"Stai tranquillo Tone.." gli sussurro all'orecchio mente mi abbraccia.

Da lontano scorgo sul divano Dario che parla insieme a Frank e Tommaso.
In realtà quelli che scorgo sono i suoi occhi che brillano nel buio, pur essendo scuri anch'essi. Si sono girati un attimo verso di me e mi hanno attraversato l'anima, un po' come i brividi che adesso mi percorrono la schiena.
Mi saluta e mi fa cenno di raggiungerlo, appena sono vicina si scosta leggermente verso Frank offrendomi il posto al suo fianco.

Sta bevendo già un bicchiere di vino. prevedibile, e anzi il calice è mezzo vuoto. Non si smentisce mai.
Ascolto per un po' i loro discorsi anche se non riesco pienamente a seguirli, la presenza di Dario ha uno strano effetto su di me stasera.
Mi sento quasi tesa, e cerco di frenare i brividi che sento di nuovo pervadere la mia pancia.
L'odore di Dario è piuttosto inebriante, e il calore del suo corpo vicino al mio mi procura un po' di disagio in questo momento.

A un certo punto Frank si alza, e mi chiede se voglio prendere qualcosa da bere.

Colgo subito l'occasione e lo seguo, andiamo verso la cucina, poco lontano dal salone, dove sono riposte tutte le bibite.
Faccio un respiro di sollievo non appena siamo un po' più lontani.
Lui si apre una bottiglia di birra e fa lo stesso per me, porgendomela.

Prendo il primo sorso, e mi guardo intorno, sento il suo sguardo addosso.

"Dimmi la verità" dice il capellone.
"C'è qualcosa a tra te e Dario?"

Poggio la bottiglia sul tavolo per prendere la forza di parlare.
"No, Frank, assolutamente.. siamo solo buoni buoni amici, abbiamo scoperto di avere più cose in comune di quello che immaginassimo.. Dario mi ha aiutato ad iniziare ad accettare alcune delle mie insicurezze.. e niente, questo." dico mordendomi lievemente il labbro superiore.

"Sì, effettivamente, avete entrambi questa cosa di pensare un po' troppo, riflettere tanto ed essere molto insicuri.. anche se lui lo dà meno a vedere. Anche io ho provato a incoraggiarti, ma a quanto pare solo lui è riuscito a farti superare alcuni dei tuoi limiti. Non è da sottovalutare.." continua.

"Che vorresti insinuare?" chiedo io, alzando gli occhi al cielo.
"Niente, solo che non ci sarebbe nulla di male se ci fosse qualcosa tra di voi.. vedo una certa intesa, da ieri quando siete saliti sul palco.. siete.. diversi." cerca di spiegarsi gesticolando.
"Mm, ho capito, comunque no, tranquillo.. nessuna intesa strana, siamo solo diventati più amici. Mi fido di Dario e gli sono grata per quello che ha fatto per me. Solo questo. Davvero, Frank, credimi." gli dico implorandolo con lo sguardo.
Annuisce e mi invita a precederlo nel tornare di là con un cenno.

Quando torniamo nel salone la musica è più alta e Tonno, Cesare e Nicolas stanno ballando in modo molto goffo e divertente al centro della pista al suono di canzoni truzze veramente improponibili.
Ancheggiano e ondeggiano in qua e là.
A un certo punto, Tonno afferra Marta e inizia a farla volteggiare in mezzo a tutti, provocando una fragorosa risata della bionda.

Sorrido, sono contenta per loro, e spero che Marta possa ricambiarlo, starebbero veramente bene insieme.
Sento un braccio che mi afferra trascinandomi in mezzo al resto del gruppo, Camilla mi muove le braccia a tempo di musica, mente io cerco di liberarmi ridendo.
In realtà mi lascio un po' andare anche se mi muovo in modo abbastanza impacciato.
Dopo 5 minuti sento già di iniziare a sudare ed esco dalla "pista" raggiungendo Frank e Dario che sono in piedi in disparte a chiacchierare tra di loro.

"I signori sono troppo superiori per unirsi a ballare con gli altri?" domando schernendoli, mi stupisco della frecciatina che sono riuscita a tirare fuori.
"No, i signori sono troppo vecchi" esclama Frank.
"E anche troppo goffi per ballare" aggiunge Dario.
Mi avvicino a loro e vedo che il più alto scruta la mia bottiglia di birra.

"Addirittura?" Mi chiede, a presa in giro.
"Vuoi un sorso?" gli dico offrendogliela.
La prende, porgendomi il suo calice che è nuovamente pieno di liquido rosso.
Nello stesso momento assaggiamo l'uno il drink dell'altra.

"Non male" commento io, restituendogli il bicchiere.
"Preferisco sempre il buon vecchio vino" risponde lui ridandomi la bottiglia.
"Non l'avrei mai detto.." dico io sarcasticamente.

Frank mi fulmina con lo sguardo, io faccio spallucce e mi giro dalla parte opposta.

Che palle, tutti con questa storia, mi stanno mandando il cervello in panne.

Rimaniamo a osservare gli altri, ridendo degli atteggiamenti di Tonno nel ballare con Marta.
È davvero uno spettacolo esilarante, ma è così teneramente goffo nel voleva conquistare.
Non sa assolutamente ballare però secondo me Marta deve apprezzare lo sforzo. Almeno la fa ridere a crepapelle.

"Usciamo a prendere una boccata d'aria?" mi sussurra Dario abbassandosi fino al livello del mio orecchio.

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