segna l'una e io non ho ancora chiuso occhio. Provo di nuovo a chiudere le palpebre imponendomi di dormire finché non sento il cellulare suonare e sussulto silenziosamente.
Chi puo essere a quest'ora? Mio padre che aveva saputo della notizia e non era riuscito a trattenersi dallo sclerarmi domani? Ancora Michael? Prendo il telefono senza nemmeno guardare chi è e risposi.

"Pronto?"
"Jennifer"

Sposto un po' incredula il telefono per dare uno sguardo allo schermo e a quanto pare non mi sono sbagliata.

"Josh?",chiedo ovviamente ancora incredula.
"Ti ho svegliata per caso?".
"Beh no,qualcosa non va?".
"Sono fuori dal tuo cancello".

Cosa diavolo ci fa Josh all'una di notte fuori dal mio cancello? Mi alzo frettolosamente dal letto rischiando di inciampare per colpa delle innumerevoli coperte e mi dirigo alla mia finestra che direttamente sul cancello. È li davanti al mio cancello con lo sguardo che osserva il mio giardino e il telefono attaccato all'orecchio. Ha gli stessi pantaloni e scarpe di prima,solo che ora indossa una t-shirt nera con scollo a V che mostra leggermente il suo petto e un giacchetto di jeans.

"Jennifer ci sei?.,mi chiede la voce al telefono facendomi riprendere.
"Oh,ehm si",comincio a travisare le parole,"Cosa ci fai qui?".

Il suo sguardo si sposta dal giardino alla mia finestra,il suoi occhi neri si spostano su di me e io balzo leggermente all'indietro. Ci sono un cancello,un giardino,una mini fontata e tutta la mia intera a casa a dividerci,eppure io riesco a sentire forte il suo sguardo su di me.

"Sono venuto a vedere come stai".
"Come scusa?",sono certa di aver capito male.
"Posso entrare o devo rimanere qui a parlarti per telefono?",ghigna lui mentre riesco a notare il suo sorriso farsi spazio nel buio.

"Arrivo ad aprirti".

Scendo le scale velocemente mentre mi dirigo verso il portone. Ancora non riesco ad assimilare il fatto che Josh sia venuto a casa mia in piena notte ma disattivo velocemente l'allarme per farlo entrare,sperando che ne Anny ne Greg si sveglino. Rimango ad aspettarlo allo stipite della porta mentre lo vedo attraversare il lungo giardino con grandi falcate.

"Ehi",mi sorride.
"Ehi,entra".

Si guarda un po' attorno per il salotto come se stesse cercando qualcosa o qualcuno.

"Dormono tutti e mio padre non c'è lo sai",gli dico io.
"Avrei voluto buttarti dei sassolini alla finestra per svegliarti ma sono sicuro che questa casa sia piena di telecamere e sistemi di sicurezza",ride
"Infatti è cosi",rispondo,"E poi perché dovresti lanciarmi dei sassolini alla finestra? Esistono i telefoni per un motivo".
"Io ti lancio i sassi,tu ti affacci alla finestra sorpresa e cominciamo a parlare tu dalla finestra io dal giardino. Fa molta scena da film".
"Ma cosa stai dicendo?",mi metto a ridere io.

I suoi occhi diventano strani mentre mi tengo la pancia per ridere e non riuscendo a decifrarli provo a calmarmi lentamente poggiandomi sulla ringhiera delle scale. Continua a guardarmi senza togliermi gli occhi di dosso e io comincio a sentirmi lentamente a disagio.

"Indossi sempre pigiami del genere?",mi chiede ricominciando a ridere.

Abbasso lo sguardo per guardare il mio pigiama interamente giallo con dei pulcini sparsi qua e là e non riesco ad evitare di spalancare leggermente gli occhi e arrossire.

"Molto sexy davvero",si prende ancora gioco di me Josh.
"Smettila di ridere di me",gli dico dandogli un pugno sul braccio.
"Scusa ma...",mi guarda un'attimo serio per poi ricominciare a ridere mentre io lo guardo male.
"Sai com'è,non sapevo che ti saresti presentato a casa mia all'una di notte,sennò non lo mettevo",parlo io cercando di metter fine alla sua ridarella.
"Sennò cosa facevi? Ti cambiavi per me?",mi chiede malizioso.

A volte mi scordo di quanto questo ragazzo sia perverso e intenda tutto come vuole lui.

"Si",gli rispondo io e lui sembra leggermente sorpreso,"Avrei messo quello con le pecore".

Scoppia di nuovo in una fragorosa risata a cui alla fine mi aggiungo anche io,dimenticandomi del fatto che Anny e Greg potrebbero svegliarsi.

"Come mai eri sveglia?",mi chiede dopo esserci ripresi dalle risate.
"Non riuscivo a dormire".
"Nemmeno io ci riuscirei dopo tutto quello che è successo stasera".

Faccio una smorfia di disappunto nel sentirlo parlare di stasera. Non mi era mai successo niente di simile,non mi era mai capitato di parlare di mia madre in pubblico o anche solo di mio padre,non avevo vai mai lanciato un bicchiere di vino in testa alla moglie di un'imprenditore ma sopratutto,non mi sarei mai aspettata di sfogarmi in quel modo. Il modo in cui ho urlato a Josh quelle cose è impresso nella mia mente,non avevo pianto ma sentivo le lacrime minacciare di uscire e questo voleva dire molto.

"Scusa per prima",dico mentre mi siedo sullo scalino delle scale.
"Per cosa?",mi chiede confuso.
"Per averti urlato contro",rispondo abbassando la testa,"In giardino intendo".

Non mi vergogno di avergli urlato contro visto che lo faccio continuamente ma era quello che ho detto che mi fa abbassare la testa. Non pensavo mi sarei lasciata andare cosi,non in quel modo,non con lui.

"Io sono contento",mi risponde sedendosi accanto a me nello stesso scalino.
"Sei contento che io abbia reagito cosi?",chiesi con tono rabbioso. Era contento delle mie disgrazie?
"Si",mi disse sincero,"Non ti senti più leggera?".
"Leggera?".
"Si come se ti fossi tolta un peso di dosso. Ho una cantina abbandonata a casa,non ci va più nessuno,ma io ci vado spesso tutte le volte che voglio sfogare la mia rabbia. C'è appeso un sacco da boxe e dopo che sfogo la mia rabbia su quel sacco,mi sento meglio più leggero".

Non ci va più nessuno ha detto. Significa che non sa nessuno che quando è arrabbiato si sfoga nella sua cantina? Mi sento soddisfatta nel sapere che solo io ne sono a conoscenza,una specie di nostro piccolo segreto.

"Mi stai dicendo che posso usarti come sacco da boxe?".
"No Jennifer",ride della mia supposizione,"Ti faresti male nel colpire l'acciaio".

Roteo gli occhi al suo vantarsi mentre alza i muscoli mostrandoli giocosamente. L'unica cosa che non ho ancora capito è perché lui è qui?

"Josh perché sei venuto a casa mia?",chiedo piano come se la mia domanda potesse spezzare l'intesa che si stava creando.

Mi guarda spostando le sue pozze nere nel mio viso freneticamente,come se stesse decidendo se dirmelo o meno.

"Volevo vedere come stavi",mi dice senza staccare lo sguardo da me.
"Sto bene"
"Questo lo dici tu!",mi risponde con voce un po' più severa.
"Appunto lo dico io!",gli rispondo con lo stesso tono.
"Il tuo stato d'animo è l'unica cosa su cui menti",dice guardandomi per poi spostare lo sguardo,"E poi non sei credibile con quel pigiama".

Rido di nuovo per gli sbalzi d'umore che si creano tra di noi.Perché Josh deve entrare nella mia testa sempre come un turbine? I suoi complimenti mentre ero con Chloe,il petto che si alzava ad un ritmo irregolare quando mi ha raggiunta nel parchetto,il suo abbraccio quando sono caduta per terra,le sue carezze nella schiena,la giacca nelle mie spalle mentre uscivamo dalla grande sala. Tutto questo mi confonde troppo.

"Allora io vado,si è fatto tardi meglio che mi incammino".
"Incamminare? Sei venuto a piedi?",chiedo stupita.
"Si",risponde imbarazzato grattandosi il di dietro della nuca
"Ma sei fuori di testa? Casa tua è lontanissima da qua",sbraito.
"Io,ecco...",Josh è imbarazzato?,"Volevo solo essere sicuro che stessi bene".
"Ma potevi chiamarmi oppure aspettare domani",lo rimprovero io.
"Non sarebbe stata la stessa cosa",dice continuando a mantenere il suo tono nervoso.

Perché siamo cosi? Perché prima litighiamo e poi passeggiamo in centro a fare shopping? Perché ci evitiamo e poi stiamo insieme sotto l'ombra di un'albero? Perché il giorno prima mi dichiara i suoi dolori e quello dopo sono in ospedale per colpa sua? Il sommo silenzio tra di noi per giorni per poi finire a verniciare camera mia insieme. Perché litighiamo e la sera stessa lui è a casa mia a controllare se sto bene?
Troppi perché per riuscire a pensare in modo sensato,nientre di noi ha senso,ed è frustrante.

"Forse potresti dormire qui".
"Cosa?",chiede spalancando gli occhi e alzando la voce.
"Cosa? Eh? Chi ha parlato?",rispondo io freneticamente.
"Mi hai chiesto di dormire qui?".

L'ho chiesto? Quando?
Si,lo hai fatto,esattamente cinque secondi fa.
Non è vero.
Prova ad attaccare la bocca al cervello ogni tanto.

"Si",biascico io,"Cioè se vuoi,nel senso se puoi,no".
"Jennifer?",mi chiede Josh confuso.

Si sono confusa anche io dalla mia 'risposta',se cosi si può definire.
Prendo un respiro prima di parlare in modo da non sembrare di nuovo una completa cretina.
Tranquilla lo sembri comunque.
Fortuna che ci sei tu ad infondermi forza.

"Intendevo che puoi dormire qui visto che hai fatto tutta questa strada per niente e sei a piedi. È freddo ed è tardi ormai,ho molte camere degli ospiti".
"Oh be...",è ovviamente stupito dalla mia richiesta.
"Se vuoi,io non,cioè...".
"Va bene".
"Va bene?",chiedo io. Ma cosa mi prende?
"Si è ancora valida la proposta o devo tornare a casa a piedi?",mi deride.
"Seguimi",sbuffo sorpassandolo.

Sento i suoi occhi che scaldano la mia schiena,ma cosa mi è venuto in mente?
Josh che dorme a casa mia,qualcosa non va in me.

"Puoi stare qui",gli dico aprendo la porta della stanza,"Va bene?".
"Jennifer ma è enorme,a me bastava il divano".
"Abbiamo troppe camere in disuso,usala e stai zitto".
"Si caporale",mi fa un cenno con la mano.
"Ehm dovrei tipo darti dei vestiti?",chiedo esitante mentre lui ride.
"Non sei abituata ad avere ragazzi che dormono in casa tua?".
"Non sono abituata ad avere gente che dorme in casa mia",rispondo secca.

La mia risposta sembra averlo messo a disagio. La situazione è un po' strana mentre io tortuto l'orlo del mio pigiama sullo stipite e lui si guarda un po' in giro.
Forse dovresti levarti e andare a dormire che dici?
Si,giusto!
Oppure volevi dormire con lui?

"Allora io vado",dico esitante.

"Si,vado via domattina presto tranquilla".
"Ah si,va bene,allora buonanotte".
"Buonanotte".

Mi dirigo a passi lenti verso la mia stanza e appena sento la porta della sua camera chiudersi comincio a correre verso camera mia,come se qualcuno mi stesse seguendo.
Entro camminando freneticamente da un lato all'altro,salgo e scendo dal letto,urlo tenendo il cuscino sopra la mia faccia ma niente sembra calmarmi. Mi stendo nel letto respirando lentamente mentre guardo il soffito,devo solo pensare che Josh non sta dormendo in casa mia.Josh non sta dormendo in casa,Josh non sta dormendo in casa mia.
Ma Josh sta dormendo in casa tua.
Lo so! Maledizione!
Calmati Jennifer,sta dormendo in un'altra stanza non state per far sesso nel tuo letto.
Certo che no!
E allora stai calma!

"Ora dormo",dico a me stessa.

Do un'ultimo sguardo alla parete gialla davanti a me,che mi evoca subito un sorriso e poi cado in un sonno profondo.

****

"Vivi avanti vivi,devi vivere!",urla una bambina per strada.

Ma dove sono? Fa freddo ed è buio.

"Svegliati,svegliati,ti prego!",urla di nuovo la bambina infondo alla via.

Urla strazianti inducono i miei piedi a muoversi verso il fondo della strada,ancora non riesco a capire dove sono,so solo che sento freddo.

"Aiutami perfavore,aiutami! Sta morendo",piagnucola la bambina.

Le urla provenienti da una fonte cosi piccola straziano il cuore. Continuo a guardare la scena da lontano,più cammino verso la bambina,più lei sembra allontanarsi. Intravedo due figure sfocate ma non riesco a capire.

"Alzati,respira,io sono qui! Non ti farò più arrabbiare ma ti prego svegliati".

La bambina continua a urlare sbattendo i pugni sul petto di una figura davanti a lei. Mentre un'uomo punta una pistola contro di lei.

"Attenta! Spostati",urlo io cercando di avvisare la bambina ma nessuno sembra sentirmi.

La bambina piange,il corpo non si muove e l'uomo rimane immobile con la pistola in mano.

"Lo giuro mamma davvero,mangierò sempre tutto quello che ho nel piatto,non mi sbuccierò più le ginocchia,non mi sporcherò più i vestiti,ma tu svegliati okay?",piange la bambina,"Va bene mamma? Va bene?",continua piangendo.

La bambina alza lo sguardo sull'uomo e poi si guarda le mani attentamente,istintivamente mi guardo le mani e sono colme di sangue. Cado in un'urlo straziante per terra.

"No!",dico io con voce strozzata aprendo gli occhi.

Mi guardo velocemente attorno strizzando gli occhi più volte rendendomi contro di trovarmi in camera mia.

"Ma certo che sono in camera mia",dico con una risata amara.

La fronte impregnata di sudore,il pigiama attaccato al mio corpo,le lenzuole sparpagliate e il mio respiro irregolare. Sempre la stessa storia,tutte le notti,di ogni giorno.

Vado in bagno sciaquandomi velocemente la faccia prima di andare in cucina a prendere un po' d'acqua.

"Dovrei cominciare a portarmi l'acqua in camera visto che è sempre la stessa storia", mormoro tra me e me con la testa dentro al frigo.

"Jennifer?",balzo all'improvviso andando a sbattere contro il frigo per lo spavento.
"Josh sei fuori di testa? Mi è andato il cuore nel culo dallo spavento".
"Il cuore nel culo?",ripete ridendo.
"Si mi sono spaventata!",lo sgrido io.
"Mi dispiace",ma non sembra proprio visto che continua a ridere.
"Perché sei in cucina?",gli chiedo io aggressivamente.
"E perché tu sei sveglia?".
"Te l'ho chiesto prima io".

Emette un sospiro frustato sapendo che da queste semplici domande potremmo cominciare a lanciarti cibo in cucina alle tre di notte.

"Avevo fame allora sono sceso",mi dice tranquillo
"Quindi stavi venendo a derubare nella mia cucina eh?" chiedo scherzosa.
"Colpevole",alza le mani al cielo,"E tu? Perché eri in cucina?".
"Avevo sete",mento.
"Sicura?".
"Si" mento di nuovo "Allora vuoi mangiare o no?",chiedo sviando il discorso.
"Certo",risponde ovviamente ancora perplesso.

Rinfilo di nuovo la testa nel frigo alla ricerca di qualcosa di commestibile. Zucchine,prosciutto,zucchine,formaggio,pomodori,zucchine,marmellata,cioccolata,zucchine.Ma cosa cazzo? Che razza di spesa è? Che problema ha Anny con le zucchine?

"Jennifer",tuona di nuovo Josh facendomi andare a sbattere ancora un'altra volta.
"Josh ma la smetti? Che problemi hai?".
"Scusa",ridacchia,"Volevo solo dirti che dovevi toglierti dal frigo,perché il tuo essere a novanta creava problemi quaggiù",dice indicando la sua parte intima.
"Josh!",lo rimprovero io tirandogli una banana dal cesto.
"Vuoi davvero uccidermi con una banana? Originale devo ammettere".

Sbuffo frustata dal ragazzo stupido,senza maglietta di fronte a me. Aspetta perché non ha la maglietta? Come ho fatto ad accorgermene solo ora?.
Indugio con lo sguardo sulla sua parte scoperta,solo la luce proveniente dal frigo e quella leggera della luna mi permettono una visuale discreta.
Le spalle sono larghe,potrei costruirci una stradina per le biciclette. I bicipiti leggermente rialzati e le spalle di un diametro esagerato,sono sicura che non riesco a chiudere il suo braccio con le dita. Guardo ancora più attentamente notando delle chiazze nere sulle sue braccia,sono tatuaggi che avevo notato anche l'altra volta ma non riesco a capire...

"Potresti consumarmi se continui cosi",la voce di Josh rimbomba nel silenzio facendomi capire che lo stavo fissando.
"Ehm,va bene un panino?",devio l'argomento sperando non voglia insistere.
"Va bene il panino",ghigna sapendo che cercavo di distrarlo dal fatto che lo stavo mangiando con gli occhi.

Tiro fuori il pane e il prosciutto,armeggiando con il coltello cercando di non mozzarmi la mano,sapendo che Josh sta osservando attentamente ogni mio movimento.

"La smetti di fissarmi? Mi metti ansia!".
"Scusa ma vedere te con un coltello in mano mentre indossi un pigiama con i pulcini è esilarante",dice sboccando in una risata che sembra star trattenendo da anni.
"Cosa hai contro i pulcini?",chiedo puntadogli addosso il coltello.
"Oh niente niente,adoro i pulcini,vivo per loro".
"Ah ecco meglio",rispondo abbassando il coltello.

Gli appoggio il piatto con il panino al prosciutto davanti soddisfatta delle mie doti da chef.
Hai solo fatto un panino.
Un panino al buio alle tre di notte con Josh davanti.
È comunque un panino.

"Tu non mangi?",mi chiede dando un morso al mio capolavoro.
"Certo che mangio,che domanda stupida".
"Ancora non capisco perché tu non sia una una mongolfiera".

Non do ascolto agli insulti di Josh e prendo una mela tagliandola in due per poi dirigermi verso il frigo. Metto una mano sopra la testa,in modo da non sbattere,nel caso decidesse di farmi di nuovo prendere un colpo. Prendo marmellata e cioccolato e poggio tutto sul tavolo.
Noto lo sguardo stranito di Josh mentre addenta il suo panino ma non ci faccio caso e comincio a spalmare la marmellata sopra la fetta di mela che ho tagliato.

"Non puoi farlo!",sbotta Josh,"Non è umano".

Continuo a ignorare i suoi discorsi mentre spalmo di cioccolato l'altra parte della mela mentre ne addento un pezzo guardando Josh.

"Se ti disgusta puoi girarti dall'altra parte" dico tranquilla.
"Non mi disgusta".
"Sembra dato la tua faccia".
"Si perché non puoi spalmare cioccolato e marmellata sopra una mela come se niente fosse".
"Josh non riapriamo questo discorso,nessuna legge mi vieta di mettere marmellata e cioccolato sopra la mela e mangiarla!".
"Be dovrebbero farlo".
"Ne vuoi un pezzo?",lo prendo un giro.
"No grazie",mi risponde con faccia schifata,"Sei strana forte".
"Sei una palla al piede",gli faccio la linguaccia.

Finisco velocemente la mia 'mela' mentre lui addenta il suo panino e poi ci alziamo per tornare alle nostre camere. Camminiamo in silenzio per le scale fin quando lui mi prende il polso.

"Perché eri scesa in cucina?",mi chiede guardandomi senza sbattere le palpebre.
"Te l'ho detto,per l'acqua".
"Allora te lo richiedo: perché eri scesa in cucina?".

È deciso in quello che mi chiede,sapendo ovviamente che mentivo,a volte mi chiedo come faccia. So già che non mi mollerà finché non li dirò la verita.

"Io...",comincio un po' incerta su cosa dire finché non mi incoraggia a proseguire con lo sguardo,"Ho fatto un incubo,tutto qui".

Cerco di togliere il polso ma lui salda di nuovo la presa senza distogliere lo sguardo.

"È la prima volta che capita?",rido amaramente alla sua domanda.
"No,sono anni ormai".

La sua presa molla il mio polso mentre mi guarda come se stesse cercando di capire cosa fare.

"Riguarda quello che è successo stasera?",mi chiede cauto.
"In parte".

Continuiamo a guardarci senza proferire parola. Ancora confusa su come è possibile che Josh sia a qualche metro della mia stanza senza maglietta.

"Vuoi vuoi ecco tu vuoi",abbassa leggermente la testa,"Vuoi dormire con me?",dice tutto d'un fiato come se fosse l'unico modo per dirlo.

Spalanco gli occhi e apro e chiudo leggermente la bocca. Non tento nemmeno di nascondere la mia sorpresa,perché sarebbe impossibile. Sembra cosi timido con lo sguardo basso mentre sbircia ogni tanto la mia reazione. Dormire con lui? E perché?
Per giocare a monopoli,ma secondo te perché vuole che dormi con lui?
Campanelli d''allarme si accendono in me.

"Solo dormire,promesso",rompe il silenzio come se avesse percepito il mio disagio.

Vai stupida ragazzina! Dormi con lui.

"Si".

Ovviamente il suo rialzo del capo alla velocità della luce mi fa capire che non si aspettava questa risposta e lo capisco,non me l'aspettavo nemmeno io.

"Vieni",dice tendendomi la mano mentre lo guardo confusa.
"So benissimo entrare da sola in una camera",sentenzio sorpassandolo.
"Ovviamente",borbotta irritato Josh.

Josh va verso il letto mentre io rimango vicino alla porta facendo su e giù con i talloni non sapendo cosa fare. Devo dormire nel divanetto davanti al letto o mettermi con lui nel matrimoniale? Non ho mai dormito con un maschio,in verità nemmeno con una femmina.

"Vuoi venire a dormire o stare davanti alla porta a fare la guardia?".

L'ironia di Josh mi irrita mentre gli lancio un'occhiataccia e mi dirigo nel lato opposto del letto. Ride quando nota l'enorme distanza che ho messo tra di noi,potrei cadere dal letto se mi spostassi di qualche centimetro. Mi metto il più comoda possibile tirando su il piumone mentre do la schiena a Josh,sono sicura di essere rossa in viso e non voglio che veda il mio rossore. Come sono finita in questa situazione? È tutta colpa di questa festa, no è colpa di mio padre che mi ha trascinata alla cena,anzi di Meredith per essere sua sorella. No, è colpa del fatto che sono entrata in biblioteca. Frustrazione,angoscia e nervosismo si propagano in me mentre lotto da sola in questo letto.
Sto dormendo nello stesso letto con Josh,uno sconosciuto per me. Beh in realtà so cose di Josh che nessuno sa,ma sono sicura di essere all'oscuro di molte cose.

"Qual è il tuo colore preferito?",chiedo io e lui ride alla mia domanda.
"Stai dormendo con me mezzo nudo su un letto e tu mi chiedi qual è il mio colore preferito?".
"Si,perché cosa c'è di strano?".
"Perche a quest'ora starei facendo altro con qualunque altra ragazza. Sicuramente non staremmo parlando di colori".

Arrossisco violentemente alla sua risposta mentre stringo in un pugno la mia parte di piumone.

"Quindi qual è?",chiedo di nuovo.
"Prima era il verde".
"E ora?".
"Ora è il rosso",mi risponde con voce roca.

Non so se stia alludendo qualcosa verso di me,ma non voglio farmi strani viaggi mentali percio rimango in silenzio ancora imbarazzata.

"E il tuo?",mi chiede dopo qualche minuto.
"L'azzurro",rispondo senza esitare.
"Perché?".
"Il cielo è azzurro,il mare è azzurro. Sono infiniti,profondi,bellissimi ma cupi. Il mare è bello ma puo creare immensi disastri e nel fondo marino giace il pericolo. Il cielo possiede un'azzurro limpido ma il suo umore può cambiare da un momento all'altro".

Finisco di dire la mia risposta esauriente ma non sento nessuna risposta da Josh perciò suppongo che si sia addormentato,probabilmente addormentato dalla mia stupida teoria quindi mi giro lentamente e lo trovo ad occhi chiusi. Sembra rilassato.

"Dormi?",chiedo a bassavoce.
"No",risponde sempre con voce rauca facendomi sussultare,"Ti stavo ascoltando".
"Ad occhi chiusi?".

Riapre lentamente gli occhi e punte le sue iridi nere verso di me.

"L'hai detto tu che per percepire bene le parole bisogna tenere gli occhi chiusi ti ricordi?".

Si ricordava davvero quello che avevo detto alla nostra prima lezione di letteratura? Io credevo mi avesse preso per pazza,voglio continuare a sapere di più.

"Il tuo piatto preferito?",chiedo avvicinandomi di un pelo.
"È un'interrogatorio?",mi chiede facendo aleggiare un piccolo sorriso sul volto.
"Solo per chiedere".
"Mmm",comincia grattandosi leggermente il mento,"La pizza".
"Pff,banale",rispondo io.
"Tu invece qual è il piatto che non ti piace?",corrugo un po' la fronte alla sua domanda.
"Perché mi chiedi quello che non mi piace e non quello che mi piace?".
"Perché se ti chiedessi cosa ti piace non finiremmo più".

Gli do un calcio da sotto le coperte sapendo che il mio braccio non arriverebbe a tirargli un pugno. Allunga il braccio afferando il mio polso trascinandomi bruscamente verso di lui e sussulto troppo rumorosamente.

"Cadrai di notte se continui a stare li",mi dice a pochi centimetri dal mio viso

Sono cosi vicina che riesco a sentire il suo respiro sul mio naso. Mi giro bruscamente dandoli la schiena,ma come ha fatto a trascinarmi come un salame con un solo braccio?

"I cibi verdi".
"Come?".
"I cibi verdi non mi piacciono,mi fanno paura".
"Ti fanno paura?".
"Si lattuga,insalata,cetrioli o qualsiasi cibo verde mi spaventa. Non riesco a mangiarli".

Sento il piumone tremare leggermente segno che sta ridendo di gusto.

"Questa è la cosa più stupida che abbia mai sentito".
"Ehi,non prendermi in giro!",gli sbotto in faccia girandomi bruscamente.
"La tua parola preferita?",gli chiedo dopo che il suo avermi preso in giro mi ha calmata.
"Non ho una parola preferita",mi dice ovvio.
"Come no?",chiedo cercando di non pensare al fatto che le sue labbra siano vicinissime a me,"La mia parola preferita è civetta".
"Perché civetta?",mi domanda sorridendo.
"È bello pronunciare la parola 'civetta', prova".
"Ma no è stupido",mi risponde ghinando.

"Civetta,civetta,civetta. Dai dillo Josh".
"No è stupido".
"Tu sei stupido".

Il suo braccio si alza improvvisamente stringendomi ancora di più. Mi fissa cosi intensamente che sento che i miei occhi verdi potrebbero fondersi con i suoi occhi color carbone all'istante. Osservo la sua mascella definita in perfetta sintesi con i suoi zigomi e i capelli ramati che li cadono lievemente sugli occhi. Alzo una mano spostando la ciocca in alto mentre continuo a guardare il suo viso,osservo ogni suo lineamento fino a sportarmi sul collo,le clavicole e poi il suo braccio destro.
Ora riesco a vedere bene i suoi tatuaggi,è una catena con una lettera in mezzo. Alzo di nuovo la mano per tracciare il suo tatuaggio,come se toccandolo potessi capirne il significato. Solo ora noto come la mia mano risulti piccola e insignificante inconfronto al suo braccio.Tocco la catena finché non arrivo alla lettera "M" e accarezzo leggermente il resto della catena finché non sento uno strano gemito dalla bocca di Josh.

"Oddio",ritraggo velocemente.

Non mi ero nemmeno resa conto che lo stavo toccando in quel modo,mi sento accaldata all'improvviso e la vergogna si è impossesata di me. Mi rigiro subito dandoli la schiena in modo da non farmi vedere.Passano minuti di silenzio finché non ricomincia a parlare.

"La "M" rappresenta i nomi di mia mamma e mia sorella",dice Josh,"Margaret e Meredith".
"È una cosa b-bella".
"Si credo di si".
"Ne hai altri?",chiedo sapendo già la rispota.
"Si ho un'altra catena sul braccio sinistro con la lettera 'K'".
"Tuo fratello?",chiedo sussurando come se potessi agitarlo.
"Si,Kevin e anche un'altra con la lettera C di Chloe".

"Capisco".

Il silenzio danza attorno al nostro letto,solo i nostri respiri leggeri eccheggiano nella stanza finché il braccio di Josh stringe la mia vita e la mia schiena aderisce al suo petto duro.
Con una mano mi sposta i capelli di lato sfiorando leggermente il mio collo e sento il suo respiro sotto il mio orecchio mentre mi tiene stretta a se. È piacevole,sento un calore benevolo addentrarsi in me,una specie di protezione.

"Josh",sussurro.
"Si?".
"Ti manca tuo fratello?",chiedo sfiorando la sua mano davanti ai miei fianchi.
"Si e a te tua madre?".
"Si".

Alla mia risposta mi stringe ancora di più. Sento i miei occhi appesantirsi e mi addormento lentamente sentendo il suo profumo di menta invadermi le narici per colpa della vicinanza,il suo naso sfiorarmi ogni tanto il retro del collo mentre ogni tanto accarezzo le sue nocche.
Sto per cadere in un sonno calmo,avvolta dalle braccia che crea in me un turbine di emozioni diverse.
Un sonno profondo,senza incubi,con Josh. Solo con Josh.



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