Capitolo 1

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Pov's Luck

Mi chiamo Luck, ora sono al terzo anno dell'università e mi sto impegnando a fondo per riuscire a fare quello che considero il mio sogno.
Due anni fa mi sono trasferito al campus, i miei genitori lavoravano oltre oceano, in Germania, e io li vedevo raramente solo uno o due volte all'anno. Ho passato gli anni del liceo con i miei nonni, ma all'ultimo anno di scuola sono venuti a mancare e io non volendo trasferirmi con i miei da loro ho proposto di andare a vivere al dormitorio della scuola.
La mia vita è sempre stata monotona, finché non ho incontrato il mio compagno di stanza.
Si chiamava Kade, era uno dei ragazzi più famosi e belli del campus ed era anche l'erede delle compagnie Terrell, delle aziende di elettronica, possedevano anche delle aziende di editoria molto famose e lui era quello che doveva prendere il possesso di tutto quello essendo l'unico figlio. Kade era al terzo anno invece, all'inizio non mi piaceva come ragazzo, pensavo che sbattesse nella faccia della gente che era ricco e ho pensato sempre che fosse viziato..questo fino a che non lo conobbi bene...
La mia vita da quel giorno in poi ha iniziato a cambiare, la monotonia che ricopriva le mie giornate se ne era andata e al suo posto il caos ha iniziato a ricoprire il mio mondo.
Ho iniziato a provare anche attrazione verso di lui sapete?
Si esatto.
Avete capito bene.
Ero attratto da un ragazzo.
Si..sono pure io un ragazzo, non è strano vero?
Dai...la legge della natura dice che solo una coppia formata da uomo e donna può donare la felicità...e forse può anche essere vero, ma quindi quali sono i sentimenti che ho provato per lui?
Perché il mio cuore batteva e il mio corpo faceva male?
Ero strano io?
Non dovevo nascere? Forse nel mio corpo c'era qualcosa che non andava?
Dovevo farmi vedere da un dottore?
Sigh...
Le mie giornate, come ho detto, erano diventate più incasinate, ed era un caos a cui non riuscivo a uscirne se non schiacciato.
Volete sapere perché vi sto dicendo tutto questo?
Perché non voglio che quello che successe a me, succedesse anche a voi.
Voglio che impariate a vivere le giornate, ad amare e a non giudicare, a lasciare che l'attimo vi guidi...
Forse sto dicendo troppo?
Forse è meglio se scopriate voi pian piano quello che mi è successo...e cosa ne ho ricavato da tutto questo...
Ma ora andiamo indietro di tre anni...

"Ragazzi da questa parte!"

"Qua presto!"

"Ehi! Ehi! Quello è il secondo ingresso..."

Oggi era il mio primo giorno all'università di lettere. Il cortile era pieno di ragazzi che come me erano in cerca di andare via da questa massa e disfare le valige, di chi salutava i vecchi amici, di ragazzi più grandi che cercavano di guidare i primi arrivati...insomma era un caos.
A momenti venivo buttato fuori dalla folla e anche calpestato se Taehan non mi avesse preso per il braccio e portato via da lì.

"Luck! Ti avevo detto di incontrarci davanti all'entrata 456. Non qua in mezzo! Cosa avresti fatto se fossi caduto e rotto una gamba? O un braccio?" Esclamò a corto di fiato.

Io mi misi a ridere e gli sorrisi.
"Scusa, scusa...ero curioso..."

"Haa...davvero...tu..." esasperato si portò una mano sulla faccia e mi guardò.

"La prossima volta ascoltami capito?" Puntò un dito contro il mio petto e io annuì.

"Capito!" Gli sorrisi.

Lo sentì sbuffare e scuotere la testa.

"Taehan." Gli dissi dopo un po' quando finì di borbottare.

I suoi occhi ambrati si fissarono nei miei in attesa che parlassi.

"Sai per caso dove posso prendere le chiavi della stanza?" Affermai cautamente cercando di non innervosirlo di più.

Broken Ashes [Boys love]Where stories live. Discover now