penso che carme 85 di catullo (odi et amo) non abbia neanche bisogno di essere spiegato; eppure voglio fare qualcosa di particolare: dato che, nella forma, catullo è un mio modello, voglio provare a emularlo “ricalcando” (non so come definirlo) questo carme famoso, provando anche a far uscire qualcosa di nuovo.
lo odio e lo amo, sia nel bel ricordo,
che nel mondo che ratto -disgraziato!-
via me l’ha portato; non lo scordo,
sempre mi appare!
Fiorenzo mio, come esto ho creato,
chè lo sai, non osar ora chiedere;
ma il perché, forse ti sei domandato,
ciò so ancor fare.
per saperlo, dovresti recedere
nelle viscere della tua memoria,
a quando eri migliore, e procedere:
sol così saprai.
poscia che ti scorra la nostra storia,
guarda la mia anima messa in croce,
e dimmi se ancor, che ardi sì di gloria,
mi torturerai