𝕔𝕒𝕡𝕚𝕥𝕠𝕝𝕠 𝕧𝕖𝕟𝕥𝕦𝕟𝕠

Start from the beginning
                                    

Non so quanto tempo è passato ma sembra che questo scontro stia durando anni, se non decenni. Questo stronzo non demorde e continua a blaterare cose insulse su TN. Giuro che se non smette di sparare idiozie gli cucio quella bocca.

Non ho intenzione di ascoltare una singola parola di quello che dice su di lei. Non voglio conoscere il suo passato, i suoi segreti o i semplici cazzi suoi. Se proprio vuole farlo, deve essere lei a dirmelo, a sfogarsi. Non voglio conoscere la TN che vedono gli altri, bensì la vera lei, quella che nasconde a tutti. Quella che apprezza anche quelli come me, mettendo in secondo piano la mia fottuta faccia da culo.

- Cristo, non comportarti come se l'avessi fatta impossibile da risolvere. -

- Oh no tranquillo, non mi hai sputato in faccia i tuoi pensieri, dicendomi che non hai tempo per queste sciocchezze, dopo avermi illusa per bene. Tutti i tuoi insulti, che ho dovuto sopportare, tutte le tue prese per il culo, cazzo! Ma tranquillo, dopotutto sono solo io che devo sopportare i tuoi sbalzi d'umore, i tuoi insulti, le tue fesserie. -

- Dio mio, TN, lo sai che lo faccio con tutti! Perché te la prendi tanto! -

- Perché io ci credevo! -

Sono stato un idiota a non avertelo detto subito. Ho pensato subito che un noi sarebbe stato impossibile e che ogni parola che avrei detto sarebbe stata insensata, inutile. Vedevo solo me e me. Tu avevi provato, e ci saresti riuscita, dopotutto anche capelli di merda e company ci stava provando, ma non volevo essere aiutato, ed è stato quello a farti allontanare da me, per poi perderti del tutto, rimuovendomi dalla tua vita, dalla tua mente.

- Kacchan! – mi chiama una voce fastidiosa che riconoscerei anche fra mille cagnolini lecca scarpe.

- Sei così dannatamente lento! - gli sbraito contro - La prossima volta vedi di muovere quel culo, nerd. – lo insulto, guardandolo storto.

- Scusa Kacchan! Ora però pensiamo a lui. - sussurra, avvicinandosi leggermente al mio orecchio - Da quanto tempo state qua? -

- Circa un'ora, TN ha un braccio spezzato e penso stia perdendo i sensi, invece io sono tutto intero. – gli riferisco, anche se in verità quel bastardo di un Villain è riuscito a colpirmi sul ginocchio, ma niente che non si possa sopportare.

- Capito. - annuisce, molleggiando sulle gambe, elaborando un piano veloce.

- Attacchiamo lateralmente. -

- Va bene, facciamo attenzione a non fare troppi danni. -

- C'ero anch'io a scuola quando ce lo hanno spiegato, idiota! - grido, spostandomi velocemente grazie alle esplosioni, saltando da un muretto all'altro, per poi attaccare frontalmente, insieme a Deku, il Villain.

...

- Finalmente siamo riusciti a catturarlo. Dopo la sua fuga dalla prigione di Tokyo, che è piena di controlli fino al midollo, avevo paura che formasse una seconda Armata della Liberazione del Soprannaturale... - sospira Deku, osservando con attenzione il secondo arresto di Tomura Shigaraki.

- Tsk, io vado in ospedale. – lo snobbo, avvicinandomi alle macchine della polizia, dove da poco era partita l'ambulanza munita della ragazza.

- Kacchan! - mi richiama quel cretino, toccandomi con la mano la spalla, che tolgo subito con uno schiaffo.

- Che vuoi ancora?! Devo andare. -

- Lo so, vai da lei giusto? –

- Da chi altro dovrei andare?! – gli sbotto contro, guardandolo dall'alto in basso, anche se ormai aveva raggiunto più o meno la mia altezza.

Bastarda In Due ||bakugo×reader||Where stories live. Discover now