Amor vincit omnia

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#Lovewins, così recita la scritta sulla sua maglia, bianca su sfondo nero, un chiaro richiamo all'attrazione degli opposti.

Il sole è l'unico a indossare un indumento tanto poco colorato nel suo gruppo di amici eppure non si sente a disagio né fuori luogo, sa che proprio perché è l'unico eterosessuale è ancora più importante che sia con loro.

Ryohei marcia per loro, ma marcia per sé per una battaglia che è sua anche se lui non manca di alcun diritto mentre i suoi amici hanno solo i doveri.

Marcia passo dopo passo sulle note assordanti di una musica scatenata e si guarda intorno, guarda la cascata di colori, di baci, di gioia che lo circonda e non può che essere felice di essere lì.

C'è persino Hibari. Come potrebbe mancare?

La nuvola non ama la folla, se ne sta sempre più verso l'esterno, ma sulla sua maglia spicca un triangolo nero seguito da una striscia viola e a farci attenzione si può vedere anche la minuscola bandierina arcobaleno che tiene tra le mani.

Minacciando di mordere a morte a destra e a manca in fondo si gode la parata fingendo che il suo sguardo non incontri costantemente quello della nebbia.

Mukuro è il suo contrario: dalle strisce di colore sul viso ai leggings sfumati il suo corpo urla che è pansessuale e lo fa bandiera che tiene in mano. Rosa, giallo e blu si susseguono incessantemente.

La nebbia è scatenata, urla a squarciagola ogni parola della canzone, divertita agita costantemente la sua enorme bandiera colpendo a tratti i partecipanti tra cui i suoi amici e lui stesso.

Yamamoto controlla costantemente che la corona di fiori che ripete il pattern della bandiera bisessuale sia in testa per evitare che il vento la porti via.

La maglietta della pioggia riporta una frase emblematica mentre si lascia trasportare dalla musica.

"I may bi yours"

L'hanno scelta tutti insieme il giorno in cui hanno deciso di sfilare per le strade di Tokyo perché Namimori non ha un pride e il Giappone è ancora troppo in silenzio considerando l'eterosessualità di default.

"E basta, Mukuro!" sbraita Gokudera, mentre la bandiera contribuisce a scombinargli ulteriormente i capelli.

Avrebbe dovuto legarli, ma non ne ha avuto cuore quando Tsuna gli ha fatto alcune treccine asimmetriche lasciando il resto dei capelli disordinatamente liberi.

Anche lui ha della pittura in viso, solo su una guancia la bandiera arcobaleno.

Ha fatto Tsuna anche quella e la tempesta ha ricambiato riproducendo con le sue dita tre strisce rispettivamente rosa, viola e blu sulla pelle del cielo.

Speculari, così che durante la marcia potessero guardarsi.

Gokudera indossa una maglia molto eloquente, una di quelle che gli sarebbe stata comoda alle medie, quando tutte quelle ragazze gli morivano dietro e lui non sapeva come liberarsene.

"Let's get something straight, I'm not"

Tsuna ha invece una stampa che riproduce una celebre frase di un cartone.

"Both? Both! Both is good"

Cammina più lentamente rispetto a Yamamoto che ogni tanto lo abbraccia e paragona le loro magliette perché loro sono i bisessuali del gruppo. Si guarda costantemente intorno per capire in quanti sono.

Tra tutti forse è quello più a disagio, ma sa di essere al sicuro e lentamente se ne convince sempre di più.

Non riesce a trattenere una leggera risata ogni qualvolta, nonostante Gokudera faccia finta di non conoscere le parole della canzone, lo sente sussurrare qualche frase del testo.

È stata sua l'idea di andare al pride, sua l'idea di radunare i guardiani. Del resto è il boss, no?

Lambo forse è troppo piccolo per camminare così a lungo e sarebbe diventata una seccatura, specie per Gokudera che sarebbe finito a portarlo in braccio.

Ci stava pensando da giorni, riflettendoci seriamente e profondamente, ma poi lo aveva semplicemente proposto da ubriaco.

"Vi sembra normale che noi formiamo l'arcobaleno e non siamo mai andati a uno straccio di pride?"

Non sapeva per chi lo avesse fatto, se per se stesso, per Hayato per dargli più fiducia, in fondo per tutti o per mettersi semplicemente alla prova. Probabilmente tutte.

Pensa a suo padre a come ha reagito alla notizia della sua relazione e non può impedirsi di camminare ancora più a testa alta, sorridendo a tutti i presenti, ma riservando qualche sorriso più dolce e timido alla sua persona speciale.

Forse è Gokudera quello più a disagio di tutti e non perché abbia dubbi o si vergogni della sua sessualità, al contrario. Tsuna non ha bisogno di una palla di vetro per sapere a cosa sta pensando, glielo legge negli occhi e sa di dovergli fare forza.

La tempesta è l'unica a essersi davvero formata nello sporco mondo della mafia e lì non c'è spazio per quelli come loro, non alla luce del sole.

A Gokudera non importa, non sulla sua pelle, ciò che lo preoccupa è il ruolo di Tsuna, quella dannata storia di dover generare un erede con le fiamme del cielo.

Ha paura che li separino e che qualcuno possa parlare male del suo amato Decimo.

Fa un gestaccio mandando a farsi fottere chi non lo vuole felice, si immagina di avere suo padre davanti e tutte le ragazze che gli hanno detto che è uno spreco per l'altro lato.

La tempesta spazza l'omofobia con quel semplice movimento e si abbandona finalmente allo spirito della parata.

Ora canticchia persino e sul suo viso c'è qualcosa di più simile a un sorriso che a un grugno.

È un momento di libertà, di felicità, dove si chiedono i propri diritti, ma lo si fa festeggiando. Dove si balla, si canta, si cammina opponendosi a una società che li vuole confinati nella tristezza e nell'oblio.

Un'esplosione di colori, un'esplosione d'amore.

Ryohei ci pensa: l'amore vince sempre e su tutto.

Vince quando lui chiede a Hana di convivere, vince quando le ragazze al suo fianco si abbracciano commosse, quando Yamamoto li abbraccia tutti, quando Hibari esce di casa e sorride perché Mukuro lo ha baciato, quando Tsuna e Gokudera si tengono per mano.

Vince quando è sentimentale, quando è amicizia, quando è famiglia, quando è passione, quando è emozione, quando è piacere, quando è tutto.

Sì, perché l'amore è tutto, per questo vince.

Muove il mondo, in tutti i suoi aspetti, natura intrinseca di ogni azione, ogni pensiero e vince proprio perché è amore, perché costruisce e si rigenera da sé.

Il sole ne è consapevole: alcune persone si ostinano a dipingere il mondo con un'unica tinta dimenticando che al suo interno sono presenti proprio tutti i colori.

#LovewinsWhere stories live. Discover now