"Mamma, sei sicura di fare questo? "
"Sicura? Sono sicurissima! "
"Se lo dici tu". Uscii. Camminando per le vie di Berlino, sentii una voce familiare, una voce tenera che singhiozzava. Iniziai ad avvicinarmi a quella voce e mi trovai in un vicolo cieco, in cui trovai. ..Jane.
Ebbi una scossa al cuore, quando la vidi, la mia testa scoppiò. Si avvicinò a me e mi disse: ciao.
Io: ciao, come ti chiami?
Non c'era bisogno di dirmelo, tanto già lo sapevo.
Lei:mi chiamo Jane, e tu?
Io: Io mi chiamo Sarah. Abiti a Berlino?
Lei: no, abitavo in Inghilterra, ma mi sono trasferita qui con i miei genitori. Io: ah bene, ma come mai sei qui tutta sola?
Lei:mi sono persa.
Io sapevo che non si era persa, era piena di lividi in faccia. I genitori non avevano un minimo di pietà per quella bambina. Di sicuro fu stata picchiata là da quella stupida della madre e poi sarebbe stata lasciata qua per non farsi vedere dalle persone. Che crudeltà che hanno i genitori, povera piccola.
Peró non sapevo che fare, se portarla con me, e nasconderla o accompagnarla a casa sua. Scelsi la prima. Conoscevo una scorciatoia, che prendevo sempre quando passavano le macchine. Io e Lei la prendemmo. La presi in braccio e la portai nella cantina. Era molto ammuffita perciò la pulii e gli preparai un bel lettino. I miei genitori non se ne sarebbero mai accorti. Presi i miei risparmi e gli compari tutto il cibo necessario per sfamare una persona per un mese. Avrò fatto bene?
BINABASA MO ANG
La storia di Jane
AdventureVidi Jane una sera di Settembre, quando correvo a passo svelto per non perdere l'autobus. La vidi e mi sentii strana e dispiaciuta. *150 SU AVVENTURA *