Il progetto

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"Quindi dovrete fare questo progetto di gruppo. La scadenza è fissata per venerdì 14 febbraio. Vi verrà assegnato un voto da integrare a un breve esame scritto successivamente. Dovrete fare una presentazione da esporre davanti a tutta la classe."

Io guardo Marta e Camilla con lo sguardo più seccato che riesco a sfoggiare in questo momento.

"Non ci credo che all'università pretendano ancora che facciamo dei lavori di gruppo, come alle elementari.." affermo sbuffando mentre ripongo la mia roba nello zaino.
"Più che altro dobbiamo trovare almeno altre due persone, e non c'è nessuno che mi ispiri tra questa gente" aggiunge Marta altrettanto scocciata.
"Sentite, ci penseremo.. c'è tempo, è ancora dicembre" interviene Camilla, cercando di calmare le acque, un po' come fa sempre.

Ci alziamo perché questa era l'ultima
lezione della giornata, e ci avviamo verso l'uscita. Mentre passiamo davanti alla cattedra vedo che il ragazzo delle sigarette, sta parlando con la professoressa.
Anche Marta lo nota, ed esclama, non troppo a bassa voce "Forse vuole chiederle di risparmiargli questo lavoro dato che pratica già troppo ardentemente la sociologia della comunicazione multimediale con la sua doppia vita da YouTuber..!" Le sferro una gomitata mentre usciamo dall'aula perché temo che l'abbia sentita. Voglio evitare di fare altre figuracce in sua presenza. Altrimenti sembrerei una maniaca che lo perseguita.

"Questa te la potevi risparmiare.." dico non appena uscite dall'edificio dove si svolgevano le lezioni.
"Ma perché, ti dispiace per lui? Lo difendi?" Domanda la bionda, sollevando un sopracciglio con aria ammiccante
"No, Marta, non sto difendendo proprio nessuno.. è che dato il mio trascorso vorrei evitare ulteriori scenate davanti a lui. Altrimenti penserà che sono una stalker." Dico io, cercando di concludere la conversazione lì.
"Mah, sarà sarà.."
Decido di non replicare più perché questo discorso potrebbe prendere una brutta piega e oggi non sono proprio in vena di discutere.
Saluto le due amiche e mi avvio alla fermata dell'autobus.

Una volta salita, come sempre cerco di accaparrarmi il posto accanto al finestrino, e mentre partiamo lentamente noto una persona in particolare alla fermata del bus che va dalla parte opposta alla mia.

I nostri sguardi si incontrano per un secondo, quasi impercettibile. Scrollo dai miei pensieri l'idea che stesse proprio guardando me, volutamente. Non sarebbe mai possibile. O meglio, se lo fosse, dovrei uccidere Marta.

Perché magari ha davvero sentito cosa ci siamo dette all'uscita. Mi giro dalla parte opposta, e clicco i tasti del volume posti sul lato del telefono, fino ad arrivare massimo.
Al diavolo i problemi di udito che mi causerà. Resterò sorda, ma almeno ho ascoltato buona musica e ho evitato di stare a sentire i miei pensieri deliranti.

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Nei giorni successivi non ci sono altri incontri col ragazzo delle sigarette. Ormai sono tranquilla, quello sguardo era stato tutto un puro caso. O meglio era il frutto di uno dei miei soliti, e sottolineerei patetici, film mentali. Se avesse voluto dirci qualcosa a riguardo dell'esclamazione di Marta, sarebbe già venuto a parlarci.
O probabilmente non siamo abbastanza importanti da meritare le sue attenzioni.

Le lezioni passano in fretta oggi, e quando Marta e Camilla decidono di rimanere a studiare assieme in un'aula studio io declino gentilmente l'invito.
Non sono mai riuscita a studiare veramente in biblioteca o in altri posti che non fossero la mia camera.
Preferisco stare da sola, ho sempre fatto così. Non mi piace molto scombussolare la mia routine di studio.
Salutate le due amiche, faccio il mio solito tragitto fino alla fermata dell'autobus.
Mentre ascolto le nuove uscite della settimana con le mie fidate cuffie nelle orecchie, succede qualcosa di strano e inaspettato.

•••
Buonasera gente!
Stiamo per arrivare alla parte un po' più entusiasmante della storia.. che ne pensate per ora? Questo ragazzo cosa promette secondo voi?
Se volete lasciate un commentino o una stellina! Grazie in anticipo!

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