Capitolo ventiquattro: Ore

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"Ho incontrato una donna che ha perso qualcuno che..." Amava. Era quello che voleva dire, ma la sua lingua esitò. "Qualcuno che le stava a cuore."

Draco aggrottò la fronte, ma rimase in silenzio.

"So che la nostra... relazione è complicata," continuò Hermione, un po' sollevata quando lui non si accigliò alla parola con la r. "E non ho mai voluto che tutto questo accades-

Lui sbuffò. "Pensi che io abbia pianificato-

"Per favore, Draco," lo interruppe lei. "Lasciami finire. Non credo che nessuno di noi abbia previsto tutto questo." Deglutì e incontrò i suoi occhi. "Ma non mi pento di nulla. Ci tengo a te. E non voglio che ci separiamo, ma non c'è niente che possa fare a riguardo."

La mascella di Draco si tese, ma un po' della sua determinazione ribollì mentre guardava le sue spalle piegate dalla stanchezza e dalla sconfitta. Aveva le guance scintillanti di lacrime vecchie di ore e i capelli erano selvaggi a causa del vento che ci aveva giocato, ma era così naturale e reale che il pensiero lo colpì allo stomaco.

"Ma posso fare qualcosa per l'addio," disse Hermione in tono propositivo. "Non voglio più litigare con te."

Lui inarcò un sopracciglio. "Cosa stai-

"Non so quando ce ne dovremo andare," mormorò. "Ma non lascerò che i nostri ultimi giorni siano pieni di strilli-

"Noi litighiamo, Granger," affermò stoico con un'alzata di spalle. "E' quello che facciamo-

"Non voglio dire i bisticci" disse con frustrazione. "Sai cosa voglio dire, Draco; tutte le litigate che abbiamo avuto di recente non le voglio più fare. Mi rifiuto."

Fece una pausa, in attesa che lui parlasse, ma lui semplicemente la guardò con quello sguardo di familiare distacco che le fecero stringere i pugni.

"Voglio solo..." si interruppe, le dita che trovavano il volto di lui. "Voglio ricordarti così. Calmo e... e che non mi guardi come se mi odiassi"

Draco aggrottò le sopracciglia, ma distrattamente si appoggiò al suo tocco.

"E va bene," disse lei, lasciando ricadere la mano al proprio fianco. "Non so cosa sta per succederci. La McGranitt ha detto che potrebbe aver trovato un posto per te, ma non so nient'altro. Ti ho dato tutte le risposte che ho, quindi non voglio più discutere della nostra situazione. Sono stanca di questo-

"Granger-

"Quindi se non puoi farlo-

"Granger-

"Allora non voglio più parlare con te-

"Granger," ringhiò con impazienza, afferrandole la mano e tirandosela in grembo. "Prendi un fottuto respiro-

"Sono seria," gli disse, rigida e facendo resistenza fra le sue braccia. "Non ti parlerò."

Lentamente l'espressione di Draco si trasformò in un sorriso divertito, e Hermione lo studiò con diffidenza, trattenendo inconsciamente il respiro mentre lui faceva schioccare la lingua. "Sei sempre così testarda," sottolineò con un basso e tranquillo ringhio delle corde vocali. Si leccò le labbra. "Va bene, Granger. Basta domande"

Non poté fermare il sospiro che lasciò le sue labbra e s'infranse nei suoi capelli biondi. "Grazie," disse, rilassandosi sul suo grembo e depositando un lieve bacio all'angolo delle sue labbra.

Draco infilò le mani nella parte posteriore delle ginocchia e la tirò più vicina, sistemandole le gambe per metterla a cavalcioni su di lui e baciarla più intensamente. Qualcosa nei morsi e leccate gentili ma determinati della Granger gli avevano sempre suscitato un impulso vorace e inequivocabile nelle vene. Attorcigliando le dita ai suoi capelli ribelli, le tenne la testa e succhiò le labbra con qualcosa di simile alla disperazione.

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⏰ Cập nhật Lần cuối: Jul 18, 2016 ⏰

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