"Sono passata prima" dissi con disinvoltura, strofinando il sudore delle mie mani sui jeans.

"Lo so" ingranò Harry.

Fui sorpresa di sentire il suo tono scontento e vederlo vulnerabile. Non volevo ingannare me stessa nel credere che si stesse aprendo, nonostante col corpo mostrasse fiducia e certezza in quella situazione. Raddrizzarsi, guardare avanti, prendere coraggio. Stronzate. E' una maschera che sembra aver perfezionato.

"Non l'ho fatto per sconvolgerti."

"No, sei venuta per far rimanere tutti a bocca aperta, vero? Ne valeva la pena?"

Aveva quasi preso coraggio per guardarmi, ma spostò lo sguardo prima di fare qualsiasi progresso. C'era un vantaggio nelle sue parole, con le quali si stava facendo spazio nella situazione.

"Di cosa stai parlando? Ho appena-"

"Cosa?" interruppe nuovamente.

"Volevo vedere se stavi bene."

"Beh, cazzo" morse Harry "ti sembra che sto bene?"

Il sarcasmo si incastrava nella sua domanda ed io stavo facendo del mio meglio per stargli a passo. Era un turbinio di risposte brusche e commenti volgari, tutto mi faceva pensare che non fosse lo stesso ragazzo che ricordavo. Dandomi la schiena, era come se mi stesse a svariati passi di distanza.

"Non ti stai comportando bene. Smettila di fare lo stronzo e parla con me."
Lo seguii con lo sguardo, cercando la sua mano che si muoveva in avanti e mentre le parole volavano tra di noi. Le mie dita avevano appena preso possesso delle sue, ma la scintilla che mi aspettavo di sentire non uscì fuori. Non c'era rimasto molto da salvare.

"No, non...non essere crudele." Harry parlava con disgusto, quando cercai di girargli intorno. Immaginavo un cipiglio di disapprovazione quando strappò via la mano dalla mia. "Non farlo" quasi sputò.

Era terribilmente doloroso pensare che non poteva guardarmi. Le sue mani in tasca, una difesa contro di me.

"Quando mi lasci qui" scosse la testa. "Bo, non sarò in grado di...per favore...non toccarmi."

Stavamo andando indietro così veloci che era una sfida da superare. Non si aspettava nessuna risposta mentre si allontanava da me. Ben presto ci fu l'intera strada a separarci. Restai da sola a fissarmi le mani come se tenessero la risposta che Harry non poteva darmi nel non voler toccarle. Ma sono solo delle mani, con delle linee marcate nei palmi, come affluenti di un fiume. Non gli faranno del male.

Pensai di lasciarlo lì. Di non dargli più il mio tempo. Pregai nella pioggia e che si inzuppasse.

Nonostante i miei auguri di incuria, mi ritrovai a seguirlo di nuovo. Non feci l'errore di andare di nuovo direttamente verso di lui, il mio corpo non poteva prendere un altro attacco dal nemico. Rimasi dietro di lui.

"Dov'è la tua macchina?" chiesi piano per non spaventarlo. "Ti ci accompagno."

"Non ce l'ho."

"Ti porto a casa, poi-" parlai velocemente. "O posso portati da qualcuno, io-"

"Casa." Rispose Harry.

Dark-Knockout ( Italian translation ) IN REVISIONEWhere stories live. Discover now