Capitolo 1

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*Bentornati! Iniziamo una nuova storia.
Premetto che quello che scriverò e che succederà nel corso della storia è frutto della mia immaginazione e non si riferisce alla realtà.
Spero vi piaccia! In questo modo volevo far sognare un po' tutti i loro fan e soprattutto dargli un lieto fine.
Buon San Valentino♥️*

<Sangio, 5 minuti e poi devi salire sul palco>
lo chiamò il direttore di palco.

<Grazie> rispose lui continuando a respirare lentamente.
In quel momento si sentiva un po' solo, perché solo 6 mesi fa prima di qualsiasi esibizione chiamava la sua fidanzata, e lei gli dava tutto il suo supporto e questo lo faceva sentire appoggiato, protetto, capito.
Quella sera nessuno aveva chiamato, a parte i suoi genitori, e Sangio iniziava davvero a sentire la pressione, ma fece un ultimo respiro e iniziò a camminare verso l'entrata.
Sentiva il suo cuore battere nelle orecchie, consapevole che nessuno avrebbe potuto fermarlo, perché l'unica persona che aveva questo potere, lui l'aveva persa, e poteva incolpare solo se stesso.

Cantò la sua canzone, quella che aveva scritto per esorcizzare la rottura e mentre metteva a nudo i suoi sentimenti, si sentì debole e distrutto dentro, così si sedette sulla scalinata e continuò a cantare con un filo di voce l'ultima frase "Finiscimi"

Quella canzone racchiudeva tutto il suo senso di colpa, ed era un'ammissione delle colpe che aveva avuto durante la loro relazione. I suoi occhi erano tristi e tutti lo avevano notato, era spento, non c'era più la scintilla.
Ogni volta che urlava "Finiscimi" apriva le braccia quasi avesse voluto essere colpito e punito per ciò che aveva fatto, perché solo in quel modo forse avrebbe trovato la pace.

"Merito questo dolore, devo essere punito per quello che ho fatto, ed è questa la mia punizione" pensò una volta rientrato nel camerino.

"Cosa starà pensando? Mi avrà ascoltato?" Si domandò.

La serata finì lentamente e così fu per il resto della settimana.
Questi sei mesi aveva cercato in tutti i modi di evadere dal mondo, nascondersi da tutti, ma quando era solo, in quei momenti prendeva sempre il suo diario e tornava indietro con le pagine, a quella lettera, a quelle parole che una volta lo avevano fatto piangere, emozionare. A quel Ti amo innocente sussurrato tra le coperte.
Come aveva potuto tradire la sua fiducia? Lei gli aveva dato tutto e lui...e lui...

Tornato a casa, ricominciava la routine che aveva svolto negli ultimi mesi. Sangio voleva tenere ogni minuto occupato per non permettere alla sua mente di viaggiare indietro, di pensare a lei.

<Tesoro, sicuro di stare bene?> gli chiese sua madre accarezzandogli la testa.
La stanza era buia con un unico raggio di sole che la divideva a metà mostrando la figura del cantante seduto sul letto davanti la finestra.
<Si, sto bene. Cantare quella canzone davanti a tutti mi ha aiutato a mettere un punto al passato. Ora devo ricominciare, anzi, ho bisogno di ricominciare da capo un nuovo capitolo della mia vita>
<Tu puoi fare tutto>
<Lo farò>
L'indomani avrebbe iniziato davvero una nuova vita, partendo dallo studio di registrazione, per poi proseguire con le varie interviste.

Giulia non aveva mai perso un Sanremo da quando era piccola, ma quest'anno sembrò davvero pesante e infinito.
Nonostante lei facesse il tifo per la sua amica Angelina, una parte di sé sentiva lo stomaco stringersi al sentir nominare QUEL nome, il nome che aveva evitato per mesi ormai.
Aveva imposto a se stessa di non soffrire per una persona come lui, che l'aveva tradita, e le aveva mentito spudoratamente. L'indifferenza era l'arma migliore per sopportare un simile sofferenza, ed era l'unica cosa che riusciva a mantenerla in piedi, altrimenti era distrutta. Se avesse lasciato, mollato il controllo sui suoi sentimenti anche per un attimo, sarebbe crollata. Tutto era in bilico in lei.
<Il prossimo cantante in gara è....Sangiovanni> si sentì dal televisore.
Lei spense la tv e si allontanò. Non voleva più sentire niente su di lui.
La sala della sua casa rimase vuota, e ora con la tv spenta c'era un silenzio fischiante.
Rannicchiata sulla sedia della piccola cucina della nuova casa, prese il telefono e pubblicò una storia per incitare il pubblico a votare la sua amica. Se non fosse stato per Angelina, quest'anno non lo avrebbe guardato, così da evitarlo del tutto.
Passato qualche minuto tornò ad accendere la televisione e successe quello che non avrebbe voluto.
La sorte aveva voluto che ci fosse la pubblicità proprio prima di quell'esibizione e nel momento in cui il canale si sintonizzò, apparve il suo viso, i suoi occhi azzurri, e la sua voce.

"No! No! Non mi ingannerai un'altra volta!" pensò indurendo gli occhi in segno di sfida.

Fece per spengere di nuovo, ma le sue mani erano bloccate sul tasto, senza premerlo.
Guardò l'esibizione senza dire una parola, impassibile al di fuori.
Il suo cuore ora era più forte, non era più una ragazzina, è vero, il colpo che lui gli aveva inferto era grande, ma l'orgoglio di essere forte lo era ancora di più.
"Non merita la mia compassione. Cosa si crede? Che se mi canta una canzone chiedendo scusa, cambierà qualcosa? Crede forse che vedendolo distrutto io possa perdonarlo? Non è così che va la vita" pensò prima di chiudere gli occhi.
Si, la vita non è tutta rose e fiori, o come la mostrano nei film, sarebbe troppo facile. Ci sono sentimenti, dolori, ferite che impiegano una vita per chiudersi e a volte non lo fanno, restano lì sulla nostra pelle per ricordarci chi siamo e cosa abbiamo passato.
L'amore? L'amore funziona in modo diverso, è imprevedibile, mai scontato, e ci fa fare cose che mai avremmo fatto. Solo il vero amore rende possibile l'impossibile e solo lui sa far soffrire davvero. Tanti dicono se tradisci non ami, ma se ci riflettiamo davvero, l'amore non è così semplice, l'umano non è così semplice, non siamo robot. Nella vita ci accadono cose e noi siamo lì a guardare e spesso non riusciamo a reagire, perché siamo sopraffatti.

P.S
LA COPERTINA È SOLO TEMPORANEA POI CI SARÀ QUELLA UFFICIALE. MA VOLEVO PUBBLICARE IL PRIMO CAPITOLO COME REGALO PER SAN VALENTINO 😉♥️

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