Perché la vita doveva essere così fottutamente ingiusta?

Non avrei mai accettato tutto questo. Non avrei mai sopportato l'idea di vivere senza il suo pessimo sarcasmi , senza il suo modo di farmi sentire meno solo.
Non potevo lasciarla andare senza dirle la verità. Summer non meritava questo, non meritava di morire così.

Mi alzai dal mio posto e percorsi il corridoio. Sentii da ogni parte odore di disinfettante, lamenti, pianti di gioia e di dolore.
Quando fui davanti la sua stanza respirai profondamente, ero pronto.
Aprii la porta e la vidi, stesa su un letto, flebo attaccate alle sue esili braccia e fasciature sul suo fragile e inerme corpo.
Jess era piegata sul busto della sua migliore amica e i suoi singhiozzi erano l'unico suono udibile nella stanza, Niall era in un angolo in disparte come se fosse rinchiuso in un suo mondo.
Chiesi a tutti di uscire, avevo bisogno di essere solo.
Zayn staccò Jess dal letto e la trascinò fuori, Niall e il moro le diedero un ultimo sguardo poi lasciarono la camera. Quando mi chiusi la porta alle spalle finalmente fui libero di lasciarmi andare; mi poggiai di schiena al muro fino a scivolare a terra, la guardai da lì con le lacrime che minacciavano di lasciare anche i miei occhi. Non avevo mai pianto ed ora mi ritrovavo a farlo costantemente.

Solo quando stai per perdere una persona che ami capisci quando ci tieni a lei, di quanto la sua presenza incida nella tua vita.

Il solo pensare di non rivederla, ascoltarla, poterle parlare , mi distrugge. Solo ora mi rendo conto di quanta luce sia riuscita a portare nella mia vita. Lei è l'unica persona che credo di amare per davvero e la paura, il panico, e la disperazione che provo al pensiero della sua scomparsa è inspiegabile.
Ha ancora tanto da vivere.
Immagini dei nostri momenti passati assieme inondarono i miei pensieri e altrettante immagini di cosa ancora avremmo potuto fare mi occuparono la vista.
Pensai al suo futuro, certamente brillante. Pensai a lei come donna, a ciò che avrebbe fatto e ciò che sarebbe diventata; pensai a lei come moglie, ero più che certo che sarebbe stata la perfetta per chiunque, gentile e premurosa; pensai a lei come madre, eccezionale, apprensiva e pessima cuoca.
Provai poi ad immaginare me al suo fianco, ma l'immagine subito sparì poiché dopo tutto ciò che avevo fatto, dopo tutto il dolore che le avevo causato, non meritavo di certo qualcosa di così bello dalla vita.
Sarei dovuto restare solo, avrei dovuto lasciarle vivere felicemente la sua vita come giusto che sia, ma ora non mi importava più di cosa fosse giusto e cosa sbagliato, questa volta, se l'avrei avuta, sarei stato egoista, non sarei uscito di lì, non l'avrei lasciata andare né ora né mai.

Era la mia nuova vita.
Era tutto ciò a cui tenevo.
Tutto ciò che mi restava.

Era la persona senza la quale non riuscivo più ad immaginare un futuro.

Era la mia vittoria in una vita di sconfitte.

Mi alzai dal freddo pavimento per raggiungerla; poggiai la testa sul suo cuore che ancora batteva dandomi la certezza fosse ancora lì con me. Le strinsi la mano e chiusi gli occhi respirando il suo profumo. Volevo parlare, volevo prometterle che per lei avrei fatto qualsiasi cosa, sarei cambiato per quanto ci riuscissi, avrei persino guardato film strappalacrime e comprato dei fiori.
Sarei morto per lei, avrei dato la mia vita pur di salvare la sua.

Lei non doveva lasciarsi andare e non doveva lasciarmi andare.





SUMMER'S POV

Non riuscivo a muovermi , tutto intorno a me era oscurato.
Sentivo Jess piangere, Niall distante.
Io non volevo lasciarli, nessuno di loro meritava di soffrire a causa mia.
Volevo svegliarmi ma non ci riuscivo, era come se delle catene mi tenessero ancorata all'asfalto freddo di una strada buia e senza fine. Non vi era nessuna luce, nessuna fonte di calore. Avevo freddo e tanta paura, così, come quando ero piccola, provai a cantare , ma nessun suono uscì dalle mie labbra. Allora provai a pensare alla musica ma nessuna melodia riuscì ad occupare quello spazio.
Mi concentrai meglio e provai a focalizzare i miei pensieri su un ricordo felice; come per magia mi ritrovai in rima al mare, due figure poco distanti si trovavano in piedi sulla spiaggia, abbracciate e con delle lanterne fra le mani. Ricordai subito quella notte, fu la prima volta che sul mio muro nacque una crepa. Ricordai che quando mi chiese cosa avessi espresso non volli dirglielo; sorrisi al ricordo, il mio desiderio era quello di trovare la melodia perfetta, il suono che mi avrebbe accompagnata nei momenti piacevoli e dolorosi della mia esistenza.

"La colonna sonora della mia vita" mi ritrovai a pensare.

Desideravo con tutta me stessa poterla trovate e renderla mia, solo ed esclusivamente mia.
Fu così, dal nulla più assoluto, che in quell'angusto spazio risuonarono parole dolci, disperate, supplichevoli.
Riconobbi la sua voce roca che le intonava e non riuscii a crederci.

I'll keep my eyes wide open,
I'll keep my arms wide open.

Don 't let me,
Don't let me,
Don't let me go
'Cause I'm tired of feeling alone.

Don't let me,
Don't let me,
Don't let me go,
'Cause I'm tired of sleeping alone.

Sentii qualcosa di caldo stringermi la mano ed spandersi per tutto il mio corpo cacciando via il freddo.
Poi sentii la sua voce affievolirsi.

No, no, no.

Era quella la melodia, quello il suono, quella la vice che volevo non mi abbandonasse mai.

Ora era mio momento, avrei dovuto lottare. Con tutte le forze che avevo cercai di liberarmi e raggiungere la fonte di calore. Le catene bruciavano sulla mia pelle e l'asfalto tentava di risucchiarmi, ma non mi arresi.
Sopportai il dolore e pensai ad Harry, focalizzai su di lui ogni mio pensiero.
Penso che fu la paura di perderlo a darmi l'innata forza di cantare insieme a lui.
Sapevo che non poteva sentirmi, ma io lo sentivo!
Era come se pian piano i miei sensi riprendessero a funzionare.
Ora sapevo che la fonte di calore era la sua mano che con paura stringeva la mia, sapevo che la sua testa era poggiata sul mio petto, e questo riuscì a far battere il mio cuore all'impazzata, penso anche che lui lo sentì poiché la sua mano strinse di più la mia, una dolce supplica sussurrata che mi diede la forza di spezzare le catene e ricambiare la sua stretta.

-"H-Harry" sussurrai quando aprendo gli occhi lo trovai disteso al mio fianco.

Immediatamente ,quasi incredulo, alzò il viso irrigato di lacrime e sorrise piangendo.

-"Ti p-prego non lasciarmi più" piansi incontrollata.

Sentii tutto il peso della paura scivolare via quando le sue braccia racchiusero il mio corpo.

-"Resterò per sempre Sum, anche quando non mi vorrai più" mi strinse a sé del tutto intenzionato a non lasciarmi.

Io dal mi canto con la poca forza che avevo mi aggrappai a lui e gli strinsi la maglietta fra le mani.
Quando entrambi finimmo le lacrime e le uniche cose udibili furono i nostri respiri si distaccò di qualche centimetro da me, quel tanto che bastava per guardarmi negli occhi.

-"Posso baciarti?" sussurrò.
-"Solo ad una condizione" mormorai a mia volta.

-"Quale?" domandò.

-"Solo se non è l'ultima" dissi volendo accertarmi non scappasse di nuovo.

L'apparire delle sue fossette fu tutto ciò che servi per rendermi felice.
Le sue labbra si scontrarono dolcemente con le mie. Finalmente eravamo insieme e niente ci avrebbe mai più separati.

-"Ti assicuro che questo è il primo di una lunga serie" sorrise baciandomi di nuovo, ancora e ancora.

Mi lasciò baci a stampo ovunque sulla faccia facendomi ridere, poi mi morse scherzosamente il labbro e infine unì di nuovo le nostre labbra stringendomi a sé.

Nulla di rude o di inconvenevole , nulla di spinto, solo affetto e amore.

Deep ~H.S.Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ