Cap. 1 ☆Ti prego non farmi male☆

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A 5 stelline ☆ aggiorno
Buona lettura...
Quella mattina Salvatore si alzò dal letto controvoglia poiché doveva andare a scuola.

Dopo essersi vestito e aver fatto colazione si diresse verso la fermata del pullman.

Pensava che quella sarebbe stata una giornata come tutte le altre ma non fu così...

Mentre camminava per le strade di Padova qualcuno lo prese per un braccio e lo trascinò in un vicolo dove gli tappò la bocca con la mano e lo sbattè con la pancia contro il muro.

Sal:- La..la..lasciami a..a..andare- implorò il ragazzino in preda al panico prima che gli proibissero di parlare tappandogli la bocca.

X:- Tu non hai capito proprio nulla mio caro ragazzino!- disse l'uomo che lo stava tenendo fermo.

Un altro uomo scese da un furgone nero che intanto era stato parcheggiato all'uscita del vicolo.

X2:- Tienilo fermo Sascha!- ordinò il secondo uomo

Sa:- Ok, Ste!- dopo quelle parole Sal incominciò a piangere e a cercare di dimenarsi anche se non era nel suo carattere. Solitamente obbediva agli ordini senza discutere ma quella volta la paura aveva preso il sopravvento.

Ste:- Hey, hey, non piangere piccolo! Non ti faremo niente di male!- disse il ragazzo avvicinandosi allo studente.

Salvatore's P.O.V.
L'uomo castano si stava avvicinando mentre quello corvino mi teneva fermo.

Subito dopo Stefano, così si doveva chiamare, si mise dietro di me mentre Sascha mi tirò giù pantaloni e mutande con una mano mentre con l'altra mi tappava la bocca.

Appena notai che il castano aveva una puntura nella mano destra, mi si gelò il sangue nelle vene e iniziai a tremare e a piangere più forte.

Sal:- NO, NO TI PREGOOOOOOOOO!!! NOOOOOOOO!!!- cercai di implorare o urlare ma le mie parole erano strozzate perché la mano di Sascha mi copriva la bocca.

Sa:- Hey piccolo è solo una puntura, non piangere e stai fermo!- ironizzò il corvino.

Non sapeva che l'ultima volta che mi avevano fatto una puntura, in un gluteo, ero stato stuprato! In quel momento sapevo che se quell'ago mi avesse forato la pelle sarebbe successa la stessa cosa se non peggio.

Ste:- Ora stai fermo o ti farai solo più male!- mi ordino Stefano per poi bisbigliare qualcosa al ragazzo corvino che mi prese e mi spinse contro un bidone per poi sfruttarlo per farmi piegare a 90 gradi.

Stefano si avvicinò a me e questa volta infilò l'ago senza troppe storie facendomi un male cane per poi premere lo stantuffo con una lentezza asfissiante solo per vedermi soffrire di più!

Il dolore aumentava ogni secondo che passava così come le lacrime.

Ad un certo punto sentii le palpebre farsi pesanti mentre l'ago usciva dal mio corpo.

Dopo una decina di secondi vidi tutto nero e i due uomini mi trascinarono sul loro furgone per poi partire.

Quando mi risvegliai ero legato a terra con diverse catene.

Mi guardai intorno e notai di non essere l'unico ragazzo ma che nelle mie stesse condizioni c'era un' altro adolescente messo molto male, forse in fil di vita!

Io:- Hey come ti chiami?-

X:- A..A..Alex. T..tu?-

Io:- Salvatore. Che ci facciamo qui? Che cosa vogliono da noi?- chiesi spaventato

A:- Vogliono che...- non finì la frase che chiuse gli occhi e non si mosse più.

Era morto?!?

Iniziai a piangere impaurito quando la porta della stanza in cui eravamo rinchiusi si aprì.

Finsi di dormire e a quanto pare riuscii ad essere credibile.

Il ragazzo corvino portò via il corpo senza vita di Alex.

Dopo cinque minuti la porta si aprì e rientrò Sascha.

Narratore

Sa:- Vedo che ti sei svegliato! Ora vieni con me!- disse togliendo le catene al ragazzo che stava piangendo.

Subito dopo lo portò in una stanza con un letto al centro e gli lego piedi e mani con delle manette.

Iniziò a spogliarlo mentre Salvatore cercava in tutti i modi di scappare.

Sa:- Ok mi hai obbligato tu!- disse il corvino per poi buttare il ragazzino sul letto e dirigersi a chiamare Stefano.

Ste:- Hey Sa che succede?- chiese il castano all'uomo che lo aveva appena chiamato

Sa:- Tienilo fermo evidentemente non ha capito che non può decidere lui!- disse con sguardo arrabbiato indicando il piccolo studente che era accovacciato sul letto a piangere.

Ste:- Ok, ho capito!- rispose per poi dirigersi verso Salvatore e prenderlo con forza. Lo mise con la testa sulle sue gambe e lo fece inginocchiare per terra.

Subito dopo Sascha si avvicinò, abbassò boxer e jeans del ragazzo per poi lanciare un'occhiata a Ste come per dire: tienilo nella posizione giusta e non farlo muovere.

Stefano annuì e Sascha andò a prendere una frusta.

Dopo una trentina di frustate si fermò, il castano se ne andò e il povero ragazzino in lacrime venne fatto alzare dal corvino che lo costrinse a sedersi sul letto.

Sa:- Ora hai capito?- domandò irritato il dominatore. Il piccolo annuì

Sa:- Ascolta noi non vogliamo arrivare a tanto ma se ci obblighi noi lo facciamo chiaro?- aggiunse tornando calmo.

Sal:- S...s...sì- balbettò impaurito e abbassò la testa.

Sa:- Come ti chiami?- chiese mantenendo un tono basso

Sal:- Sa...Sal..Salvatore-

Sa:- Io sono Sascha e l'altro ragazzo si chiama Stefano. Se fai il bravo ti prometto che non ti daremo più una frustata, Ok?-

Sal:- Ok-

Sa:- Bene e ora...-

Spazio autrice
Ciao a tutti tigrotti io sono Lila e questa è una storia moooooolto particolare! Se vi è piaciuto il primo capitolo lasciate un commento e una stellina ☆.
Ora vi saluto e vi prego di non odiarmi o uccidermi per la suspance.
Byeee
P.S. cambierò presto la copertina, non preoccupatevi.

~Lila🐯~

Submission ☆ Sascha Burci & Salvatore Cinquegrana & Stefano Lepri ☆Kde žijí příběhy. Začni objevovat