Carlo Congia

Potrei dirvi di essere il maggiore scrittore esistente. Ma non ci crederete. A me non importa comunque, perché io scrivo solo per i posteri e non per voi, che tanto so già che siete invidiosi della mia grandezza incontestabile.
Ciò comporta che ammetterò solo followers con comprovato certificato di posterità Tanto gli altri, ovvero i mei contemporanei, non mi capiranno finché campano, cosa che io, vista la mia magnanima misericordia, auguro comunque di farlo con una vita lunga, felice ed economicamente holliwoodiana.
Mettetevi il cuore in pace. È scritto che non capirete le mie opere e la loro sublime importanza nella storia della letteratura del XXI secolo.  Non dipende mica da me, né da voi, ma da leggi che superano la  mia volontà.
Certo, potreste anche vantarvi con gli amici dicendo di aver capito i miei libri ma andreste incontro a delle magre figure. Primo perché il mio nome risulterà del tutto ignoto persino ai dottorandi più sfigati o ai critici più dotti. Secondo perché vi attirereste l'ingrato giudizio di incompetenti totali.
Se comunque, nonostante questi miei amichevoli consigli, vi sentiste incuriositi dalla sfida e prendeste a leggere qualcosa di mio, sappiate fin d'ora che vi parrà decisamente mediocre, se non addirittura da buttare nella spazzatura. Ma questo solo perché non lo capireste (da falsi postumi magari avete truccato il certificato credendovi furbi). Non capendolo lo riterrete di scarso se non nullo valore.
Non fatelo dunque. Non otterrete nessun vantaggio. 
Non capireste.
A meno che, ovviamente, non abbiate trovato il modo di poter diventare dei posteri a tutti gli effetti. Mi duole però ricordarvi che per divenirlo, occorerebbe che mettiate termine alla vostra vita.
Non che escluda in modo assoluto tale evenienza. Quello che è certo, però, e che non mi sento di consigliarvela.
Lassciate perdere la letteratura, dunque! Non ha poi tutta questa importanza  come dicono. Pensate a vivere, che è meglio.
Adieu

(il vostro autore per postumi)