CAPITOLO 1

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É difficile pensare che ognuno di noi rappresenta solo una piccola stella di un grande universo, ma, seppur cosciente di questo aspetto, sono stato sempre convinto che la mia stella fosse destinata a brillare di più delle altre.
Sono nato e cresciuto a Londra e già da bambino avevo ereditato la mia predisposizione verso il mondo dell'arte.
Sono sempre stato diverso dal resto del mondo.
Quando i miei amici giocavano a pallone preferivo restare a casa a scrivere e l'approccio da parte dei miei coetanei con i primi amori e le prime cotte non mi ha mai interessato particolarmente.
Pensavo che il sentimento fosse un aspetto banale della vita ed ero convintissimo che il raggiungere il successo fosse l'unico vero principio dell'esistenza di un individuo.
La musica classica, in particolar modo, l'ho sempre vista come quel poter raggiungere il livello superiore a cui aspiravo, così, intrapresi gli studi di violino.
Inizialmente mia madre era contraria e, essendo questa una grande ascoltatrice di musica rock, pensava che l'idea di diventare violinista fosse del tutto folle.
Le discussioni e i pianti versati da parte mia sul cuscino di camera per non potermi iscrivere ad una scuola di violino furono numerosi ed ogni giorno che passava mia madre era costretta a sentire la mia voce che sperava in una risposta positiva.
Così, stanca ed, in un certo senso, anche in colpa per avere il coraggio di distruggere il sogno del proprio figlio, fu costretta a prendere, a mio avviso, una saggia decisione.
Mi avrebbe finalmente iscritto ad una scuola di musica ed il mio sogno nel cassetto sembrava stesse diventando un qualcosa di concreto.


Uniti dalla musicaWo Geschichten leben. Entdecke jetzt